Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

World of Warcraft: Mists of Pandaria - intervista a Ray Cobo

Il Senior Producer di WoW ci parla del PvP e del PvE che verranno.

Con l'articolo di oggi si conclude il nostro coverage dedicato al press tour in quel di Irvine da Blizzard per Mists of Pandaria. Ad essere finito davanti ai microfoni di Eurogamer è questa volta Ray Cobo, Senior Producer di Word of Warcraft. Uno, insomma, che di questo titolo sa giusto un paio di cosuccie…

Eurogamer Gli anni passano ma il cuore del gameplay di World of Warcraft è sempre lo stesso. Avete mai pensato a qualche cambiamento più radicale per uscire dai consueti binari? Anche solo per raggiungere quelle fasce di utenza finora rimaste insensibili ai richiami di Azeroth…
Ray Cobo

È vero che il gameplay di WoW è rimasto essenzialmente uguale a se stesso, ma dopo così tanti anni la gente è talmente abituata a un certo tipo di esperienza che sarebbe sbagliato cambiargliela, perché è proprio ciò che vuole.

Secondo Ray Cobo, verrà ridotto il gap che separa il gear PvP con quello PvE, introducendo di base la Resilience in quest'ultimo: spettacolo!

È nostra intenzione comunque aggiornare il sistema delle quest per evitare che gli utenti abbiano sempre la sensazione di stare andando a uccidere i soliti dieci conigli, e siamo convinti che con gli Scenari introdurremo un significativo cambiamento nelle meccaniche del gioco.

Ciò grazie all'introduzione di ulteriori elementi socializzanti in WoW, che porteranno all'esplorazione di contenuti che diversamente verrebbero usufruiti attraverso le normali quest di gruppo.

Se poi uniamo a questo le Sfide e le battaglie dei pet, credo che stiamo tratteggiando un futuro dove il classico gameplay di WoW subirà interessanti evoluzioni.

L'ultimo punto sul quale vogliamo concentrarci è la riduzione del gap che separa il PvE dal PvP. Il gear che si otterrà con Mists of Pandaria, ad esempio, avrà già la Resilience inclusa tra le statistiche.

Eurogamer Questa sì che è una novità interessante: stai dicendo che in futuro potremo andare a combattere nelle arene con l'equipaggiamento ottenuto raidando?

"Vogliamo concentrarci sulla riduzione del gap che separa il PvE dal PvP - Ray Cobo"

Ray Cobo

Al momento non abbiamo ancora deciso fino a che punto porteremo avanti questa idea e se basterà un singolo set per giocare indifferentemente in PvP o in PvE. Ciò che vogliamo ottenere, però, è che se un giocatore abituato a raidare vuole mettersi alla prova in un battleground, non dev'essere fatto a pezzi dagli altri player solo perché hanno il gear PvP.

Quest'ultimo continuerà ad esserci e darà ancora dei vantaggi, ma non sarà così determinante nell'esito di uno scontro. Insomma, nessuno deve sentirsi intimidito a scendere in un BG o in un'arena.

Mythic si è fatta da sempre paladina dell'RvR, ma Blizzard finora non l'ha mai seguita su questa strada. Chissà perché...
Eurogamer Avete mai pensato di introdurre dinamiche RvR come quelle viste prima in DAoC e, più recentemente, in Warhammer Online? In WoW le città sono infatti troppo difficili da assaltare e anche il più grosso dei Battleground non ha il respiro del world PvP di Mythic. E se penso a Darkness Falls…
Ray Cobo

È un tema del quale stiamo discutendo col team di sviluppo perché vorremmo portare ai nostri giocatori proprio questo tipo di esperienza. Nel frattempo comunque faccio presente che anche gli scenari porteranno una ventata di aria fresca sotto il profilo del PvP, perché alcune missioni vedranno Orda e Alleanza affrontarsi per portare a termine la stessa quest.

Eurogamer Beh, speriamo che presto venga reintrodotto del sano world-PvP, anche perché sarebbe perfettamente coerente con quanto racconterete in Mists of Pandaria, dove lo scontro tra Orda e Allenza diventerà incandescente...
Ray Cobo

In attesa di futuri sviluppi, credo che Tol Barad da questo di vista sia forse la cosa più vicina a ciò di cui stai parlando.

Eurogamer Nelle scorse settimane ho giocato e mi sono goduto Kingdom of Amalur: Reckoning, giustamente definito il "World of Warcraft in single player". E mi sono domandato perché finora non ci abbia pensato Blizzard. Non sarebbe male uno spin-off capace di richiamare in partenza 10 milioni di persone, no?
Giochi come Kingdom of Amalur suggeriscono che Blizzard ha 'regalato' alla concorrenza spazi di mercato da valutare con attenzione.

"Lo stile di WoW è unico ma non ne deteniamo i diritti - Ray Cobo"

Ray Cobo

Lo stile di WoW è qualcosa di distintivo dei nostri mondi, al tempo stesso non ne deteniamo i diritti e se qualcuno vuole ispirarsi al nostro immaginario per proporre un suo gioco, lo riteniamo un omaggio e una lusinga, tanto più se viene da un concorrente come Electronic Arts.

Sono infatti in molti quelli che hanno cercato di imitare WoW in questi anni, pensando che una grafica simile alla nostra fosse a priori la chiave del successo. Ma non è così, perché ciò che rende World of Warcraft quel che è, non sono tanto i contenuti ma la community, i giocatori stessi e il dialogo che Blizzard ha con essi, l'ispirazione che ne deriva…

Eurogamer Ok, provo a prenderla da un'altra direzione: quante volte vi è capitato in questi anni di guardare a un vostro concorrente e pensare "perché non ho avuto io quell'idea"?
Ray Cobo

Sono tanti i giochi che osserviamo ma al momento non mi viene in mente alcun titolo che ci abbia fatto fare una considerazione simile. Abbiamo i più forti e i più creativi game designer in circolazione, e siamo orgogliosi di proporre sempre dei giochi con delle caratteristiche che noi riteniamo essere le migliori per i nostri utenti. Anche perché non è detto che tutte le idee interessanti che vediamo in giro possano poi essere trasposte in WoW con successo.

Ecco, piuttosto posso dirti che pur avendo il massimo rispetto per tutti gli altri publisher e sviluppatori, spesso vediamo delle idee là fuori che siamo contenti di non avere avuto noi…

Lo stile grafico di World of Warcraft è unico, sebbene imitabile. Ma per Ray Cobo non è lì che sta la chiave del successo di Blizzard.
Eurogamer Dopo tanti anni di WoW e di MMO in generale, ci sono due cose mi hanno stancato. La prima sono le quest: puoi avere quelle "testuali" di WoW, puoi invece avere quelle cinematografiche di SWTOR, resta il fatto che alla fine si devono fare sempre le stesse cose. Eppure quello dei giochi di ruolo di massa è un genere che comincia ad avere qualche annetto di esperienza alle spalle: come se ne esce da questa monotonia, prima che le gente possa mostrate i primi sintomi di stanchezza?

"La gente ama le quest e continuerà a farlo ancora per lungo tempo - Ray Cobo"

Ray Cobo

La gente ama le quest e continuerà a farlo ancora per lungo tempo. Al tempo stesso è vero che chi come te che vorrebbe far livellare il proprio personaggio in altri modi: WoW permette di farlo facilmente coi dungeon grazie al Dungeon Finder o, da Mists of Pandaria in poi, grazie agli Scenari di cui parlavo prima. Sono però d'accordo con te che si debbano trovare altri modi di rendere le quest più varie, e non posso che riporre tutta la mia fiducia nei nostri game designer (ride).

Eurogamer La seconda cosa invece che mi ha un po' stancato di WoW è l'end game e il circolo vizioso rappresentato da nuova instance, nuovo tier, nuova patch, nuova instance e così via. Cosa possiamo aspettarci sotto questo punto di vista?
Ray Cobo

La chiave di volta per uscire da questo loop è senz'altro la varietà. Quando si raggiungerò il 90esimo livello in Mists of Pandaria saranno disponibili 9 dungeon e 3 raid, e ti posso dire che li ho visti e che saranno incredibili. A questo andremo poi ad aggiungere le Sfide, che sono sicuro incontreranno il gusto degli hardcore gamer come te, perché per portarle a termine si dovrà essere davvero bravi e coordinati con gli altri membri del party. L'introduzione poi di ricompense variabili a seconda del livello di difficoltà selezionato, rappresenterà poi un ulteriore elemento di sfida.

Ecco l'Isola Errante di Mists of Pandaria, dove i Pandaren muoveranno i loro primi passi.
Eurogamer Un'ultima domanda: ricordo ancora con una certa emozione un evento come l'apertura di Ahn'Qiraj, capace di coinvolgere un intero server nel conseguimento di un bene superiore. Da allora non ho più trovato momenti corali come questo, che pure rappresenterebbero una valida alternativa al farming dei dungeon…
Ray Cobo

Anche questo è un tema del quale abbiamo discusso un paio di volte e che crediamo sarebbe davvero bello reintrodurre nelle prossime patch.

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

In this article
Related topics
A proposito dell'autore
Avatar di Stefano Silvestri

Stefano Silvestri

Editor in Chief, EG.it

Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.

Commenti