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Shogun 2: Total War

Clan, diplomazia e assedi alla corte dello shogun.

Torna infine anche il concetto di "stagione", con il consueto logoramento degli eserciti qualora vi trovaste a "passeggiare" per terre innevate nella stagione invernale, e le immancabili ripercussioni che le condizioni meteorologiche avranno sulle pugne che vi troverete a combattere.

Parlando appunto delle battaglie, i maggiori cambiamenti si giocano molto attorno alla fase di assedio, qui sensibilmente diversa dall'esperienza a cui i veterani si erano abituati in anni di dure lotte medievali.

La peculiare conformazione delle fortezze nipponiche, unita alle condizioni di vittoria richieste, rendono particolarmente tattico l'approccio delle vostre truppe, soprattutto nel caso in cui dobbiate giocare nel ruolo di invasori e creare una breccia nelle mura nemiche.

Sorvolando infatti sui vari rapporti di forza delle varie unità, i quali offrono il consueto bilanciamento che ci si attende dalla serie, l'introduzione di alcune abilità particolari, il numero limitato di munizioni per attacchi alla lunga distanza e la possibilità di scalare le mura in ogni punto, rendono le fasi più concitate una vera e propria questione di nervi.

Perdere una nave è sempre un evento doloroso.

Altre innovazioni riguardano la presenza degli eroi, super unità di elite in grado di cambiare in maniera sensibile l'esito di una battaglia, la possibilità di sfruttare in maniera adeguata il terreno per produrre delle imboscate e la rinnovata calibrazione dell'importanza dei generali, di cui è richiesta una gestione più oculata rispetto al passato, pena dei malus disastrosi.

Insomma, di carne al fuoco ce n'è parecchia e tutta cucinata con gusto, con la netta sensazione che i combattimenti abbiano acquisito in spettacolarità senza però perdere in profondità.

Anche le battaglie marine sono state poi profondamente riviste, con l'introduzione di alcuni elementi che rendono meno "arcade" e più tattico il conflitto fra imbarcazioni; innanzitutto il terreno di gioco (leggi fondale) gioca la sua importanza, visto che rimanere in secca sarà la prima causa delle vostre dipartite.

Sarà possibile inoltre piazzare sul terreno di scontro, prima di iniziare la battaglia navale, delle simpatiche mine capaci di causare diversi danni a chi incautamente ci finirà sopra con lo scafo, così che le sorti di uno scontro siano sempre in bilico fino all'ultimo.

Lassù sulle montagne...

Ci tengo poi a sottolineare l'ottimo bilanciamento testimoniato ad esempio dal palese differenziale di attacco a seconda che la barca sia in movimento o meno, aspetto giustificato dalla difficoltà delle vostre truppe nello stare in equilibrio durante le fasi di navigazione, testimonianza di una cura profonda in ogni risvolto di Shogun II.

Terminata l'analisi di quello che il gioco offre per le vostre notti solitarie, rimane da parlare di ciò che potreste trovare qualora voleste allargare il vostro sguardo al mondo intero: le sorprese infatti non sono di certo finite! Sviluppato in maniera parallela al gioco principale, anche il comparto multiplayer porta infatti diverse novità, tese a rendere quanto più coinvolgente possibile l'esperienza di gioco e lasciando allo stesso tempo nulla al caso.

Innanzitutto è stato introdotto il concetto di Avatar, ovvero il vostro alter ego all'interno della rete e durante le battaglie, personaggio che crescerà in funzione delle vittorie/sconfitte e delle conquiste che nel tempo affronterete.

Decisa la sembianza della vostra trasposizione digitale, avrete da scegliere anche in quale ramo specializzarvi, optando ad esempio fra la spada, l'arco o la cavalleria, oltre che decidere quale fra quattro regioni adottare come patria.

Scopriamo il multiplayer.

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Roberto Bertoni

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Proveniente dalla ridente Brianza, è cresciuto a pane e Amiga. Ama inoltre in maniera viscerale il retro, ma solo videoludico. Piatto preferito: pollo con la carrucola in mezzo.

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