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StarCraft II: Heart of the Swarm

Lo sciame è in arrivo.

La scelta tra le due specialità non è comunque senza ritorno e il Battle Focus può essere cambiato tra una missione e l'altra. Chiaramente l'intento è di permette al giocatore di spaziare tra le abilità e non perdersi il divertimento di usarle.

Tra le opzioni Spec Ops, per esempio, ce n'è una chiamata Pulse che permette di usare un attacco ad area che stordisce i bersagli. Psionic Shadow, invece, crea un clone di Kerrigan che dispone dello stesso livello di salute pur infliggendo circa la metà dei danni. Immaginate tre o quattro di queste ragazze sul campo di battaglia! Ebbene perché dover scegliere quando è possibile creare cloni e allo stesso tempo fare esplodere i cadaveri dei nemici per generare Zerg?

La versione mostrata da Blizzard comprendeva due missioni della durata di circa mezz'ora l'una. Nella prima una regina Zerg chiamata Za'gara tenta di stabilire il proprio predominio su quello che resta dello sciame di Kerrigan dopo la battaglia finale di Wings of Liberty: una ferocissima battaglia tra Zerg nelle paludi acide con tanto di pozze fetide e carcasse in decomposizione.

Il nostro lead designer ci confida che i due scontri si trovano da qualche parte tra la quarta e la sesta missione della campagna. Anche a questo stadio della programmazione e con il livello di difficoltà bloccato su Normal, è evidente come la presenza di Kerrigan modifichi l'esperienza di gioco. Dopo avere installato una base, l'obiettivo è quello di far muovere il personaggio e una piccola forza in giro per la mappa alla ricerca di uova Zerg. Si incontrano gruppi di nemici ed è quindi necessario fare affidamento sulle abilità di Kerrigan per uscirne minimizzando le perdite.

L'abilità 'trasfusione' delle regine promette di essere di vitale importanza sia nel single che nel multiplayer.

La stessa Za'gara può essere attaccata e quando la salute della regina avversaria scende sotto un certo livello è costretta a ritirarsi, permettendoci di arraffare alcune delle sue uova. Dopo averne raccolte un centinaio lo scontro raggiunge l'apice: le nostre uova si schiudono all'unisono e centinaia di voraci predatori possono finalmente sciamare sulla base avversaria sommergendola letteralmente di pura e definitiva distruzione.

La seconda missione, Silent Their Cries, è invece ambientata sulla luna congelata di Kaldir e ci mette al controllo di un buon numero di "roach" Zerg, unità capaci di fare parecchi danni, molto resistenti e difficili da affrontare se in gran numero. Si comincia con Kerrigan a caccia di un'altra regina dello sciame, Na'fash. Dopo una breve ricerca incontriamo il suo cadavere nel bel mezzo di molti Zerg privi di guida e realizziamo che i Protoss sono arrivati qui prima di noi.

In questa missione c'è un'interessante meccanica all'opera, una di quelle che operano un grande mutamento strutturale nel gioco: l'evoluzione. Kerrigan e i suoi Zerg non sono predisposti alle basse temperature del pianeta, ma scopriamo che uccidendo gli yeti che vagano nella zona possiamo procurarci il materiale genetico da usare per modificare la loro resistenza. L'ostacolo diventa un vantaggio, dato che i vecchi Protoss non possono adattarsi altrettanto velocemente. Calcolando bene i tempi potremo così assaltare le posizioni nemiche nei momenti più freddi e approfittare del gelo che rallenta i loro movimenti.

Vediamo Heart of the Swarm in azione.

Se la prima missione rappresentava una guerra d'attrito tra i due leader, nella seconda abbiamo tre postazioni Protoss fortificate, difese da cannoni e unità pesanti in grado di schiacciare qualunque assalto. Usando però il clima a nostro vantaggio potremo attaccare le loro difese ed eliminare gli scudi, costringerli a trincerarsi e divorarli lentamente. Uno spasso!

Le due situazioni rappresentano un buon esempio di come Kerrigan potrà influire nel corso della campagna. Le nostre forze non hanno ancora la forza sufficiente per attaccare quel tipo di postazioni, ma utilizzando un clone per attirare il fuoco nemico, o eliminando un avversario per poi farne emergere qualche piccolo sciame famelico, metterà in seria difficoltà i Protoss permettendo alle ondate Zerg di sfruttare i punti deboli che si vengono a creare. Kerrigan può causare e assorbire molti danni, ma sono le sue possibilità tattiche a rendere le battaglie più interessanti.

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Mike Ortolani

Contributor

Dopo un passato di musicista, incontra il buon Silvestri che lo coinvolge con Eurogamer. Mike ne è entusiasta, ma nel suo animo è ancora abbastanza sicuro di essere un musicista.
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