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Duke Nukem Forever

Provate a dirgli che è in ritardo!

Volete un'esempio? Dopo aver sconfitto il Ciclope di cui sopra, Duke sottolinea la vittoria con la frase "riposa in pezzi". Ok, corretta in termini di traduzione, ma il gioco di parole in inglese (Rest in Piece/Peace – Riposa in Pezzi/Pace) è tutt'altra cosa. Sono stati tradotti anche i livelli di difficoltà iniziali quindi... niente più Piece of Cake e via dicendo, amici.

By the way, quanto detto finora ricopre solo aspetti secondari del gioco, ma la cosa che a noi importa è quanto realmente Duke Nukem Forever valga la pena di essere giocato! Se analizziamo il gameplay in maniera fredda e razionale è indubbio che gli anni di ritardo accumulati si vedano tutti. Dieci anni fa questo gioco avrebbe fatto ululare di goduria il mondo. Oggi come oggi, in alcuni momenti, fa quasi tenerezza.

Specchiarsi in un bagno e vedere che quando si prova ad aprire l'acqua il Duca punta semplicemente la mano avanti senza alcuna animazione aggiuntiva non può non lasciare basiti in un'epoca fatta di Gears, Battlefield e via dicendo. Per non parlare del ritardo nel caricamento delle texture, della pessima resa dei fluidi, dell'illuminazione dinamica che di dinamico ha ben poco, della fisica a dir poco "leggera" e della totale mancanza di "peso" delle armi e impatto dei proiettili... cosa che ormai in qualsiasi FPS è praticamente d'obbligo.

Molti oggetti possono essere usati come arma, compresi ratti ed escrementi! E non mancano ovviamente birra e steroidi.

Una delusione sotto tutti i punti di vista, quindi? Non esattamente, Dal punto di vista tecnico non può che essere così, ma sfido chiunque a dire che si aspettasse il miracolo. Nonostante per quasi tutta la durata del gioco si abbia la sensazione di essere tornati indietro nel tempo di due lustri, Duke Nukem Forever è comunque fo****amente divertente e dopo averlo giocato e finito posso comunque ritenermi soddisfatto.

Un gioco, non dimentichiamolo, deve essere divertente. Ovviamente se anche l'occhio viene appagato è ancora meglio, ma quante volte abbiamo avuto davanti titoli stilisticamente e graficamente impeccabili senza però alcuna anima? Beh, quest'anima Duke Nukem Forever ce l'ha, anche se per vederla è necessario spostare un bel po' di m***a.

Scusate il linguaggio non proprio da educande, ma dopo 3 giorni passati tra spogliarelliste, parolacce, steroidi, alcolici e altre cose simili, un vecchietto come me non può non rimanerne contagiato.

Il fatto è che nonostante tutto, non si può non divertirsi in un gioco in cui si guadanga energia vitale (chiamata EGO) prendendo a pugni un sacco da pugilato, facendo canestro con un pallone da basket, comprando bibite e poi ruttando e così via. Vi assicuro che quando inizierete a giocare e a scoprire tutte le stupidate (mi sono calmato), le prese in giro ad altri giochi e film, le citazioni più o meno velate e le altre chicche umoristiche che questo gioco offre non potrete fare a meno di apprezzarle e volerne sempre di più.

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Duke Nukem Forever

PS3, Xbox 360, PC

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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