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Mario Kart 7 - review

La batteria non dura mai abbastanza…

Da quanto tempo la saga di Mario Kart è in circolazione? Considerando che stiamo parlando di una serie nata su Super Nintendo nel 1992, di anni per introdurre interessanti novità nella formula base ce ne sono stati parecchi! Eppure, nonostante questo, Nintendo ha sempre preferito apportare lievi modifiche alla struttura originale, con l'unica eccezione rappresentata da quel Double Dash per GameCube tanto disprezzato dai fan.

Un singolo passo falso, quindi, ha profondamente influenzato la crescita di Mario Kart, legandola alla preoccupante mancanza di evoluzione che ancora oggi contraddistingue la serie. Nonostante questo, tuttavia, è impossibile non sottolineare quanto la geniale meraviglia nata nei lontani anni '90 risulti ancora oggi una formula vincente da cui è difficile staccarsi.

Con Mario Kart 7 il gioco di corse Nintendo approda finalmente su 3DS, forte di alcune piacevoli novità e, soprattutto, di un fantastico level design curato sotto ogni punto di vista.

Fra i nuovi percorsi ce ne sono alcuni particolarmente belli ispirati a Wii Sports Resort e a Pilotwings.

Avviando il gioco per la prima volta non si può fare a meno di notare, non con un certo disappunto, che le opzioni a disposizione del giocatore sono ancora una volta piuttosto limitate. Troviamo infatti il single player, che si limita a offrire i classici campionati (affrontabili nelle categorie 50, 100 e 150cc), la battaglia dei palloncini e delle monete (contro l'IA) e le corse a tempo, lasciando ancora una volta da parte le divertenti missioni che tanto avevamo apprezzato nel capitolo per DS.

"Il gioco offre 32 piste per metà inedite e per metà ripescate dai passati episodi della serie."

Il parco di circuiti offre 32 piste su cui gareggiare, per metà inedite e per metà ripescate (e opportunamente adattate) dai passati episodi della serie. Considerando che completando i campionati nelle varie categorie si sbloccano anche le versioni Mirror dei tracciati e, soprattutto, la presenza di un gran numero di scorciatoie e di segreti da scoprire, c'è comunque abbastanza carne al fuoco per un divertimento duraturo.

Per cercare di offrire agli appassionati un'esperienza all'altezza delle monumentali aspettative, Miyamoto ha bilanciato il gameplay ripescando elementi dei passati episodi e mescolandoli a novità più o meno interessanti.

Fra i graditi ritorni salta immediatamente all'occhio la presenza delle monete lungo i tracciati, elemento presente in passato e inspiegabilmente scomparso nei capitoli più recenti della serie. La raccolta dei ghiotti oggetti luccicanti, questa volta, permette di sbloccare nuovi oggetti con cui personalizzare il proprio kart.

Stranamente Nintendo ha scelto di non inserire un negozio dove investire il bottino, ma ha preferito optare per una procedura guidata che sblocca automaticamente un nuovo componente ogni 50 monete raccolte. Ma in Mario Kart è mai esistita la personalizzazione delle vetture? Ovviamente no, visto che si tratta di una delle novità inserite in questo capitolo. Dopo aver selezionato il personaggio, infatti, questa volta è anche possibile assemblare il proprio veicolo scegliendo fra diverse carrozzerie e tra vari modelli di ruote e "ali".

Ogni componente è caratterizzato da diversi valori in termini di Velocità, Accelerazione, Peso, Maneggevolezza e Fuori Pista, rendendo quindi fondamentale trovare la combinazione ideale per il proprio stile di guida.

Il nuovo bonus del fiore permette di lanciare piccole palle di fuoco ai propri avversari, rallentandone la corsa.

"Per la prima volta non è solo la scelta del personaggio a influenzare le prestazione in pista."

Per la prima volta, quindi, non è solo la scelta del personaggio a influenzare le prestazione in pista, ma è possibile personalizzare in modo più approfondito l'intera esperienza. Peccato, però, che Nintendo abbia deciso di fare in modo che tutti i componenti fossero sempre a disposizione di ogni pilota. Sarebbe stato interessante se i vari personaggi avessero potuto contare su un set personalizzato di componenti, ma probabilmente il lavoro di bilanciamento necessario per una simile soluzione ha spaventato il team di sviluppo, che ha preferito una scelta più rodata e sicura.

Parlando dei pezzi intercambiabili abbiamo accennato alle "ali", che in effetti rappresentano un'altra grande novità introdotta in Mario Kart 7. Questa volta, infatti, i tracciati non si sviluppano più unicamente sulla terra ferma, ma anche in aria e sott'acqua, aprendo un gran numero di possibilità.

In questo nuovo Mario Kart, infatti, è spesso possibile scegliere non solo fra diversi percorsi su pista, ma anche su itinerari alternativi che prevedono lunghissime planate supportate dalle pratiche ali retrattili, o lente ma sicure scorciatoie sottomarine.

Grazie a questo nuovo elemento di design il team di sviluppo ha potuto dare sfogo alla propria fantasia nella realizzazione dei tracciati, inserendo correnti ascensionali, strade sfruttabili unicamente se in possesso di determinati bonus e, soprattutto, lasciando ampio margine di scelta ai giocatori.

"Miyamoto e i suoi ragazzi hanno apportato profonde modifiche anche alle piste classiche tratte dai capitoli precedenti."

La cosa fantastica è che Miyamoto e i suoi ragazzi hanno apportato profonde modifiche anche alle piste classiche tratte dai capitoli precedenti, rendendole compatibili con i nuovi elementi di gameplay pur senza snaturarle. Nonostante si tratti di piste già giocate e rigiocate, quindi, percorrendole su 3DS si prova un piacevole senso di novità.

Mentre le fasi in volo sono sempre godibili e caratterizzate da interessanti elementi di gameplay (la possibilità di tagliare intere parti di pista o di piombare in picchiata in testa ai propri avversari, tanto per fare un paio di esempi), quelle sott'acqua non aggiungono nulla alle corse, ma al contrario rallentano i ritmi generali delle gare, risultando alla lunga piuttosto fastidiose.

Mentre si è in volo non si può essere colpiti dai gusci tradizionali, ma un fulmine o un guscio blu possono causare danni incredibili.

Il cuore di Mario Kart 7, in ogni caso, va ricercato nel corposo multiplayer, che anche stavolta permette a un massimo di otto giocatori contemporaneamente di sfidarsi sia in locale che su internet. Mentre il gioco in locale è assolutamente perfetto, lo stesso non si può dire di quello online, dove la rigida struttura a base dei complicati codici amico stride fortemente con il tentativo di Nintendo di realizzare qualcosa di molto simile a una community.

Oltre a sfidare perfetti sconosciuti via internet, infatti, in Mario Kart 7 ogni giocatore può creare un gruppo assieme ai propri amici, dove è in grado di modificare i vari parametri delle corse arrivando perfino a proibire l'uso di determinati bonus (il malefico guscio blu, tanto per fare un esempio a caso). Peccato, però, che tutto questo sia sempre strettamente legato allo scambio dei famigerati codici di cui sopra.

"In Mario Kart 7 ogni giocatore può creare un gruppo assieme ai propri amici."

Grazie alla sostituzione del sistema di derapate di Mario Kart DS (quello che permetteva ai giocatori con una buona manualità di sfruttare l'inarrestabile tecnica dello sneaking) con quello di Mario Kart Wii, le sfide fra i giocatori umani sono molto più equilibrate.

Tornano anche i passaggi più stretti all'interno dei circuiti, esclusi dalla versione Wii del gioco a causa della scarsa precisione dei controlli basati sul motion sensing. Tutto questo non può che far felici i giocatori più hardcore, che in effetti troveranno in questa versione di Mario Kart la sfida e il divertimento che anni fa avevano tanto apprezzato nelle versioni SNES, GBA e Nintendo 64.

Parlando di motion sensing segnaliamo la presenza di un metodo di controllo alternativo, attivabile premendo in alto la croce direzionale, che permette di far curvare il kart semplicemente inclinando la console nella direzione desiderata. La cosa sorprendente è che, optando per questo sistema di controllo, la visuale passa in prima persona, cambiando completamente l'esperienza finale. Personalmente questo tipo di impostazione non mi ha fatto impazzire, ma si tratta comunque di una piacevole aggiunta all'offerta finale.

Vediamo come gira Mario Kart 7 in questo filmato di gameplay.

"Attraverso il Canale Mario Kart è possibile scaricare i fantasmi dei giocatori che si incrociano per strada."

Trattandosi di un titolo di punta del 3DS, Mario Kart 7 non poteva certo esimersi dallo sfruttare caratteristiche come lo Street Pass e lo Spot Pass. Attraverso il Canale Mario Kart è possibile scaricare i fantasmi dei giocatori che si incrociano per strada, che possono essere successivamente affrontati nelle corse a tempo sui singoli tracciati.

Parlando di freddi dati tecnici, infine, la versione 3DS di Mario Kart non ha nulla da invidiare a quella Wii, presentando i tipici colori vivaci della serie e un design estremamente curato per la maggior parte delle piste. A differenza di quanto accade con molti altri titoli del nuovo portatile Nintendo, inoltre, l'uso del 3D non influisce sulla fluidità del gioco e, pur non aggiungendo molto all'esperienza, in alcune situazioni è in grado di sorprendere il giocatore (vedere un Pallottolo Bill uscire dallo schermo nel bel mezzo di una corsa non capita tutti i giorni).

Mario Kart 7 è un ottimo episodio di questa storica saga. Sotto alcuni punti di vista è un peccato che Nintendo non si azzardi a osare di più per allontanarsi da un percorso già collaudato, ma le poche novità introdotte hanno comunque un impatto interessante sul gameplay finale. Chi non ha giocato i precedenti episodi (in particolar modo quelli su SNES, Nintendo 64 e GBA) amerà alla follia questo titolo 3DS, ma i fan più hardcore potrebbero iniziare a stancarsi della strategia "nuova console, stesso gioco".

8 / 10

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Mario Kart 7

Nintendo 3DS

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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