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Andrew House

Il marketing di Sony è una cosa seria.

All’E3, uno degli aspetti che hanno catalizzato l’attenzione della stampa specializzata è stata la presentazione della Nintendo Wii U di cui effettivamente si sapeva molto poco. Tuttavia, il vero interesse dei maniaci dell’hardware si è concentrato essenzialmente sulla presentazione del Playstation Vita.

Potete trovare un ampio reportage a riguardo nell’articolo della Digital Foundry che abbiamo pubblicato qualche giorno fa descrivendo nei minimi dettagli la presentazione fatta dalla casa giapponese relativa alla nuova console e alle impressioni prettamente tecniche lasciate ai nostri guru del 3D.

Tuttavia non si vive di sola tecnica e un’analisi approfondita su quello che sarà l’impatto di questa console sul mercato del mobile entertainment era d’obbligo.

Per questo motivo, abbiamo acchiappato al volo l’occasione di fare due chiacchiere con il boss di Sony Computer Entertainment, Andrew House, che ci ha svelato molti dei retroscena che hanno portato allo sviluppo di questa piattaforma. Non solo: il nostro ha arricchito notevolmente la chiacchierata con le strategie di mercato che Sony intende intraprendere da qui a un anno per garantire la massima penetrazione del suo prodotto presso il grande pubblico.

Le intenzioni sono chiare: con una console venduta a 249 euro per il modello solo Wi-Fi e 299 euro per la versione 3G in grado di connettersi direttamente a Internet, l’offerta di Sony pare essere di quelle irrinunciabili.

Effettivamente in molti si attendevano una proposta decisamente più costosa per sostituire la PSP originale e proprio le quattro chiacchiere con Andrew sono servite a chiarirci bene le idee proprio sulle ambizioni di Sony per il Vita, ma anche per parlare dei prossimi progetti in cantiere per PS3, ormai giunta alla sua maturità commerciale e quel grosso elefante nella stanza di cui nessuno parla che è stato il grosso guaio del PSN durante lo scorso mese di Aprile.

Eurogamer Il prezzo del Vita è notevolmente inferiore a quello che molti si aspettavano. Una mossa voluta?
Andrew House

Credo che la commercializzazione del Vita sia stato un eccezionale sforzo da parte del reparto marketing di Sony. Ci siamo resi conto fin da subito che era necessario creare non solo un pubblico core per la console ma anche puntare il più velocemente possibile a un mercato di massa. Partire da una fascia di prezzo estremamente accessibile era un elemento fondamentale dell’equazione.

Sono molto contento che la vostra prima impressione sia stata quella di un prodotto tecnicamente rivoluzionario ma anche economicamente accessibile: buona parte di questo merito va ai nostri ingegneri che sono riusciti a portare a termine un lavoro di proporzioni stellari combinando hardware di ottima qualità ma permettendo all’insieme di rimanere sotto una certa fascia di prezzo.

Oltre alle pure e semplici potenzialità dell’hardware, il vero problema era distinguere tra chi riteneva la connettività una componente essenziale del pacchetto e chi no. I miei figli per esempio, e buona parte del pubblico più giovane, ritiene essenziale la possibilità di giocare via Internet e questo è stato alla base delle differenze di prezzo tra le due versioni.

Eurogamer Sony ha già annunciato i prezzi delle due versioni ma abbiamo visto che alcuni rivenditori si sono discostati al ribasso dalle cifre consigliate. Prevedete una guerra di prezzi?
Andrew House

Non sono nella posizione di commentare le strategie di vendita dei partner retail, ma chiaramente ognuno deve cercare di gestire al meglio il suo business. Io credo che per quanto riguarda il mercato UK sia una buona base partire dalla fascia di prezzo che vede le due versioni della console a 230 e 280 sterline.

Il meglio del catalogo PSVita.
Eurogamer Kaz Hirai di Sony ha detto che la console inizialmente verrà venduta in perdita per riuscire a ottenere il giusto margine di profitto nell’arco di circa tre anni. È questo l’unico modo per essere sicuri di costruire una base di utenti in grado di garantire profittabilità per il futuro?
Andrew House

Se sia l’unico modello valido non ti so dire con certezza, sicuramente è quello che per noi, al momento, garantisce le migliori opportunità di rientro dell’investimento sul lungo periodo. Lo chiamiamo margine misto: I ricavi sono molto ridotti per quanto riguarda l’hardware (o addirittura di poco negativi) mentre i guadagni maggiori si effettuano sulle licenze del software e sulle periferiche. Il Business di Vita verrà gestito esattamente in questo modo.

Eurogamer C’è una certa confusione su quando il Vita arriverà nei vari paesi. Ci puoi fornire una roadmap approssimativa del lancio della console nelle varie nazioni?
Andrew House

Mi spiace ma al momento non siamo in condizione di precisare quando il Vita verrà lanciato nei vari territori e questo per un buon motivo. Sony è stata pesantemente danneggiata dai tragici eventi dell’11 marzo in Giappone. Questo ci ha obbligato a rivalutare attentamente tutta la tempistica delle forniture dei vari componenti relativi alla console, un processo che sta continuando tutt’ora.

Una volta che il quadro sarà molto più chiaro e saremo in una posizione migliore per definire con certezza tempistiche di consegna e robustezza della catena produttiva, daremo maggiori dettagli per quanto riguarda la data di pubblicazione approssimativa della console nelle varie regioni mondiali.

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
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