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LEGO Harry Potter: Anni 5-7 - review

Un ultimo sforzo prima del diploma!

In questi giorni che hanno separato l'uscita del nuovo LEGO Harry Potter: Anni 5-7 dalla sua recensione su Eurogamer, forse vi sarete sicuramente chiesti che fine avesse fatto il vecchio Kommissario e come mai non avesse detto ancora la sua su questa ennesima uscita della serie sviluppata da Traveller's Tales.

Avevo deciso di risparmiarvi questa volta, ma visto che me lo chiedete così insistentemente eccomi qui per farvi sapere se valga la pena aggiungere un nuovo mattoncino sulla vostra collezione di giochi LEGO. Sì, ne vale la pena, contenti? Ok, ci sentiamo la prossima volta...

Fermi! Dove state andando, non crederete mica di cavarvela così a buon mercato! Non siete curiosi di sapere davvero se stavolta il team di sviluppo è riuscito a inventarsi qualcosa di realmente nuovo con cui rinfrescare quest'ultima (in tutti i sensi) avventura del mago di Hogwarts? Ve lo dico subito, non c'è riuscito! Arrivederci...

DIDA Il cast di questo secondo capitolo del gioco è composto dalla bellezza di 200 personaggi.

Accidenti a voi e al vostro vizio di saltare subito alle conclusioni affrettate. Non vi ho detto di premere il tasto per tornare alla homepage, ho ancora tante cose da dire quindi sedetevi comodi, toglietevi la vostra Nimbus 3000 da sotto le chiappe e state ad ascoltare.

Dunque, si ritorna nel mondo di Harry, Ron, Hermione e tutti gli altri protagonisti della serie, o almeno in quello che ne rimane visto che ormai, come sapete bene, le armate di Voldemort sono alle porte e la fine sta quasi per compiersi. Riuscirà l'erede di Griffondoro a sconfiggere il male e vivere felice e contento? Se avete letto il libro o visto il film la risposta già la sapete e non sarò certo io a "spoilerare" il finale a tutti gli altri.

Nonostante la mia passione sconfinata e le migliori propensioni che mi hanno mosso verso questo gioco, LEGO Harry Potter: Anni 5-7 non può non lasciare la sensazione di essere di fronte alla seconda parte di un gioco piuttosto che ad un sequel vero e proprio. Ovvio, direte voi. Non così scontato, ribatto io, visto che il tempo passato dall'uscita del precedente sarebbe stato più che sufficiente per fare qualcosa in più che seguire la strada già battuta.

Ci troviamo invece di fronte a una fotocopia quasi perfetta, se si fa eccezione per due o tre cose che sto per dirvi. La struttura è pressoché identica, con quattro episodi principali divisi a loro volta in sei capitoli che ripercorrono i momenti salienti delle pellicole cinematografiche, permeandoli del solito, piacevole humor a cui i giochi LEGO ci hanno ormai abituati.

"Ci troviamo di fronte a una fotocopia quasi perfetta del precedente episodio, se si fa eccezione per due o tre cose."

Ogni livello va giocato una prima volta prima di poterlo esplorare liberamente con qualsiasi personaggio alla ricerca dei segreti residui... e ce ne sono davvero a bizzeffe da trovare. Enigmi a dir poco leggeri e tonnellate di "collectibles" fanno parte di un panorama ormai arcinoto.

Insomma, tutti gli ingredienti che hanno fatto la fortuna dei titoli precedenti ci sono, senza alcuna eccezione. Questo ovviamente rappresenta un difetto per chi non ha amato i vari Star Wars, Batman, Indiana Jones, Pirati dei Caraibi e compagnia varia in formato "blocchettoso". Per tutti gli altri invece rappresenta l'ennesimo, piacevole "ritorno a casa".

Ancora una volta, quando si inizia è davvero difficile smettere di giocare. Gli scenari di Harry Potter sono talmente perfetti per questo stile di gioco che dopo un paio d'ore ci si dimentica di essere alle prese con il solito minestrone.

La quantità di segreti e oggetti da scovare è addirittura superiore alla media dei giochi LEGO.

"Si dovranno imparare nuovamente tutti gli incantesimi appresi nel gioco precedente."

La cosa che forse indispone di più in questo sequel è la necessità di imparare nuovamente tutti gli incantesimi appresi nel gioco precedente. So benissimo che è una precisa scelta di game design, ma risulta alquanto strana e la presenza di alcuni incantesimi nuovi serve solo in parte a mitigare questa sensazione.

In verità qualche piccola novità c'è. La porzione di livello esplorabile intorno al castello di Hogwarts, che ancora una volta funge da "hub", è più ampia ed è stata aggiunta qualche parte inedita negli stage già visitati in precedenza. È stato inoltre aggiunto anche un pizzico di "strategia" (le virgolette sono d'obbligo) ai combattimenti, rappresentato dai duelli che di tanto in tanto prendono vita nel corso della trama. In sostanza si tratta di una sorta di mini gioco basato sui colori, nel quale bisogna scegliere il giusto incantesimo per vincere. Niente di trascendentale, ma rappresenta anche l'unica ventata fresca dell'intero gioco, quindi meglio non lamentarsi troppo.

Come al solito giocare in co-op è decisamente più divertente rispetto al semplice single player, grazie al solito "split-screen dinamico" che consente di visualizzare gli spostamenti dei due personaggi senza fastidiose interruzioni o blocchi.

"Graficamente e a livello sonoro c'è poco da dire, siamo sugli stessi livelli del passato."

Graficamente e a livello sonoro c'è poco da dire, siamo sugli stessi, identici livelli dei primi 4 anni e sinceramente non credo che il team di sviluppo abbia dovuto sbattersi troppo per costruire (è proprio il caso di dirlo) questo nuovo gioco.

Vediamo le magie che avremo a disposizione nel gioco.

Avendo dato 9 al precedente LEGO Harry Potter, mi risulta difficile affibiare un voto minore a questa seconda parte dell'avventura, ma ho deciso comunque di farlo. Anche un appassionato folle di questa saga come me inizia a sentire il bisogno di una sterzata, di qualcosa di "realmente" nuovo che rimpolpi una formula ormai stra-abusata.

In realtà questo gioco non ha nulla di meno rispetto a quello che l'ha preceduto, siamo sugli stessi, identici livelli. Il voto in meno che vedete qui sotto è di protesta nei confronti del team Traveller's Tales, reo di aver ormai chiaramente tirato i remi in barca per campare di rendita alle spalle della sua creatura. In un certo senso però è anche un mio "incoraggiamento" personale nel provare ad osare qualcosa in più la prossima volta.

8 / 10