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Ghost Recon: Future Soldier PC - review

Ne ferisce più il mouse di un mitragliatore...

Ricordo ancora con una certa emozione quando, ormai dodici anni fa, agli albori degli sparatutto tattici tridimensionali, nella prima missione di Ghost Recon posizionai un cecchino in cima a una collina che, in totale autonomia, sparava a tutti gli inseguitori della mia squadra. Per quanto si trattasse di preistoria, il sistema di ordini della serie GR è stata per parecchi anni uno dei pilastri del genere tactical shooter che vedeva negli spazi aperti di foreste, deserto e città, l'ambiente ideale per essere sviluppato.

Da allora di cadaveri trascinati dalla corrente ne sono passati parecchi sotto i ponti, il mondo è cambiato drasticamente e, grazie (o a causa) all'influenza di Call of Duty e solo più recentemente di Battlefield, gli sparatutto hanno stabilito nuovi record di vendita. Tuttavia, nonostante adattamenti e cambi di rotta, la serie Ghost Recon ha mantenuto una sua certa identità che è testimoniata in questo nuovo capitolo della serie, intitolato Future Soldier.

Alcuni scorci di Future Soldier sono veramente spettacolari: il mix tra tecnologia estrema e natura è veramente degno di nota.

Niente più mappe vaste, meno uomini a disposizione e un occhio molto più attento alla spettacolarizzazione delle cutscene con l'utilizzo di gingilli elettronici, sono stati i tratti distintivi della serie a metà degli anni duemila con Advanced Warfighter. L'approccio più diretto è andato a vantaggio dell'immediatezza, pur se a discapito dell'autonomia decisionale al giocatore nel decidere l'approccio alla risoluzione di una situazione tattica.

Quello che abbiamo sintetizzato finora è la sintesi fedele di quanto riportato dal nostro Facchetti in occasione della recensione della versione console di Ghost Recon: Future Soldier. Un gioco che, per quanto sia arrivato con un mese abbondante di ritardo anche su PC, non mancherà di far discutere parecchio per l'approccio avuto da Ubisoft a questo porting di cui non mancano gli argomenti di discussione.

I contenuti sono virtualmente identici per quanto riguarda la campagna singleplayer (giocabile in modalità cooperativa) con altri tre amici online tramite il servizio Uplay di Ubisoft, così come la modalità Guerriglia ad orde in stile Gears of War e il multiplayer competitivo. È possibile affrontare remake più o meno indovinati di modalità di gioco classiche e alcune decisamente più indovinate come Esca, Sabotaggio e Conflitto, di cui abbiamo già parlato abbondantemente circa un mese fa.

Copertura e gadget tecnologici per individuare i nemici testimoniano la svolta della serie dopo Advanced Warfighter.

In cosa si differenzia la versione PC da quella console, quindi? Fondamentalmente per tre aspetti: due di natura tecnica relativi alla grafica e al sistema di controllo, e uno di pura community per quanto riguarda la frequentazione delle lobby di Uplay con cui trovare nuovi e vecchi amici coi quali affrontare la campagna in modalità cooperativa, le sfide e il multiplayer.

"Per quanto riguarda la grafica è possibile arrivare a una qualità preclusa alle versioni console"

Per quanto riguarda la grafica, Ghost Recon: Future Soldier fa parte senz'ombra di dubbio di quella categoria di titoli ai quali, nel confronto con la versione console, piace vincere facile. Grazie a risoluzioni elevate, un menu di configurazione molto ben fornito in cui è impossibile impostare filtri antialias, sincronia verticale e tutta una serie di parametri tipici dei titoli DirectX11, è possibile arrivare a una qualità sicuramente preclusa alle versioni console.

Impostando tutti i parametri al massimo, Future Soldier è a tratti un vero spettacolo per gli occhi, in particolare nei livelli desertici dove i giochi di polvere e gli effetti delle armi da fuoco in concomitanza con il setup dei fantasmi conferiscono al titolo un look molto solido dal punto di vista della bellezza estetica, e decisamente peculiare in virtù delle sovrimpressioni simulate dal visore degli operatori collegato via satellite con la centrale operativa che permette di vedere nemici anche dietro ripari.

Alcuni spezzoni della campagna singleplayer di Ghost Recon: Future Soldier ripresi per voi.

"La pesantezza dell'engine vede il frame rate scendere sotto il livello di guardia anche su macchine molto potenti"

Tutto questo paga però lo scotto di una pesantezza dell'engine notevole che spesso vede il frame rate scendere sotto il livello di guardia anche su macchine molto potenti. In particolare, è la combinazione tra antialias e filtro anisotropico a compromettere drasticamente le prestazioni, al punto da far sospettare che il gioco non sia stato ottimizzato viste le ristrette dimensioni degli scenari (alcuni anche a struttura lineare) e lo scarso numero di personaggi attivi in una determinata zona.

L'impatto con il gioco e le varie ambientazioni in cui i fantasmi si trovano ad agire è comunque buono, in certe cutscene animate a tratti ottimo, ma questo non toglie che, come potete vedere nel filmato sottostante, non stiamo viaggiando a livelli di frame rate degni di motori più blasonati e performanti: il rischio concreto è quindi quello di effettuare un acquisto che metta in crisi PC con configurazioni inferiori a processori dual core da almeno 2.7 GHz, con 4GB di RAM e schede video con almeno un GB di RAM della famiglia 5xx di Nvidia o 6xxx di ATI.

Dopo essere stati colpiti basta una pacca sulla spalla e tutto torna come prima. Anche a livello veterano il gioco non è inaffrontabile.

Se con la parte tecnica siamo tutto sommato su alti livelli, per quanto si rimanga nella consuetudine dei porting diretti che fanno sembrare mosche bianche quello di Max Payne 3, molto più complicata e imbarazzante è invece la situazione del sistema di controllo.

La versione PC di Ghost Recon: Future Soldier è infatti caratterizzata da grossi problemi che, almeno in questa decina di giorni che ci hanno separato dal lancio, hanno infiammato i forum di Ubisoft (e non solo) per quanto riguarda il supporto al mouse; in pratica su buona parte degli home computer, non vengono rilevati i driver disattivando la possibilità di gestire la visuale tramite mouse, mettendo i puristi degli shooter nell'impossibilità di giocare come meglio credono.

Una notevole percentuale di mouse (Razor - Lycosa, Abyssus,Nostromo, Mamba, Copperhead, Cyborg R.A.T. 3 e 7, G400,G500, Oscar X7 XL 755K, Logitech G3, G9x, mx518,MX 400, M950, M570,Tt eSPORTS MO-BLK002DT, SideWinder X5) non viene infatti rilevata da Ghost Recon: Future Soldier, che può quindi essere affrontato solo con un joypad originale per Xbox 360 o cloni di altre marche ma dal layout identico.

"La versione PC è caratterizzata da grossi problemi che riguardano il supporto al mouse"

L'unica soluzione al momento, stando a Ubisoft, è quella di disinstallare i driver dei mouse e ricollegarli al computer facendoli figurare come mouse generici, ma perdendo così le feature loro caratteristiche distintive. Per dovere di cronaca mi sento però di dire che ho provato questa procedura con tre diversi mouse senza successo.

Il drone di sorveglianza permette di spiare i nemici e sincronizzare i tiri prima di passare all'azione vera e propria.

Una leggerezza in fase di testing imperdonabile (i giocatori PC vedono nella maggior precisione dell'accoppiata mouse e tastiera una spinta all'acquisto valida tanto quanto la superiorità tecnica rispetto alle console), cui se ne va ad assommare una seconda di pari livello: connettendo un joypad è infatti assente la possibilità di invertire l'inclinazione dello sguardo sull'asse delle Y, lasciando nei guai anche quei pochi utenti PC così masochisti da acquistare un gioco come questo per giocarselo con il pad.

I community manager di Ubisoft hanno già fatto sapere sulle board ufficiali che tutti i problemi evidenziati sono sotto stretta analisi da parte degli sviluppatori, alacremente al lavoro per aggiornare il gioco nel più breve tempo possibile: rimangono tuttavia i flame sparsi sui forum di mezzo mondo a confermare la qualità di un porting non certo curato, e di cui non possiamo che augurarci una pronta soluzione.

Questo per il bene di Ubisoft e del gioco stesso, che in virtù del passaparola non certo positivo ha sicuramente subito una battuta d'arresto in termini di immagine che potrebbe condizionare pesantemente anche il successo del gioco online. Non stiamo parlando certo di un concorrente per il trono di sparatutto del 2012, ma di un prodotto in grado di crearsi una nicchia di appassionati, magari reduci dai precedenti Ghost Recon e con una certa predilezione per il gameplay lento e pieno di gadget elettronici.

Non sappiamo quanto il problema del sistema di controllo abbia condizionato le vendite al dettaglio, ma la realtà dei fatti è che se non si hanno altri tre amici pronti a giocare la campagna o le orde, non è per niente facile organizzare sessioni di gioco cooperative.

"Non è per niente facile organizzare sessioni di gioco cooperative, meglio invece il multi competitivo"

Le orde sono giocabili in modalità cooperativa e competitiva. Anche il multiplayer ha i suoi estimatori ma non ha fatto il botto sperato, almeno su PC.

Un po' più semplice risulta trovare lobby accessibili nel multiplayer competitivo, ma rimane il fatto che, causa scarsità di partecipanti, è davvero difficile trovare server praticabili a ogni ora del giorno per le varie modalità disponibili. Non certo un buon viatico in prospettiva futura ed un vero peccato per un gioco che, nonostante la natura guidata che stride con i suoi trascorsi di sparatutto tattico di squadra, offre comunque ottimi momenti grazie all'orientamento cooperativo, alla modularità delle armi e ai numerosi gadget implementati.

Alla luce di questa situazione abbiamo deciso di sospendere il giudizio definitivo sulla versione PC di Ghost Recon: Future Soldier, mettendovi dunque in guardia in attesa di una patch che risolva un problema tanto cruciale per gli utenti PC cui questa conversione è rivolta.

Questo sperando che il tempo trascorso non penalizzi eccessivamente il successo della componente multi giocatore di un gioco che, quando il problema di cui sopra verrà risolto, si assesterà sui binari valutativi delle edizioni console.

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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