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Orcs Must Die! 2 - review

Due maghi sono meglio di uno.

Come andiamo dicendo da tempo, i tower defense sono un genere tra i più gettonati da parte degli sviluppatori indipendenti, che ha dato vita ad innumerevoli variazioni sul tema: nomi come Plants Vs Zombies e Dungeon Defenders dovrebbero esservi noti, ed è solo di pochi mesi fa il primo Orcs Must Die!

Si trattava di un titolo molto interessante in cui il giocatore prendeva il controllo in prima persona di un apprendista incaricato di fermare orde di orchi intenzionati ad attraversare di corsa dungeon, miniere e fortezze. Obiettivo del gioco era impedire all'orda di orchi, sempre più numerosa e variamente composta, di arrivare ai portali che li avrebbe condotti al mondo degli umani e decretare la fine della nostra partita.

I nemici più grossi sono spesso i più duri da stendere ma anche i più remunerativi. Il cervello in questi casi serve più della potenza di fuoco.
Le trappole hanno un tempo di ricarica lungo anche quando vengono adeguatamente potenziate. Occhio agli orchi più veloci!

Dopo nemmeno un anno i ragazzi di Robot Entertainment non si sono adagiati sugli allori ma, fatto tesoro degli apprezzamenti ricevuti in molte recensioni, compresa la nostra, si sono messi di buona lena per sfornare il secondo capitolo della serie e accalappiare vecchie e nuove leve allo sterminio indiscriminato.

Poiché orco che muore non si cambia, gli sviluppatori hanno deciso di non toccare di una virgola le meccaniche ampiamente collaudate in quella sede: orchi, trappole e magie sono quindi rimasti ampiamente inalterati, eccezion fatta per il più che prevedibile inserimento di alcune nuove entrate per ogni categoria che vanno ad arricchire leggermente il gameplay. E le novità veramente interessanti sono due e riguardano la presenza di una trentina di nuovi livelli giocabili da soli o, udite, udite in modalità cooperativa con un amico.

Già, perché Orcs Must Die! 2 non è nient'altro che la riproposizione in salsa coop di quanto già giocato un anno fa, a seconda dalla modalità prescelta. Quelle a disposizione sono tre e garantiscono una notevole longevità ai difensori intenzionati ad affrontarle, a prescindere dai tre livelli di difficoltà disponibili.

"Orcs Must Die! 2 non è nient'altro che la riproposizione in salsa coop di quanto giocato un anno fa"

Si parte dalla storia, caratterizzata da brevi dialoghi all'inizio del livello tra il protagonista del gioco originale e la nuova maga chiamata a fargli da spalla. Una volta completata la storia si passa alla modalità "senza fine", ovvero una serie di livelli da affrontare con orde infinite sempre più difficili per accumulare teschi da spendere e acquisire nuove trappole e abilità con cui arricchire il proprio grimorio. In chiusura troviamo la modalità classica, che altro non è se non le mappe già giocate nell'originale Orcs Must Die! riadattate per questa particolare occasione.

Complessivamente si tratta di circa una quarantina abbondante di livelli a ondate multiple che, se affrontati col giusto piglio, occuperanno parecchie ore del vostro tempo, ed è quasi superfluo notare che la possibilità di affrontare in coppia i livelli più ostici rappresenta l'elemento più importante di Orcs Must Die! 2.

Ecco com'è il titoli dei Robot Entertainment giocato in solitaria.

Quando si gioca in coppia cambiano le tattiche da utilizzare per fermare l'avanzata dell'orda in base a tre principi di fondo. Innanzitutto bisogna suddividere equamente i bonus ricavati dalle uccisioni per fare in modo di avere sempre mana ed energia in quantità sufficienti durante le situazioni più pericolose; anche il denaro raccoglibile dai cadaveri degli orchi uccisi deve però essere ben gestito.

"Col passare del tempo s'investono i teschi ottenuti con le prestazioni migliori nel potenziamento di armi e trappole"

Poiché la crescita del personaggio è persistente, col passare del tempo s'investono i teschi ottenuti con le prestazioni migliori nel potenziamento di armi e trappole: vale la pena quindi privilegiare il giocatore in possesso dell'armamentario più efficace in quel momento, così da mettere in campo il massimo potenziale difensivo da piazzare nei punti critici delle mappe, in genere strettoie e passaggi obbligati nei pressi dei portali d'uscita.

Le trappole orizzontali vanno combinate saggiamente con quelle verticali. Un po' come la segnaletica stradale…
Ecco una bestiaccia che il mio tappeto di punte acuminate farà una certa fatica a fermare…

L'ultima componente di una certa importanza è il ruolo di entrambi i giocatori quando si scatena l'azione vera e propria: la capacità di respingere gli orchi a palle di fuoco/schioppettate/tempeste di fulmini si accoppia a quella ancora più importante di usare le abilità speciali di ogni arma per stregare le creature e farle combattere per noi, rallentarle, farle esplodere a gruppi e così via.

Ai livelli avanzati diventa essenziale per sopravvivere sviluppare la capacità di individuare al volo e controllare le creature più potenti e resistenti che, quasi insensibili anche ai trabocchetti più letali, devono essere stregate o bloccate selettivamente (anche se per brevi periodi) per evitare di essere travolti.

La bravura nel saper combinare queste abilità è importante tanto quanto saper posizionare le trappole in modo oculato, magari cambiando anche la disposizione man mano che le ondate si fanno più violente e numerose e le mappe diventano più complesse.

Il primo Orcs Must Die! era un gioco divertente e tutto sommato meno immediato di quello che sembrava a prima vista, ma è con questo secondo capitolo che le potenzialità del suo gameplay si esprimono al meglio aumentando a dismisura in termini di complessità, coordinazione e preparazione del layout dei trabocchetti ad alti livelli di difficoltà.

In questa nuova incarnazione Orcs Must Die! 2 sta giocando sullo stesso campo di Dungeon Defenders e ne esce sicuramente molto bene in un confronto che, per le qualità dell'avversario sul fronte della varietà per classi e oggetti disponibili, sulla carta non era sicuramente a suo favore.

"Orcs Must Die! 2 gioca sullo stesso campo di Dungeon Defenders uscendone molto bene"

Un filmato di gameplay ci ricorda che due è meglio di uno.

Anche il prezzo di soli 13,49 Euro contribuisce a rendere estremamente appetibile questo gioco nel mare magno delle superofferte di Steam, e lo classifica come uno dei migliori Tower Defence (in questo caso Dungeon Defence) del suo genere.

L'unico, appunto di una certa importanza che gli possiamo muovere è che, concentrandosi sull'implementazione del secondo giocatore nel bilanciare mappe e ondate, il gameplay di base è rimasto pressoché immutato con pochi cambiamenti alle trappole e alle unità speciali acquistabili, che probabilmente vedremo in Orcs Must Die! 3.

Fino ad allora, avrete sicuramente di che divertirvi per un acquisto praticamente obbligato per i fan del genere e anche per i casual gamer, soprattutto se dotati di un amico con cui condividere l'esperienza.

8 / 10

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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