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Kingdoms of Amalur: Reckoning

Il Signore di World of Warcraft?

Tale varietà di mosse è riscontrabile anche per le rimanenti classi del nostro alter ego, quali ad esempio il mago, più avvezzo ad attacchi che consumano l'energia del nemico nel tempo, a incantesimi vari e, non ultimi, a vestitini e cappelli stregati.

La classe di appartenenza di un alter ego ne modifica irrimediabilmente le caratteristiche base: a titolo di esempio, un guerriero potrà schivare l'attacco nemico con una funambolica capriola laterale, laddove un mago userebbe un più elegante e consono teletrasporto.

Seppur Amular offra la bellezza di quattro tipologie distinte di razze tra cui scegliere, non sarà compito del giocatore decidere la propria classe base. Al contrario, sarà il destino in persona a scegliere per noi: il modo con cui progrediremo nella magia, nel combattimento o nelle altre arti del cosiddetto "albero di apprendimento" determineranno la nostra specializzazione, andando ad amplificarne le capacità, i tratti caratteristici e addirittura l'apparenza e il comportamento del personaggio.

Una suggestiva veduta di un dungeon ci distrae dal pericolo incombente.

Gli sviluppatori sostengono che molti degli RPG sul mercato siano in grado di regalare un'esperienza completa solo a patto di massimizzare le aree della specializzazione prescelta: il sistema di Amular, invece, proprio in virtù della sua dipendenza dal fato permette di continuare la sperimentazione sfruttando il potenziale non utilizzato, ad esempio, nell'arte della lotta, pur se l'obiettivo primario è l'apprendimento della magia.

Certo, resta ancora da vedere se e come quanto promesso effettivamente funzionerà ma, se le parole del team di sviluppo dovessero essere veritiere, una tale dinamica ludica potrebbe davvero riservare parecchie sorprese.

L'uccisione di un qualsiasi nemico farà comparire al centro dello schermo una vistosa barra esperienza, che esplicita i progressi del giocatore sino a quel punto evidenziando l'ammanco per il livello successivo. A titolo di cronaca, la pratica del loot è in voga anche nel regno di Amular, e permetterà al giocatore di frugare tra cadaveri, forzieri e quant'altro di utile alla ricerca di un discreto gruzzoletto d'oro e di altri oggetti utili generati casualmente.

Il braccio di ferro tra azione real-time e dinamiche RPG si manifesta all'interno dell'inventario, che cerca di offrire il meglio di entrambi gli universi permettendo di sbarazzarsi senza troppo pensieri di oggetti della cui customizzazione poco vi importa o, parimenti, di ottenere notevoli benefici (e qualche vantaggio in più) sviscerando nel dettaglio i segreti dei vari equipaggiamenti.

Davanti a noi, l'ingresso di un dungeon: quali ricompense si nascondono al nostro sguardo?

La personalizzazione degli item, oltre che a livello di inventario, è possibile anche all'interno delle varie città, nelle quali il giocatore potrà acquistare/vendere vari oggetti e dedicarsi al crafting delle proprie risorse. Saranno disponibili i classici negozi di alchimia e maniscalchi, a fianco di altre interessanti fucine specializzate nell'incastonare gemme preziose nei nostri armamenti (il compito nostro quello di stanarne il più possibile), donando a questi ultimi nuovi e interessanti poteri: provate ad immaginarvi uno spadone sputafuoco!

La stessa natura di Amular incoraggia il giocatore alla scoperta delle varie zone: non sarete certo obbligati ad ascoltare questo suggerimento, anche se gli esploratori più volenterosi raramente tornano a casa a mani vuote. Ad esempio, in una delle prime locations disponibili potrete individuare delle impronte di cervo che vanno a perdersi nel mezzo di alcuni alberi: i curiosi che le seguiranno troveranno un discreto numero di item da raccogliere, oltre che l'accesso ad una nuova quest e qualche nuovo nemico con cui farsi passare il prurito alle mani.

Il bestiario dei cattivi attinge a piene mani dall'universo dell'RPG fantasy, con enormi troll, coboldi, serpenti marini, piccoli Goblin e mille altre bruttezze piene zeppe di spine o capaci di reggersi su due piedi: tutti rigorosamente da conoscere e fare a fettine.