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All Zombies Must Die! - review

Non-morti... ammazzati.

Sono ormai diversi mesi che la caccia allo zombie è tornata di moda, permettendo agli sviluppatori di sfogarsi con decine di titoli maleodoranti e dall'andatura incerta. Tra i vari Left 4 Dead e Resident Evil alla guida del mercato dei tripla A, comunque, sono sempre di più i giochi dal budget contenuto che si dedicano allo sradicamento della piaga dei non-morti.

All Zombies Must Die! è la nuova prova dei ragazzi di Doublesix, già responsabili dell'apprezzato Burn Zombie Burn! e fermamente decisi a divertire i giocatori gettandoli nel bel mezzo di un'apocalisse zombie davvero fuori di testa.

Giocando in 4 l'azione su schermo diventa spesso molto caotica a causa degli effetti secondari delle armi.

Il gioco inizia con Jack, un appassionato di videogiochi come tanti, che durante una passeggiata notturna per le strade di Deadhill si ritrova nel bel mezzo della più classica delle invasioni di zombie.

Dopo anni di videogiochi sul tema Jack non si scompone più di tanto e, mettendo a frutto tutto ciò che ha imparato durante le proprie avventure virtuali si fa largo fra le orde di cadaveri ambulanti inizialmente a suon di pugni e, dopo pochi secondi, sfogando tutta la potenza di fuoco di un fucile a pallettoni raccolto per strada.

Da questo momento in avanti ha inizio un'avventura (non troppo lunga, a dire il vero) che vedrà il giovane nerd e altri tre personaggi (Rachel, Brian e l'alieno Luxo) impegnati a fronteggiare l'apocalisse zombie cercando di trovare un modo per fuggire dalla città o, perché no, di risolvere il problema alla radice.

In termini di gameplay tutto questo si traduce in una serie di missioni da affrontare in single player alternando i quattro personaggi a disposizione oppure, opzione decisamente consigliata, in multiplayer con un massimo di tre amici, sfortunatamente solo offline.

Per ottenere alcuni oggetti è necessario eliminare tipi specifici di zombie cercando un'arma in grado di mutare i propri bersagli.

La struttura a missioni e a stanze di All Zombies Must Die! è particolarmente valida quando si affronta la sfida assieme a uno o a più amici, visto che in questo caso la morte di uno dei compagni di squadra non è mai definitiva e può essere risolta con il semplice tocco di un tasto da parte di uno degli alleati.

Giocando da soli, al contrario, la morte si traduce nella perdita di tutti i progressi accumulati nell'ultima stanza, dettaglio che a volte può trasformarsi in una punizione davvero eccessiva.

Nelle missioni più lunghe, infatti, vedere tutti i propri sforzi dissolversi in pochi istanti dopo un piccolo errore potrebbe causare un pizzico di frustrazione nei giocatori meno pazienti.

Va comunque detto che il gioco offre tutto il necessario per fronteggiare senza timore orde e orde di zombie. Oltre alle armi standard (da mischia o a lungo raggio), è infatti possibile affidarsi ai fidi pugni (insospettabilmente efficaci, spesso anche più di altri oggetti normalmente considerati migliori) e ad una serie di strumenti realizzabili grazie a un basilare sistema di crafting.

Associando le armi agli oggetti che si possono recuperare nelle ambientazioni (uccidendo zombie di un tipo specifico in determinate aree, oppure esaminando alcuni oggetti all'interno dei livelli) è possibile creare, in cambio di una manciata di crediti (la valuta del gioco) armi dagli effetti devastanti e oggetti unici per ogni personaggio.

Zombie, armi e... teneri gattini!

Giusto per fare qualche esempio, si va dalla classica torcia incendiaria (utilissima per aprirsi la strada spaventando gli zombie e, ovviamente, per dar fuoco ai cadaveri ambulanti) al cellulare taser (capace di stordire temporaneamente i non-morti con una suoneria fastidiosa, trasformandoli al tempo stesso in zombie sonici).

Se c'è una cosa che non manca in All Zombies Must Die!, quella è una buona dose di follia, garantita dagli sforzi dei programmatori per farcire il gioco di umorismo e citazioni interessanti. Non solo, infatti, i dialoghi riescono spesso a strappare un sorriso divertito, ma perfino i testi dei tutorial e i messaggi lasciati in giro dal team di sviluppo sono caratterizzati dall'apprezzabile capacità di non prendersi sul serio.

Tra riferimenti a ricariche attive e sistemi di copertura (qualcuno a detto Gears of War?), battute sul mondo dei videogiochi e improbabili schede di ogni singolo programmatore tutte da collezionare, è davvero difficile trovare un momento di serietà nell'ultima fatica di Doublesix.

I progetti per le nuove armi possono essere trovati sperimentando in laboratorio o seguendo i consigli offerti dal gioco.

Il sistema di controllo di All Zombies Must Die! segue gli standard delle ultime produzioni con visuale a volo d'uccello, permettendo di gestire gli spostamenti del proprio personaggio usando lo stick analogico sinistro e di lasciare il puntamento allo stick destro. Il grilletto destro serve per attaccare con l'arma equipaggiata, mentre il sinistro attiva gli oggetti speciali.

A questi tasti si vanno ad aggiungere quello per l'interazione con l'ambiente, quello per gli attacchi a mani nude e quello utile a cambiare arma. L'interazione con alcuni elementi dei livelli è particolarmente importante per la scoperta di bonus e power up da sfruttare durante le battaglie.

Fra questi spiccano i potenziamenti dei danni, lo scudo capace di rendere immuni agli attacchi degli zombie, un temporaneo aumento della velocità di movimento e altre trovate non proprio originali ma sicuramente utili per liberarsi più rapidamente dei bizzarri cadaveri che sbucano dal terreno.

Uccidendo abbastanza in fretta gli zombie si accumulano combo sempre più alte che, una volta raggiunto un livello adeguato, garantiscono al personaggio selezionato un potenziamento generale di forza e velocità.

Salendo di livello è possibile aumentare le caratteristiche di ogni personaggio o cambiare la sua arma.

Nonostante la sua impostazione generale sia piuttosto piacevole, All Zombies Must Die! non riesce ad essere un titolo pienamente convincente a causa di una serie di difetti impossibili da ignorare. Il primo è la totale assenza di una modalità multiplayer online, che in pratica costringe ad affrontare nella maggior parte dei casi l'avventura in solitaria, con tutti i problemi legati alla gestione dei salvataggi di cui abbiamo già parlato.

Il secondo problema è legato al bilanciamento delle armi. L'eccessiva potenza dei colpi a mani nude, infatti (che oltre a garantire una velocità di attacco piuttosto elevata permettono di coprire un'area più ampia di fronte al personaggio), rende le armi da mischia generalmente inutili, appiattendo di fatto l'intera esperienza e rischiando di lasciare rapidamente spazio a un'eccessiva ripetitività.

Se siete alla ricerca di un'esperienza multiplayer divertente e adatta ad ogni occasione, All Zombies Must Die! non rappresenta la vostra scelta ideale, vista l'assenza dell'online e qualche difetto di troppo nel game design. Se al contrario volete scaricare per una cifra onesta (800 Microsoft Point, pari a circa 10 euro) un gioco di zombie leggero e ricco di piacevole umorismo, date una possibilità al titolo dei Doublesix. A maggior ragione se avete amici con cui giocare offline!

6 / 10

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All Zombies Must Die!

PS3, Xbox 360, PC

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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