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Ridge Racer Unbounded

Guida, distruggi, domina.

Quello dei giochi di corse è un mercato sempre più competitivo, non perché siano tanti i publisher impegnati a contenderselo, quanto perché Electronic Arts pare determinata a occupare qualsiasi posizione che possa risultare sguarnita.

Con infatti tre titoli della serie Need for Speed previsti nell'arco di dodici mesi (Hot Pursuit lo scorso novembre, Shift 2 poche settimane fa e The Run in uscita il prossimo novembre), pare difficile per chiunque provare a inserirsi in un settore al quale pare mancare tutto fuorché le alternative, senza dimenticare due marchi come Gran Turismo e Forza Motorsport a giocare il ruolo di terzi incomodi.

Non deve pensarla però allo stesso modo Namco Bandai, se è vero che durante il Level Up di Dubai ha presentato Ridge Racer Unbounded, del quale mi appresto a parlarvi. La prima cosa da dire, che può sembrare quasi un evento di portata storica, è che lo sviluppatore stavolta non sarà giapponese ma risponderà al nome di Bugbear, già autore dell'apprezzata serie Flatout.

Tutte le macchine del gioco, come da tradizione di Ridge Racer, saranno inventate. Nessun modello realmente esistente, dunque...
Nel gioco saranno previsti dei minigame in stile Flatout, sui quali però i Bugbear non hanno voluto dire nulla nel dettaglio.

La moda che vede i publisher del Sol Levante andare alla ricerca di sviluppatori occidentali per portare una ventata di aria fresca e di internazionalità alla propria line-up, pare trovare dunque conferma anche in questo caso, se è vero che Unbounded dimostrerà ben pochi legami di parentela coi suoi illustri predecessori.

Cominciamo a spiegare le differenze partendo dal titolo: in una città di nome Shadow Bay, ispirata un po' a Chicago e un po' a New York, muoveranno i loro passi gli Unbounded, una banda di teppisti del volante i cui ranghi dovremo scalare competizione dopo competizione, fino ad arrivare allo scontro finale con Kara Shindo, il boss.

Se già da questi primi dettagli si capisce come il gioco strizzi l'occhio ai passati Need For Speed, è bastato qualche minuto di dimostrazione per capire che gli sviluppatori finlandesi si sono ispirati a un altro mostro sacro dei giochi di corse arcade, ovvero Burnout.

Stando in scia ai nostri concorrenti, sorpassandoli o derapando, si potrà infatti accumulare del Destruction Power da scaricare a nostra discrezione per sfondare muri od ostacoli, ma anche per disintegrare le macchine avversarie. Quando ciò accadrà, le vedremo rotolare distrutte ai bordi della strada dopo un suggestivo rallenty che richiama fin troppo dichiaratamente i takedown del capolavoro targato Criterion.

L'ultima moda del momento, però, è quella di modificare lo scenario in tempo reale e a questa regola non si sottrae neppure Ubounded, che ci proporrà circuiti chiusi (niente open world, quindi) ricchi di scorciatoie e trappole

Se le prime non necessitano di spiegazioni, le ultime invece sono invece veri e propri elementi sui quali scaricare il nostro potere distruttivo per cambiare radicalmente la carte in tavola.

Scaldate i motori!