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Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm Generations - review

Generazioni a confronto.

Il mondo dei giochi di combattimento si può dividere grossolanamente in due filoni ben delineati: quello dei picchiaduro tecnici e quello dei titoli dedicati ad un pubblico meno hardcore. Street Fighter, The King of Fighters, BlazBlue e Mortal Kombat rappresentano esempi illustri della prima categoria, mentre la saga di Naruto Ultimate Ninja Storm occupa senza alcun dubbio il gradino più alto del podio per il secondo gruppo.

Il fatto che i picchiaduro sviluppati fino a questo momento da CyberConnect 2 si siano concentrati più sulla spettacolarità visiva che sulla qualità del sistema di combattimento non deve necessariamente essere criticato, visto che l'intento dei programmatori non è mai stato quello di rivaleggiare con Capcom, SNK Playmore e via dicendo, ma più semplicemente di garantire agli appassionati di Naruto un'esperienza il più esaltante possibile e, soprattutto, fedele al manga e all'anime di riferimento.

Da questo punto di vista c'è davvero poco da rimproverare al team di sviluppo responsabile di Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm Generations. Le reazioni meravigliate delle persone a cui viene mostrato per la prima volta un combattimento del gioco parlano da sole, dimostrando senza pericolo di smentita la riuscita del compito dei programmatori.

Sfortunatamente anche questa volta le arene si distinguono per una deludente mancanza di interattività.

Considerando, però, che di capitoli appartenenti alla serie Ultimate Ninja Storm ne sono già usciti due, è fondamentale capire quanto l'esperienza si sia evoluta rispetto al passato. Al di là del sostanzioso aumento del numero di personaggi selezionabili, è cambiato qualcosa nel modo in cui questo funambolico picchiaduro deve essere giocato?

La risposta, fortunatamente, è affermativa. Per cercare di rinnovare il gameplay originale della serie senza per questo stravolgerlo, i programmatori hanno apportato qualche modifica mirata, utile ad alterare i ritmi degli scontri andando, se possibile, ancora più incontro ai giocatori meno coordinati.

Il cambiamento più importante riguarda la gestione della tecnica della sostituzione, cuore pulsante delle meccaniche difensive del gioco, nonché unico vero elemento in grado di disegnare una linea di confine fra i giocatori più tecnici e quelli che schiacciano i tasti a caso senza sapere cosa accade su schermo.

In passato, infatti, per eseguire la tecnica della sostituzione era necessario avere a disposizione almeno una minima quantità di Chakra (l'energia spirituale dei ninja, ricaricabile a piacimento tenendo premuto il tasto Triangolo) e premere un tasto specifico nel momento esatto in cui si subiva un attacco.

La modalità risveglio può essere attivata anche più di una volta nel corso dei combattimenti.

Il fatto che per ricorrere a questo Jutsu fosse necessario un minimo di tempismo, faceva sì che i giocatori più abili riuscissero ad annullare gran parte degli attacchi avversari, schiacciando i rivali meno allenati grazie a una difesa rocciosa apparentemente invalicabile.

Quando sul campo di battaglia entravano due veterani, poi, le sfide si trasformavano in vere e proprie fiere della sostituzione, con sequenze interminabili di sparizioni improvvise con tanto di nuvoletta e tronco-esca. In questi casi l'abilità dei combattenti stava nella gestione del Chakra, visto che l'esaurimento dello stesso metteva in un'evidente condizione di svantaggio.

In questo nuovo episodio la gestione delle tecniche della sostituzione è stata completamente modificata, grazie all'introduzione di un indicatore apposito diviso in quattro tacche, ognuna rappresentante una possibilità di utilizzo della manovra difensiva. Il recupero dell'energia è totalmente automatico, dettaglio che permette di valutare con cura le situazioni e i momenti in cui sfruttare l'utile asso nella manica.

In un gioco dinamico come questo, tuttavia, l'inserimento di una meccanica che tende a frenare i giocatori a secco di tecniche della sostituzione influisce in modo profondo sul ritmo dei combattimenti, creando inevitabili situazioni di stallo in cui uno dei due combattenti è portato a prendere le distanze e a schivare eventuali attacchi a lungo raggio.

Obito e Sasuke se le danno di santa ragione!

Se solo i lottatori fossero stati caratterizzati da una maggior differenziazione, questo elemento avrebbe potuto essere evitato tramite tattiche specifiche dalla lunga distanza. Peccato, però, che il 90% del roster di Generations si giochi esattamente nello stesso modo. Anche questa volta la semplificazione estrema dei comandi, caratteristica della serie, appiattisce il gameplay rendendo personaggi sulla carta completamente diversi tra loro come una sorta di skin intercambiabili con le medesime combo.

"In questo nuovo episodio la gestione delle tecniche della sostituzione è stata completamente modificata"

I veri elementi di rottura che caratterizzano ogni lottatore sono le eccezionali tecniche speciali, riprese con grande fedeltà dal manga e dall'anime e riprodotte con dovizia di particolari attraverso l'ottima copia poligonale realizzata da CyberConnect 2.

La scelta di rinunciare completamente alla parte avventurosa della modalità Storia è piuttosto discutibile.

Sul fronte delle modalità, rispetto a quanto accadeva negli scorsi capitoli della serie i programmatori hanno abbandonato del tutto l'ambizione di creare una modalità Storia corposa e caratterizzata da un gameplay a metà tra quello di un'avventura e di un GDR.

In Ultimate Ninja Storm 2, per esempio, il giocatore poteva vestire i panni di Naruto per esplorare le ambientazioni più famose dell'anime e rivivere, passo dopo passo, la trama sviluppata fino a quel momento da Masashi Kishimoto.

Questa volta CyberConnect ha preferito eliminare completamente le fasi esplorative, in favore di una basilare serie di combattimenti collegati attraverso brevi filmati animati e decine di illustrazioni con i dialoghi chiave raccolti in appositi baloon.

In una sorta di modalità Arcade tradizionale, quindi, i giocatori sono chiamati a vivere le storie di vari personaggi dai rispettivi punti di vista, affrontando i combattimenti più importanti della loro vita. Tra il giovane Naruto, Sasuke, Jiraya e via dicendo, c'è da giocare davvero parecchio, senza però allontanarsi mai dalle dinamiche dei combattimenti base.

Nonostante tutti i suoi difetti dobbiamo dire che la modalità Storia di Ultimate Ninja Storm 2 si era rivelata interessante, soprattutto nella gestione delle spettacolari battaglie con i boss, pensate per ricreare fedelmente gli scontri del manga e dell'anime originali.

Nel disco è presente una quantità mostruosa di extra da sbloccare. Tra personaggi, carte e tecniche segrete, c'è l'imbarazzo della scelta.

In questo nuovo episodio avremmo preferito che, invece di rinunciare completamente all'idea, i programmatori avessero cercato di raffinare quanto di buono fatto in passato, confezionando un'esperienza in grado di tenere i fan del ninja della foglia incollati al joypad. Sfortunatamente, invece, ci siamo trovati di fronte a questo brusco salto indietro.

"A migliorare nettamente con Generations invece è stata la componente online, finalmente arricchita da modalità interessanti "

A migliorare nettamente con Generations, invece, è stata la componente online, finalmente arricchita da una serie di modalità e di idee particolarmente interessanti. Oltre alle tradizionali partite classificate o del giocatore, questa volta si possono organizzare piccoli tornei o creare delle lobby in cui ospitare più giocatori per sfidarsi in battaglie furiose, esattamente come accade nella modalità Battaglia Infinita di Super Street Fighter IV.

Proprio in queste situazioni si rivela piuttosto gradita la modalità Spettatore, che in sostanza permette di assistere al combattimento portato avanti da altri due giocatori all'interno della Lobby. Per la gioia di chi ama studiare le tecniche altrui per migliorare la propria, poi, è possibile osservare i replay degli incontri disputati da altri utenti o condividere i propri con la community del gioco.

L'ultima novità introdotta con questo Generations è una bizzarra battaglia di carte che permette, mentre si attende il caricamento di un match, di sfidare l'avversario in una sorta di scontro numerico tra le card precedentemente selezionate. Il vincitore di queste battaglie può, all'inizio del combattimento vero e proprio, contare sul bonus contenuto nella propria carta.

Si tratta di un elemento marginale che si espande anche al di fuori del gioco su console, visto che acquistando le relative carte collezionabili (un pacchetto delle quali è già contenuto all'interno della confezione della confezione) si possono avere maggiori possibilità di aggiudicarsi i relativi potenziamenti.

Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm Generations è sicuramente un ottimo gioco dedicato agli appassionati dell'opera di Kishimoto. Nonostante il ridimensionamento della modalità Storia, le modifiche apportate al sistema di combattimento rendono l'esperienza ancor più accessibile e adatta al tipo di pubblico per cui CyberConnect 2 l'ha sempre pensata.

Se siete alla ricerca di un gioco di combattimento complesso e profondo, questo non è certo il prodotto che fa per voi. Qualora foste a caccia di un'esperienza spettacolare, leggera e particolarmente fedele all'anime di riferimento, magari da sfruttare per lasciare a bocca aperta i vostri amici, in questo disco troverete esattamente ciò di cui avete bisogno. L'enorme quantità di contenuti tratti dalla serie di Naruto, inoltre, rappresenta un ulteriore motivo di acquisto per i fan del ninja della foglia.

8 / 10

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A proposito dell'autore
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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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