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FIFA 12

Electronic Arts gioca d'anticipo.

Se queste introduzioni aiutano ad aumentare il realismo, è pur vero che si tratta comunque di cosmesi. Il succo delle novità sta altrove, per prima cosa nell'IA, che è stata molto raffinata e, per così dire, "spalmata" sull'intera squadra.

In primo luogo i giocatori sono molto più caratterizzati e diverso è l'atteggiamento della squadra in base alla presenza o meno sul campo di un dato individuo. Abbiamo visto, per esempio, gli esterni crossare spesso a centro area in presenza di una torre come Peter Crouch del Tottenham e invece tergiversare sul fondo e cercare la manovra quando in formazione c'è un attaccante meno dotato nei colpi di testa.

Un'ltra piacevolezza è il campo visivo, la cosiddetta "visione del gioco" tipica dei giocatori ispirati. Avere un buon trequartista o un centrocampista di qualità in squadra può fare la differenza nel caso di passaggi millimetrici o di lanci nello spazio per l'inserimento di un compagno. Ci è stata mostrata un'animazione chiarificatrice della "linea di vista" dei giocatori ed è un peccato non poterla mostrare (era vietato filmare, fotografare, copiare, disegnare...) perché avrebbe reso molto bene l'idea della diversa capacità di leggere l'azione dei vari giocatori.

La costruzione di una squadra e il suo schieramento diventano quindi fattori determinanti nella modalità carriera, anche in virtù dei possibili passaggi di giocatori da una compagine all'altra nel corso del campionato. Ogni squadra, insomma, sembra essere un'esperienza a sé sia da controllare, sia da affrontare.

Infine si è parlato molto della fase difensiva. Secondo David, infatti, il gioco aveva bisogno di una marcia in più in questo senso, e l'idea portante è stata quella di rendere godibili anche le azioni non di attacco permettendo un migliore bilanciamento. Ora è possibile giocare di contenimento effettuando il pressing e letteralmente marcando a uomo l'avversario. Il prode Rutter si è avventurato a commentare che questo avrebbe fatto certamente piacere agli italiani catenacciari ma la battuta è stata accolta da un silenzio sepolcrale...

Il risultato pratico, confermato anche dalle numerose sessioni di gioco effettuate alla fine della presentazione, sono difese più accorte che di fatto hanno impedito il verificarsi di goleade. Il risultato più clamoroso di tutte le partite giocate è stato un 3-1.

La prova pratica è stata anticipata dai rigorosi avvertimenti che invitavano a considerare il gioco come tutt'altro che completo e quindi di sorvolare su imprecisioni, bug, bilanciamento ancora imperfetto e problemi vari, chiedendo solo un parere generico sul "feeling".

La sensazione è quella di un buon controllo complessivo. La disposizione dei giocatori è sensata e i movimenti, a parte un certo "pattinamento", sono molto dinamici e fluidi. Abbiamo apprezzato l'attesa degli attaccanti in situazioni di potenziale fuori gioco, la disposizione sui corner e l'efficacia del pressing. Ottimi i dribbling nello stretto e di grande impatto anche la difesa della palla con l'avversario alle spalle.

Gli aggiornamenti grafici non sembrano ancora avere distanziato l'edizione precedente, ma è comunque lecito aspettarsi qualcosa in più nei mesi a venire. I menu sono stati rifatti e ci sono parsi più comodi e razionali, sebbene pare che il nuovo Fifa giocherà più sulla sostanza che sull'apparenza.

I presupposti, insomma, sono ottimi. EA sembra avere intrapreso una strada che porta a un maggiore realismo non tanto dal punto di vista visivo, quanto da quello tattico. Qualsiasi giudizio è ovviamente prematuro, ma siamo già desiderosi di scoprire le novità che ci verranno mostrate nei prossimi mesi.

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Mike Ortolani

Contributor

Dopo un passato di musicista, incontra il buon Silvestri che lo coinvolge con Eurogamer. Mike ne è entusiasta, ma nel suo animo è ancora abbastanza sicuro di essere un musicista.
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