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GT Academy: la finale italiana - articolo

Il resoconto dell'ultima tappa italiana dell'accademia Polyphony Digital!

Una giornata particolare, stranamente fresca per l'estate romana. Partiamo di primo mattino, inerpicandoci con la nostra macchina sulla Cassia, la strada che taglia la campagna a nord della capitale, puntando verso il nulla e un grosso banco di nuvole scure. Trenta chilometri dopo siamo a Campagnano, dove tra le dolci colline circostanti si disloca il circuito di Vallelunga.

Il vento, inaspettato, fa correre il cielo alla stessa velocità dei bolidi già in pista. Ben piantato a terra è il centro congressi dell'impianto che ci ritroviamo davanti, pronto ad accogliere giornalisti esperti. E naturalmente loro, i veri protagonisti di questa giornata, i dodici finalisti italiani della quarta edizione della GT Academy.

Antonio Rossi e Juri Chechi hanno fatto da semplici padrini ma il prode Liuzzi farà da tutor ai ragazzi fino al giorno della finale.

Provengono da tutto lo Stivale, sono stati scelti in base alle loro abilità sulle piste virtuali di Gran Turismo e oggi dovranno mettersi alla prova in una serie di sfide che decreteranno chi avrà accesso al campus di Silverstone, ultima ambita tappa della manifestazione.

I sei che voleranno in Inghilterra dovranno vedersela con altrettanti sfidanti provenienti da ognuna delle nazioni europee in cui la GT Academy ha aperto le sue porte digitali. Il vincitore, come nelle altre tre precedenti edizioni, avrà la possibilità di trasformarsi in un vero pilota e guidare un'automobile fornita da Nissan alla 24 Ore di Dubai.

La posta in gioco è alta: due dei vincitori delle scorse edizioni oggi sono piloti professionisti, lo capisce anche il sole che nel cielo s'accende, si arroventa, facendo alzare temperatura, la fatica e la pressione dei partecipanti.

La giornata prevede sei diverse sfide fisiche, più un'ultima prova speciale alla guida di una Nissan Z, alle prese con un percorso breve ma molto tecnico, a caccia di un tempo che decreta la fine o la continuazione del sogno.

A supervisionare i ragazzi c'è un cazzutissimo trainer inglese, faccia e fisico da Winston Churchill palestrato, fischietto tra le labbra e cartellina degli appunti sempre pronta. Al suo fianco tre atleti italiani di prim'ordine come Jury " il Signore degli Anelli" Chechi, Antonio Rossi (campione olimpico e mondiale di kayak) e infine, con la sua grande esperienza nel mondo dei motori inclusa la F1, il pilota Vitantonio Liuzzi.

Sdraiati sull'asfalto, affidando tutto ai muscoli da videogiocatori, i prodi iniziano la competizione concentrati. Ma già dalla seconda sfida le cose volgono al peggio: l'asfalto è caldo, molto caldo. E i tappetini dove sono obbligati a rimanere sdraiati su gomiti e punte dei piedi iniziano a spostarsi, trasformando sana fatica in durissimo fastidio.

I primi che cedono buttano la pancia a terra, roteano gli occhi sconsolati. Altri cercando di andare oltre le proprie possibilità, lo si vede dal tremolio dei muscoli, tanto visibile da obbligare il trainer a dare una pacca sulla spalla al concorrente e a sancire la definitiva sconfitta nella manche.

Terminate le prove fisiche più dure c'è ancora tempo per un'ultima sfida, quella del salto in alto, ma questa volta fortunatamente all'ombra. E poi tutti a mangiare, senza esagerare però perché al ritorno sulla pista arriverà finalmente il momento di stringere un volante tra le mani, un volante vero.

I partecipanti arrivano dal loro albergo con un pullman carico di speranze: eccoli in fila all'ingresso.

La Nissan Z marchiata Gran Turismo aspetta i partecipanti sotto un portico, ora si fa sul serio. Il primo giro viene affidato a Liuzzi che spreme la bestia giapponese facendola rombare sotto il naso dei giornalisti e gli occhi pieni di speranze dei concorrenti. Il percorso che gli sfidanti dovranno affrontare è semplice ma molto tecnico: c'è una gimkana iniziale e poi due rotatorie che terminano in una stretta curva e il successivo traguardo. Ogni pilota avrà ha a disposizione tre giri per portare a casa il tempo migliore.

Quando la sesta prova è finalmente terminata vengono tutti radunati nel centro congressi di Vallelunga, dove l'aria condizionata raffredda il corpo ma anche gli animi; la tensione però continua a tagliarsi con il coltello. Inizia finalmente la premiazione, e vengono chiamati i sei vincitori che andranno una settimana a Silverstone. Ecco i loro nomi:

  • Francesco Paolo Basso - 27 anni da Salerno
  • Moreno Coveri - 30 anni da Forlì
  • Andrea Fasulo - 24 anni da Benevento
  • Andrea Cosaro - 23 anni da Chiampo (VI)
  • Matteo Masiera - 25 anni da Alessandria
  • Darian Rojnic - 26 anni dalla Croazia( ma vive da 16 anni in Italia)

Buona fortuna da Eurogamer!

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Francesco Serino

Contributor

Dopo aver diretto molte riviste del settore si ritrova scrittore collaborando con alcuni importanti quotidiani ma non dimenticando il giornalismo videoludico specializzato, settore nel quale ritorna grazie a Eurogamer.
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