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Diablo III: cosa cambia con l'ultima patch? - preview

Non avete vinto una chiave per la beta? Eurogamer prova a lenire il vostro dolore esistenziale.

Dunque dopo mesi, anzi, anni di attese, preghiere e minacce, avete provato a mettere le mani sul vostro codice beta di Diablo III. Avete pazientemente atteso che mettessimo online le chiavi 150 chiavi parsimoniosamente elargiteci da Blizzard, avete spammato F5 come se non ci fosse un domani… e non ce l'avete fatta lo stesso.

Sappiate allora che qui a Eurogamer, sotto la nostra dura scorza di redattori temprati da mille battaglie (la maggior parte delle quali tutte virtuali), batte un cuore che pensa a voi da cui questo articolo, che vuole descrivere cosa avreste potuto provare con mano se solo insieme a voi non ci fossero stati altri 500 assatanati pronti a contendervi un codice esadecimale.

Cominciamo col dire che questo giveaway da parte di Blizzard capita proprio al momento giusto, visto che pochi giorni sono state modificate profondamente alcune meccaniche di gioco fondamentali, tra cui la gestione delle rune, ed è stata resa disponibile l'asta, con qualche piccolo cambiamento.

Ecco come sarà l'intro di Diablo III.

Ma andiamo con ordine. Fin dai primi periodi di sviluppo di Diablo III, Blizzard aveva in mente di creare un sistema di skill che fosse modificabile e aperto, per staccarsi dalla linearità della classica impostazione ad albero che caratterizza la maggior parte degli RPG.

Dopo varie prove, la soluzione adottata per dare maggiore varietà al giocatore era il sistema delle rune. Come funzionava? Sostanzialmente le rune erano dei drop rari, che quando venivano associati agli attacchi o alle abilità speciali ne modificavano gli effetti in maniera decisiva. Immaginate di avere un barbaro con un attacco rotante e di poter associare a questo attacco una runa di fuoco: il risultato sarebbe stato un colpo devastante e spettacolare, in grado di falciare i vostri nemici come spighe di grano ad agosto.

Con la nuova patch è stato rivisto il sistema delle Rune, croce e delizia di Jay Wilson negli ultimi anni.

Tuttavia c'era qualcosa che non andava: il sistema era stato pensato per dare un tocco in più al combattimento ma le rune erano dei drop così rari che finivano per essere un'idea ottima ma sprecata, visto che i giocatori non ne trovavano abbastanza per sperimentarle in maniera adeguata.

Oltretutto, con oltre 120 skill diverse, moltiplicate per cinque diverse qualità di rune, il numero di variabili era così alto da richiedere un periodo di rodaggio enorme, che avrebbe ulteriormente gravato sui già lunghissimi tempi di sviluppo del gioco.

Cos'ha fatto dunque Blizzard per rimediare alla situazione? In questa patch ha reso le rune un'abilità di classe, esattamente come un attacco speciale o una magia. Quindi ad ogni livello il giocatore otterrà nuove abilità o rune di abilità, o anche le due cose assieme, invece di dover aspettare il drop fortunato. Per gli sviluppatori, questa soluzione si è rivelata l'uovo di Colombo, visto che mantiene invariata la filosofia di personalizzazione delle abilità, senza dover impazzire col loro bilanciamento, e col rischio che il giocatore non si possa godere appieno l'esperienza di gioco.

Ovviamente non a tutti è piaciuta quest'idea, e c'è già chi vorrebbe tornare al vecchio sistema, magari aumentando il drop rate delle rune, ma vista la cura maniacale che Blizzard ripone nel "tuning" dei suoi titoli e la cautela con cui prende le proprie decisioni, difficilmente assisteremo a un passo indietro, soprattutto a uno stadio così avanzato dello sviluppo.

Blizzard commemora Diablo in questo filmato che ne ripercorre la storia..

"Il sistema delle rune non è però l'unico cambiamento dell'ultima patch..."

Il sistema delle rune non è però l'unico cambiamento dell'ultima patch. Fino a pochi giorni fa, le nuove abilità venivano rese disponibili con l'aumentare dei livelli, e potevano essere posizionate nei sei slot in basso, indipendentemente dal loro scopo.

Questo sistema è stato in parte modificato, e adesso le abilità sono collocate in tre differenti categorie: attacchi primari, attacchi secondari e abilità difensive. Gli attacchi primari sono quelli più frequenti, che solitamente generano anche una determinata risorsa, (tipo la Rage in un barbaro), quelli secondari invece sono attacchi più potenti ma limitati dal consumo di una risorsa o da un cooldown più lungo. Per quanto riguarda le abilità difensive, invece, queste sono quelle che permettono di sfuggire da una situazione difficile o di fare un po' di crowd control, come il Teleport o il Frost Nova.

Le Rune ora non sono più un drop ma un'abilità di classe, e c'è già chi vorrebbe tornare al vecchio sistema.

A dire il vero questa divisione è da sempre presente all'interno del gioco in maniera ufficiosa, ma soltanto con l'ultima patch essa è diventata palese e condivisa con i giocatori.

Inoltre, questa separazione si riflette ora anche sul posizionamento delle abilità nella barra in basso, quella in cui le skill vengono associate ai due bottoni del mouse o a un numero.

Adesso, invece di poter posizionare da subito ogni abilità nello slot preferito, è possibile farlo solo in determinate posizioni. Questo soluzione, a detta degli sviluppatori, vorrebbe essere un aiuto per i giocatori, così che posizionino le abilità in modo da trarre il massimo dalla propria build. Tuttavia, se trovate questa soluzione troppo limitante, niente paura, potete tranquillamente tornare alla soluzione precedente con un semplice click.

L'ultima ma non meno interessante novità riguarda l'Auction House. Precedentemente il sistema si basava su una tariffa d'ingresso che doveva essere pagata indipendentemente dalla buona riuscita o meno dell'asta. Visto però che questa scelta col tempo si è rivelata un freno all'idea di un'asta interessante e ricca di oggetti, questo sistema è stato rimosso con l'ultima patch e ora la tariffa si paga soltanto se l'oggetto viene effettivamente venduto, così da incentivare maggiormente gli scambi di oggetti tra i giocatori.

"Com'è stata la vostra esperienza con la beta di Diablo III? Raccontatecelo qui sotto nei commenti!"

Avete trovato la beta di Diablo III troppo facile? Ecco che succede invece ai livelli di difficoltà più elevati.

Per controbilanciare questa decisione, i prezzi minimi dell'asta e della tassa sulla transazione sono stati leggermente ritoccati verso l'alto, ed è stato inserito un numero massimo di dieci oggetti che possono essere messi all'asta contemporaneamente, in modo che gli utenti scelgano con attenzione cosa vendere e non riempiano l'asta di spazzatura.

Tale sistema verrà applicato sia all'asta convaluta virtuale sia a quella con soldi veri, per mantenere bilanciati i due sistemi ed evitare speculazioni.

In conclusione, con queste ultime scelte Blizzard sembra aver sostanzialmente snellito Diablo III da complicazioni inutili, il che dovrebbe accelerare ulteriormente il processo di rifinitura. Il fatto che siano state distribuite parecchie key in giro per la rete fa intuire la volontà del colosso di Irvine di effettuare uno stress-test, un evento che di solito si verifica a ridosso della data di lancio finale, tuttavia, manca ancora il tassello più importante: Blizzard, ti preghiamo, dacci una data d'uscita!

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Lorenzo Fantoni

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Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.
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