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Mortal Kombat Vita - review

Una fatality al pollice opponibile.

Qualche mese fa la saga di Mortal Kombat è tornata a nuova vita con un capitolo pensato per rimediare a una lunga serie di errori collezionati nel corso degli ultimi anni. Grazie all'impegno di Ed Boon e alla ferma intenzione di tornare alle origini della serie, Warner Bros. ha portato nei negozi ciò che i fan aspettavano da tempo immemore.

Forte di un sistema di gioco opportunamente aggiornato agli standard dei picchiaduro moderni, ma comunque in linea con le meccaniche classiche della serie, Mortal Kombat 9 (o più semplicemente Mortal Kombat) ha saputo conquistare un gran numero di utenti, affiancando a un'ottima giocabilità una realizzazione tecnica di primissimo livello, una notevole mole di contenuti e, non ultima, una violenza oltre ogni limite.

Nelle nostre sessioni di gioco abbiamo avuto alcune difficoltà ad eseguire i Combo Breaker usando la nuova combinazione di tasti.

Oggi siamo qui per parlare della versione PlayStation Vita di Mortal Kombat, curata in modo particolare dai ragazzi dei NetherRealm Studios per garantire anche sulla console portatile Sony tutto il divertimento e lo spessore dell'esperienza già vissuta dagli utenti sulle console casalinghe.

Per far questo, sfortunatamente, è stato necessario fare alcuni sacrifici, in particolar modo sul fronte tecnico, ma nonostante tutto il risultato finale è estremamente godibile e, soprattutto, duraturo.

Acquistando Mortal Kombat per Vita, infatti, troverete nella cartuccia (o nel file scaricabile, qualora optaste per l'edizione scaricabile) la mastodontica mole di contenuti e modalità già presenti su PS3 e Xbox 360, arricchita ulteriormente da alcuni extra davvero interessanti.

La modalità Arcade, la Storia e la Torre delle Sfide tornano più in forma che mai, rivelandosi ancora perfette per passare tante ore a menare virtualmente le mani, ma oltre a queste i programmatori hanno aggiunto una nuova modalità chiamata Torre delle Sfide Bonus, contenente la bellezza di 150 prove immaginate attorno alle caratteristiche tecniche specifiche della PlayStation Vita.

Affrontando le sfide della Torre delle Sfide Bonus si possono sbloccare ben 16 nuovi costumi provenienti da Ultimate Mortal Kombat 3.

"La modalità Arcade, la Storia e la Torre delle Sfide tornano più in forma che mai"

Questo vuol dire che oltre agli ormai noti Test Your Might, Test Your Luck e simili nella Torre delle Sfide tradizionale, su Vita ci si trova ad affrontare anche prove inedite (e generalmente molto divertenti) come Test Your Slice (un clone cruento di Fruit Ninja) o Test Your Balance (in cui è necessario inclinare la console per far mantenere l'equilibrio al personaggio sospeso sull'immancabile baratro dal fondo opportunamente arricchito da rocce aguzze), giusto per fare un paio di esempi abbastanza chiari.

Al di là del picchiaduro vero e proprio, di cui parleremo tra un attimo, sono le due Torri delle Sfide a rivelarsi particolarmente adatte al concetto di gioco mordi e fuggi delle console portatili, tanto che vi troverete molto più frequentemente impegnati in qualche prova lampo piuttosto che con i brutali combattimenti tipici di Mortal Kombat.

Combattimenti che, nonostante alcuni cambiamenti fatti al sistema di controllo, riescono a essere tecnici e godibili anche in versione portatile. La croce direzionale della PlayStation Vita si rivela adatta ai comandi di Mortal Kombat, generalmente privi di complicate diagonali, mentre la nuova distribuzione dei tasti (completamente personalizzabile) si rivela piuttosto valida, a patto di fare un po' di pratica seguendo il basilare tutorial presente nel gioco.

Il trailer di lancio in Italiano di Mortal Kombat per PlayStation Vita.

"Sfortunatamente, Mortal Kombat per Vita non rappresenta un lavoro perfetto in ogni sua parte"

Le differenze principali nei controlli riguardano l'assenza del tasto per cambiare guardia, la possibilità di affidarsi a combinazioni multiple per prese e X-Ray (queste ultime effettuabili sia premendo contemporaneamente i due tasti dorsali che toccando l'apposita icona nella parte bassa del touch screen) e l'opportunità di scegliere tra comandi tradizionali e controlli touch per l'esecuzione delle fatality.

Sfortunatamente, però, Mortal Kombat per Vita non rappresenta un lavoro perfetto in ogni sua parte. Il comparto tecnico, in particolare, lascia un po' a desiderare, principalmente a causa di una scelta ben precisa fatta dal team di sviluppo.

I mini-giochi realizzati per sfruttare il touch screen sono davvero spassosi e rischiano di trasformarsi in vere e proprie droghe.

Mentre Capcom, sia con Ultimate Marvel Vs Capcom 3 che con Street Fighter X Tekken (quest'ultimo in base a ciò che abbiamo visto fino a questo momento), ha apportato qualche taglio agli scenari (eliminando gli elementi animati, per esempio) per mantenere i modelli poligonali dei personaggi il più possibile fedeli alle controparti delle versioni casalinghe, i ragazzi di NetherRealm Studios hanno optato per l'approccio inverso.

In Mortal Kombat per Vita, infatti, le arene emergono in tutto il loro splendore, stordendo il giocatore con treni in corsa, elicotteri in volo, esecuzioni eseguite in tempo reale durante i combattimenti e via dicendo, in un tripudio di dettagli difficilmente riscontrabili in altri picchiaduro portatili.

Tutto questo, però, ha avuto un impatto notevole sui modelli poligonali dei lottatori, evidentemente più spogli di quelli visti su PlayStation 3 e Xbox 360. A causa del design particolarmente ricco e dettagliato dei combattenti, questi tagli hanno un peso importante sul colpo d'occhio generale. I particolari dei costumi e la muscolatura dei personaggi, infatti, appaiono molto meno convincenti in questa versione portatile di Mortal Kombat.

Le sfide online che abbiamo sostenuto prima di scrivere la recensione sono state tutte sorprendentemente fluide e prive di lag.

"Il ridimensionamento grafico ha permesso al team di sviluppo di far girare il gioco a 60 fps costanti"

Il lato positivo è che il ridimensionamento grafico ha permesso al team di sviluppo di far girare il gioco a 60 fps costanti, salvo qualche rara incertezza in concomitanza con il cambio di inquadratura legato all'uso delle X-Ray (nulla di preoccupante, comunque). In un picchiaduro la fluidità dei combattimenti è assolutamente fondamentale e da questo punto di vista Mortal Kombat per PlayStation Vita è a dir poco esemplare.

Lo stesso si può dire della longevità, che grazie a una quantità monumentale di extra da sbloccare nella Kripta raggiunge vette a dir poco eccezionali. Per sbloccare ogni singolo oggetto nascosto (tra illustrazioni, costumi e via dicendo) sono necessarie diverse ore di gioco nelle varie modalità, in modo da accumulare la quantità necessaria di monete.

Sul fronte del multiplayer il passaggio dalle console casalinghe a un dispositivo portatile ha portato ad una semplificazione dell'esperienza, spogliata degli orpelli inutili per garantire l'unica cosa veramente importante: la possibilità di sfidare gli amici o gli avversari connessi da ogni parte del mondo.

Le sfide in Versus permettono di affrontare le partite classificate o quelle del giocatore via Wi-Fi, tanto in tag che in modalità tradizionale, oppure di organizzare intense sessioni ad hoc contro gli amici, a patto che questi siano a loro volta in possesso di una PS Vita (ovviamente) e di una copia del gioco.

Nonostante un evidente ridimensionamento grafico, quindi, la versione PlayStation Vita di Mortal Kombat è un acquisto caldamente consigliato agli appassionati del genere che avevano già apprezzato il gioco sulle console casalinghe.

Il gameplay di base è rimasto lo stesso, con l'aggiunta di una gran quantità di sfide inedite costruite appositamente attorno alla console. La tipologia di input richiesta dalle tecniche di Mortal Kombat, inoltre, rende questo gioco di combattimento particolarmente adatto alla croce direzionale della compatta made in Sony.

8 / 10

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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