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The Elder Scrolls Online - preview

Tanto tempo fa, 1000 anni prima di Skyrim...

L'E3 2012 non vuol dire solo Dishonored per Bethesda, l'altro prodotto di punta è stato quello che potremmo definire come la più logica delle scelte per il marchio The Elder Scrolls, ma anche la più azzardata: The Elders Scrolls Online. Un titolo che punta a unire le familiari atmosfere di Oblivion, Morrowind, Skyrim e tutti gli altri luoghi caratteristici, cambiando nel frattempo il sistema di combattimento in maniera drastica, per adattarlo alle logiche di un MMO.

La sfida è senza dubbio tosta, perché si rischia di scontentare i fan storici e gli amanti degli MMO in un colpo solo, tuttavia, non si può dire che Zenimax Online non stia studiando duramente per proporre qualcosa di veramente nuovo a un pubblico stanco di prodotti stantii che si spacciano come ventate d'aria fresca.

Due sono i pilastri su cui poggia tutto il gioco, ambientato 1000 anni prima di Skyrim ma con una mappa che fa impallidire l'ultima produzione Bethesda: un sistema di quest non lineari e una meccanica di combattimento basata su un elemento fondamentale, la stamina.

Se queste immagini sono veritiere, The Elder Scrolls Online sembra interessante dal punto di vista grafico

Per quanto riguarda il primo, l'obbiettivo era ricreare quella sorta di casualità, tipica della serie, con cui capita di imbattersi in missioni da compiere che nessuno vi aveva segnalato, come un dungeon infestato da uno spirito maligno o una carovana attaccata dai banditi. Fermo restando che ci sarà sempre una "main quest" tutta vostra, molto probabilmente gestita con delle mini-istance, che avranno una struttura ben precisa.

Ogni cosa che incontrerete verrà segnalata sulla mappa, e potrete finirla con calma, sempre che il vostro livello sia adeguato, mentre camminando in città saranno i paesani a segnalarvi direttamente o indirettamente i vari incarichi da risolvere. Inoltre durante una quest potrebbero capitarvi dei bivi e delle scelte che modificheranno il corso dell'avventura più o meno drasticamente.

Visto che le quest cambieranno via via il modo in cui il mondo si rapporterà nei vostri confronti (ad esempio eliminando o inserendo personaggi che moriranno o incontrerete durante le vostre avventure), gli sviluppatori hanno affermato che verrà fatto un grande uso del phasing, una tecnica che permette a ogni giocatore di vedere solo determinate cose intorno a sé.

Questo tuttavia non dovrebbe influenzare la possibilità di giocare con gli amici, visto che a detta degli sviluppatori sarà possibile partecipare alle quest dei compagni anche se si è in fasi differenti.

Dove ho già visto elfi con i capelli bianchi e il corpo di ragno?

Considerando che in The Elder Scrolls Online sono presenti tre fazioni, che coprono le 9 razze disponibili da sempre nell'universo del gioco, vuol dire che ci sono tre diverse zone di partenza, e che ogni zona è ricca di quest quasi del tutto esclusive, che andranno a creare una mole di contenuti decisamente imponente.

"In The Elder Scrolls Online sono presenti tre fazioni che coprono le 9 razze disponibili nell'universo del gioco"

Per quanto riguarda il sistema di combattimento, nonostante l'impossibilità di ricreare il sistema simil-fps tipico della serie, Zenimax Online ha introdotto la stamina, che dovrebbe garantire meno staticità ai combattimenti.

La barra della stamina si consumerà ogni volta che parate un colpo, interrompete un incantesimo avversario o vi liberate di un effetto che vi blocca o rallenta. Tutte le classi useranno la stamina, e anche se potrebbe non eliminare del tutto il danno, potrebbe annullare gli effetti aggiuntivi, come lo stordimento, o rendere il danno meno grave.

In questo modo, sia nel pvp che nel pve, si è costretti a gestire la propria stamina con accortezza per evitare di ritrovarsi senza energie nel momento peggiore, e dall'altra parte sarà fondamentale utilizzare i propri attacchi speciali non solo per far male, ma per prosciugare la barra avversaria e sfruttare l'occasione giusta.

Con la stamina gli sviluppatori puntano anche a rendere ogni personaggio "indipendente", così da slegarsi un po' dalla monotonia del trittico healer/tank/damage (anche se ancora non si sa che classi saranno presenti), e dare a ogni giocatore la possibilità di gestirsi in maniera indipendente.

Ovviamente questo non vuol dire che non ci saranno classi di cura e classi di supporto, ma Zenimax Online starebbe cercando di slegarsi dai meccanismi che ben conosciamo.

"Non è ancora chiaro infatti se verrà conservato un altro grande classico, l'aggro"

Non è ancora chiaro infatti se verrà conservato un altro grande classico, l'aggro, ovvero il sistema che regola "l'attenzione" che un mod dedica al giocatore più pericolo, gli sviluppatori sono rimasti molto abbottonati e hanno semplicemente detto che stanno sperimentando metodi diversi.

Il sistema di skill di The Elder Scrolls Online si uniforma a quella che è ormai diventata la moda del momento: invece di permettere l'uso di ogni possibile abilità imparata dal nostro personaggio, dovremo scegliere quali collocare negli spazi a nostra disposizione, un po' come già accede in Diablo.

Che Elder Scrolls sarebbe senza una bella catacomba piena di mostri?

I primi due slot sono dedicati agli attachi principali, negli altri metteremo le nostre abilità preferite, mentre nell'ultimo andrà collocata un'abilità che sfrutta la "finesse". Con questo nome si identifica un punteggio che sale ogni volta che utilizzeremo le nostre abilità in maniera particolarmente efficace, sia da soli che in gruppo.

Alcuni esempi di come può aumentare il punteggio della finesse sono dar fuoco con un mago alla pozza d'olio lasciata da un compagno rogue, oppure bloccare un attacco col giusto tempismo, lasciando l'avversario vulnerabile.

A incentivare ancora di più l'accumulo della finesse, ed il suo relativo utilizzo in mosse spettacolari, non c'è soltanto il fatto che le abilità che la sfruttano fanno particolarmente male, ma anche il fatto che uccidendo un nemico con un attacco che usa la finesse si otterrà del loot aggiuntivo, e il loot è sempre un ottimo modo per incentivare un giocatore di MMO.

Un fatto interessante, ma ancora tutto da verificare, è che Zenimax Online dovrebbe aver speso nella IA dei nemici una cura particolare, tanto che non si limiteranno ad attaccarvi come tanti automi, ma utilizzeranno le vostre stesse tattiche.

Aspettatevi quindi di vederli tentare un accerchiamento, ripararsi dietro le rocce per colpirvi con una freccia e usare le combo, tipo quella della pozza d'olio e del fuoco, che vi ho citato qualche riga più in alto.

Ancora nessuna notizia sulle classi, ma maghi e guerrieri non mancheranno di certo

"Il PVP si svolgerà in un'aria veramente grande che comprende tutta la zona di Cyrodiil"

Per quanto riguarda il PVP, è stato annunciato che si svolgerà in un'aria veramente grande, che comprende tutta la zona di Cyrodiil, e in cui le tre fazioni potranno dare luogo a scontri veramente epici fatti di piccoli e grandi obiettivi da difendere, finché una delle fazioni non avrà accumulato un numero sufficiente di punti per la vittoria. Se invece preferite il PVE, sappiate in che The Elder Scrolls Online faranno il loro gradito ritorno i dungeon pubblici, anni dopo Everquest, oltre a molte instance private.

The Elder Scrolls Online dunque si candida come l'ennesimo portatore di novità nel mondo degli MMO. Solo che oltre a cercare di avere successo in un settore costoso, dominato da WoW e molto difficile da pentrare, dovrà anche fare i conti con i fan di vecchia data che dovranno essere scontentati il meno possibile, e sono veramente tanti.

Le idee alla base di The Elder Scrolls Online non sono male, per niente. L'unico punto oscuro sembra essere l'IA, che è una grande promessa da mantenere, e intorno alla quale ruota gran parte del successo del gioco, oltre al bilanciamento della famigerata stamina.

Se il tutto si rivelerà veramente innovativo come dicono i PR, allora saremo di fronte ad una rivoluzione del genere, altrimenti è molto probabile che il gioco di Zenimax Online finirà ben presto nella pila delle belle speranze disattese.