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Crysis 2

Nanotuta 2.0

Anche l'aspetto longevità è tutto sommato positivo. Al livello di difficoltà normale servono circa dodici ore di sparatorie e cutscene realizzate con il motore del gioco per vedere l'alba successiva all'invasione aliena, ma i veri appassionati passeranno direttamente al livello veterano che obbliga a una prudenza infinitamente maggiore, allungando la sopravvivenza dei nemici e quindi la longevità complessiva degli scontri verso le quindici ore abbondanti.

In un'epoca in cui la durata media di un FPS raramente supera le sette ore di gioco, si tratta di un ammontare decisamente soddisfacente, soprattutto in attesa di vedere come si comporterà il multiplayer.

Come potete vedere dai filmati e dalle immagini che abbiamo utilizzato per corredare l'articolo, l'aspetto tecnico di Crysis 2 non è in discussione, nel senso che le qualità di questa nuova versione del Crytek engine sono evidenti anche nella loro implementazione urbana.

Le dimensioni degli avversari sono in sintonia con il resto dello scenario: grossi e parecchio imbufaliti.

La cura riposta nella realizzazione delle ambientazioni è eccellente, sia per quanto riguarda gli interni sia per gli esterni, dove Crytek stavolta ha dato sicuramente il meglio di sé con scene di devastazione eccellenti.

Se la spettacolarità del primo gioco era dovuta alla cura per l'estensione in orizzontale della foresta, qui è la verticalità di New York a colpire con scorci da mascella frantumata al suolo in più di un'occasione.

Rispetto al passato la qualità dei personaggi è cresciuta notevolmente, soprattutto per quanto riguarda gli alieni che ora sono un mix tra organico e tecnologico molto azzeccato che fa il pari con gli ottimi effetti di armi da fuoco, fiamme ed esplosioni.

L'unica differenza evidente che abbiamo notato rispetto al predecessore riguarda la realizzazione delle animazioni dei visi, leggermente meno curati ma effettivamente non poi così funzionali alla qualità complessiva già altissima del gioco, che pone Crysis 2 nella ristrettissima cerchia dei titoli che spingono al massimo le capacità degli home computer odierni.

La fanteria avversaria è una tra le più impegnative da affrontare tra quelle proposte in un videogioco negli ultimi tempi.

Se pianificate di acquistare la versione PC, che ha sicuramente una marcia in più rispetto alle versioni console grazie alle ampie possibilità di personalizzazione, munitevi di un processore dual core discretamente veloce (almeno 2.5 GHz), almeno tre Gigabyte di RAM e una scheda video di livello medio-alto.

Per andare sul sicuro e godersi il gioco ad alte risoluzioni su monitor da 16/10 almeno a 1650x1000 occorrono schede video delle famiglie 200 e 3000 di casa Nvidia e ATI, per goderselo al massimo quelle della generazione successiva. Per tutte, 512 MB di RAM video sono il minimo, mentre l'optimum si raggiunge con 1GB di RAM, possibilmente molto veloce.

Si tratta di richieste hardware sicuramente elevate ma l'impressione è che, in proporzione, il parco macchine dell'estate 2007 fosse meno performante di quello attuale e per questo motivo Crysis 2 non dovrebbe essere così critico da far girare per il videogiocatore medio di oggi.

Per quanto riguarda le controparti console abbiamo potuto dare un'occhiata veloce alla versione per Xbox360 che, risoluzione a parte, reggeva abbastanza bene il confronto con la controparte PC. Nulla sappiamo della versione PS3 ma eventuali confronti saranno sicuramente materia di discussione per il prossimo capitolo del Digital Foundry che periodicamente appare tra le nostre pagine.

Un po' di gameplay per scoprire Crysis 2.

Giunti alla fine di questa recensione (ricordate che nei prossimi giorni arriverà sicuramente l'aggiornamento sul multiplayer), la risposta che possiamo dare a tutti gli appassionati che si interrogano sulle qualità di Crysis è che si tratta di un acquisto consigliato.

Si tratta di un gioco caratterizzato da una buona storia ma, soprattutto, con un gameplay da consigliare ai maniaci degli FPS a tutto tondo, in particolare a chi ne ha le scatole piene dei soliti shooter scriptati e vuole una sfida maggiore grazie a una varietà di situazioni dettata da ambientazione, IA avversaria e uso della tuta.

L'impegno mentale richiesto al giocatore è quindi molto più elevato rispetto agli sparatutto tradizionali: questo, insieme alla notevole longevità e alle indubbie qualità tecniche, disegna un quadro di assoluta eccellenza per un gioco che, pur senza rivoluzionare il genere, ha saputo rinnovarsi restando uguale a sé stesso negli aspetti di base del suo gameplay.

9 / 10

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Crysis 2

PS3, Xbox 360, PC

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
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