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Hunted: la Nascita del Demone

Gears of... Fantasy!

Piuttosto che costruirle da zero con i vari pezzi, cosa che spesso scoraggia la maggior parte dei giocatori, il team di sviluppo ha deciso di mettere a disposizione una serie di elementi (molti dei quali sbloccabili accumulando oro nell'avventura principale) che possono poi essere combinati per dare vita al proprio dungeon infernale.

Avete presente il vecchio e glorioso Dungeon Keeper? Ecco, è più o meno la stessa cosa: si può scegliere la quantità di stanze posizionandole su una griglia 5x5, gli scenari, la quantità (e qualità) di nemici presenti, il numero e tipo di pozioni nascoste al loro interno, eventuali bonus o malus che vengono attivati una volta entrati in un'arena e così via.

Una volta completata la creazione è possibile giocarla sia in single player che in co-op locale e l'effetto, ve lo garantisco, è comunque notevole. Io stesso, che con gli editor non ho mai avuto un gran feeling, mi sono stupito di quello che sono riuscito a creare in soli 10 minuti.

Ovviamente il tutto tende un po' a ripetersi alla lunga, ma come alternativa potete anche giocare alcune mappe create appositamente da inXile e già presenti nel gioco. Vi avverto però, alcune di esse sono dannatamente bastarde e fanno assomigliare il gioco all'Orda di Gears of War (e tre...), con un'unica ma significativa differenza: piuttosto che rimanere nella stessa arena ad aspettare le ondate nemiche, si passa dall'una all'altra con dei corridoi di collegamento, che permettono anche di potenziare i propri personaggi.

Un'ultima nota, purtroppo dolente, prima del verdetto finale, è rappresentata dal sonoro. Non parlo tanto dalla soundtrack, che comunque fa ben poco per farsi notare nel corso del gioco, quanto piuttosto del doppiaggio. Chi si lamenta spesso della mancanza della lingua italiana nei doppiaggio dei giochi è caldamente invitato ad ascoltare quello di Hunted. Non siamo sui livelli tragici toccati da titoli come Jericho o il recente Mortal Kombat, ma anche qui si toccano livelli di comicità niente male, soprattutto a causa di enfasi nelle frasi spesso totalmente sbagliate. Avrei gradito molto, davvero molto, la possibilità di scegliere le voci inglesi, magari coi sottotitoli.

Detto questo, il quadro generale del gioco non è perfetto ma siamo su terreni ben noti a chi già conosce i giochi di inXile. Questo ragazzi sono abilissimi, come dicevo all'inizio, nel creare ottime atmosfere, quest divertenti e prodotti in generale validi, ma continuano a peccare nell'ambito delle "rifiniture". Se fosse stata posta maggiore attenzione negli aspetti evidenziati durante la recensione, ci ritroveremmo di fronte a un gioco in grado di rivaleggiare con i migliori esponenti del genere. A scuola si direbbe "il ragazzo è bravo ma non si impegna a sufficienza".

Nonostante ciò, non posso non consigliarne l'acquisto a chi ama i GDR votati all'azione ma non può permettersi un nuovo PC per giocare a The Witcher 2, a chi vive di 'dungeon crawler' e, in generale, di titoli fantasy senza troppi fronzoli e pensieri.

7 / 10