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Activision se la prende con chi viola il day-one

Ed ha pronte delle contromisure.

Quella di rompere la data di embargo dei videogiochi è una usanza adottata da molti rivenditori, e se da una parte nessuno può negare che sia bello avere un titolo con qualche giorno di anticipo, la cosa non va molto giù ai distributori.

David Neichel, direttore generale di Activision per la Francia, ha infatti recentemente dichiarato di essere molto deluso dal comportamento di alcuni negozi, o catene di negozi, che vendono i giochi anche con cinque giorni d'anticipo sulla data ufficiale decisa dal distributore.

Secondo Neichel in Francia e nel resto del mondo il fenomeno è sempre più diffuso, e cita come esempio il lancio di Call of Duty: Modern Warfare 3.

Per l'evento erano stati scelti circa 40 negozi francesi, ed era stato preparato in ognuno di essi una sorta di party notturno, che doveva concludersi col lancio del gioco, a mezzanotte.

Purtroppo, il gioco era già disponibile in cinque negozi che non avevano rispettato l'accordo, e hanno rovinato la festa a tutti gli altri, senza contare il danno economico per il flop della promozione.

Con Diablo III la società ha deciso di comportarsi diversamente, e ha promesso una maggiore severità, anche a costo di inviare le copie ai negozi all'ultimo secondo e farne ritardare l'uscita rispetto alla versione in digital delivery, che poi è il vero responsabile di questo comportamento da parte dei venditori.