Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Digital Foundry: sviluppatori VS Windows 8

Per molti è una strategia sbagliata

Le prime voci sull'architettura "blindata" di Windows 8 hanno suscitato un certo clamore attorno al prossimo sistema operativo di Microsoft, soprattutto se uno come Gabe Newell (che di videogiochi e mercato ne capisce) dice che per l'industria, il PC in particolare sarà una vera catastrofe. Evidentemente non si tratta solo di speculazioni ma anche del fatto che il CEO di Valve e molti altri hanno avuto modo di mettere le mani sulle versioni beta di questo OS, e le limitazioni evidenti e solo intraviste all'utilizzo di software non certificato Microsoft preoccupano molto gli sviluppatori piccoli e grandi.

Non c'è voluto molto perché altri esprimessero la loro opinione: Rob Pardo ha infatti precisato che nemmeno in Blizzard si stanno strappando i capelli per queste novità, mentre Markus Persson ha confermato che si potrebbe trattare di una situazione "molto brutta" per tutta la scena indipendente. Con questo articolo ci siamo quindi chiesti quanto ci sia di vero e come potrebbe essere l'accoglienza da parte di altri sviluppatori e quali opinioni si sono formate a riguardo. Alla domanda se Windows 8 è effettivamente il male assoluto alcuni danno a Microsoft il beneficio del dubbio, mentre altri sono estremamente preoccupati per l'arrivo di un ambiente completamente chiuso in stile Apple.

"Nonostante i proclami di Nintendo di una potenza di calcolo doppia rispetto all'Xbox 360, appare chiaro che non sarà così"

Il primo ad aver espresso un'opinione importante è Brad Wardell di Stardock (Sins of a Solar Empire) che ha confermato le impressioni di Newell dandogli pienamente ragione e sperando che, nel caso Microsoft segua questa strada, il mercato possa aggirare questa strategia errata. Anche Dean "Rocket" Hall, creatore del mod per ArmA II DayZ, ha riconosciuto che anche se non ha ancora toccato con mano Windows 8, c'è il timore che il videogioco su PC possa essere minacciato da questo cambio di approccio e possa perdere quell'appetibilità che gli rimane rispetto alle console. In particolare, Hall si chiede se "ci sia l'intenzione di emulare l'approccio di Apple, o innovare l'architettura in un modo completamente diverso". Ma non solo.

"I giochi PC sono sempre stati la piattaforma preferita dei videogiocatori più accaniti: gente che gioca per il gusto della sfida e in grado di adattarsi velocemente ai cambiamenti rispetto all'utenza console. Sono fondamentalmente d'accordo con Gabe Newell sul fatto che uno degli aspetti che impedisce a Linux di decollare veramente è il gioco, e quanto la disponibilità di titoli di qualità in base al sistema operativo sia importante per la comunità di videogiocatori. Questo soprattutto in questa fase di transizione, ora che le console stanno arrivando alla fine del loro ciclo vitale e il PC è la piattaforma migliore su cui sviluppare in termini di potenza di calcolo disponibile".

"Dean "Rocket" Hall, creatore del mod per ArmA II DayZ, ha riconosciuto che anche se non ha ancora toccato con mano Windows 8, c'è il timore che il videogioco su PC possa essere minacciato da questo cambio di approccio"

Battlefield 3 è l'esempio perfetto da affiancare alle dichiarazioni di Dean Hall in merito al distacco tra le capacità tecniche delle console, alla fine del loro ciclo vitale, e i PC più recenti.

In ogni caso, è probabilmente troppo presto per arrivare a conclusioni plausibili: sicuramente la preoccupazione c'è, ma come ho detto prima, spero che non ci sia la volontà di emulare Apple ma di proporre qualcosa di nuovo senza penalizzare la libertà degli utenti".

Anche a Hugh Jeremy di Unknown Worlds piacerebbe avere qualche dettaglio in più su Windows 8 per giudicarlo correttamente e spera che Microsoft continui con la filosofia di una piattaforma aperta.

"Per un piccolo sviluppatore, una piattaforma relativamente aperta è un enorme benefit che permette di produrre, distribuire, correggere e supportare contenuti senza doversi confrontare con il detentore della piattaforma. Ques'ultimo scenario non è una cosa positiva per la capacità di nessun sviluppatore, piccolo o grande che sia, di realizzare giochi di qualità, ma soprattutto di rispondere velocemente alle esigenze dei giocatori con patch e quant'altro. Al momento la grossa incognita riguarda il Windows Store e l'ambiente Metro: non sappiamo quanto i prodotti di terze parti saranno effettivamente liberi di funzionare al di fuori di questi due ambienti. Ovviamente c'è ancora tempo e mancano molti dettagli, quindi per il momento siamo moderatamente ottimisti e rimaniamo alla finestra in attesa di capire cosa succederà al momento del lancio di Windows 8".

Chris Delay, il lead designer di Introversion, è stato probabilmente la voce più pessimistica a proposito di questa questione e anche quella che più di tutte ha puntualizzato i motivi di preoccupazione di questa rivoluzione in arrivo da Microsoft.

"A Hugh Jeremy di Unknown Worlds piacerebbe avere qualche dettaglio in più su Windows 8 per giudicarlo correttamente"

"Una cosa che realmente non sopporto è il concetto di recintare una piattaforma come Windows. Nulla mi spaventa più che un bel giorno tutte le applicazioni che girano su Windows debbano essere certificate da Microsoft, prima che di essere pubblicate e installate sui PC degli utenti. La cosa mi fa arrabbiare ferocemente perchè so come lavora Microsoft: mi sono dovuto sorbire tutto il processo di certificazione di Darwinia+ sull'Xbox Live Arcade e ho ben presente cosa questo significhi. Oltre alla complessità, quello che temiamo in molti è che le richieste di Microsoft possano farsi via via più invadenti finchè un bel giorno ci troveremo a integrare il box di ricerca di Bing all'interno dei nostri menu".

"Sempre a proposito di Darwinia sono stati scritti pezzi molto interessanti su quanto sia stupido il processo di certificazione di Microsoft: sviluppatori costretti a trascorrere intere settimane a scrivere stupidi requisiti su messaggi di warning del sistema di salvataggio, supporto al joypad Xbox e così via. Per non parlare del caso di Fez in cui gli sviluppatori sono stati costretti a spendere 40000 dollari per rilasciare una patch che correggeva un baco del sistema di salvataggi o lasciare quell'1% di utenti affetti dal problema con un titolo praticamente ingiocabile. Microsoft: un'azienda così grande che si autoseppellisce sotto tonnellate di burocrazia che impediscono a quelli come noi di raggiungere il consumatore velocemente".

Gli sviluppatori di Fez sono stati costretti a spendere 40000 dollari per rilasciare una patch che correggeva un baco del sistema di salvataggi.

"Tanto per farvi capire, ci sono serviti tre anni per disegnare, produrre, sviluppare e pubblicare Darwinia e l'intero gioco è stato realizzato da solo due persone. Darwinia+ per Xbox Live Arcade ha occupato un team che con il tempo è cresciuto fino a dieci persone e ci hanno messo quattro anni complessivi. Per quello che alla fine è un semplice port".

Delay ha anche puntato il dito sulla forma della nuova interfaccia Metro.

"Oltre al possible cambio di direzione nel modo in cui Microsoft come piattaforma si propone al pubblico, sarebbe bello avere una risposta plausibile dagli ingegneri di Microsoft su cosa vogliono fare con la nuova interfaccia di Metro. Il desktop di Windows 7 è già presente in Windows 8, ma dove prima c'era il tasto Start da cui partiva il menu di attivazione per tutti i programmi e le funzionalità del sistema operativo, ora appare un'enorme applicazione a tutto schermo con dei box rettangolari in cui organizzare le applicazioni".

"L'impressione è che Microsoft sia così terrorizzata da Apple e dal successo di iPhone e Ipad che, una volta inventato questo genere di interfaccia per Windows Mobile, obiettivamente perfetta per dispositivi touch da 7 o 10 pollici, in un momento di lucida follia abbiamo deciso di integrarla anche in ogni altro dispositivo in grado di ospitare un sistema operativo Windows. Il problema è che i PC hanno mouse e tastiere, e non touch screen dove su un monitor da 27 pollici un'icona del genere diventa alta venti centimetri. Anche Apple non ha fatto la sciocchezza di uniformare iOS con Mac OSX in quanto si tratta di due paradigimi completamente differenti che richiedono un approccio nettamente diverso".

In definitiva, Delay teme che a regime, la lista di requisiti e paletti messa da Microsoft diventi sempre più lunga e intrusiva con il passare del tempo.

"Tutti gli store di applicazioni hanno dei requisiti di conformità per la pubblicazione di un programma e sembra ragionevole che anche quello di Windows 8 ne abbia qualcuno. Non è un problema, l'Apple Store per Mac OSX richiede una breve lista di requisiti da soddisfare prima di pubblicare qualsiasi cosa. In ogni caso, è sempre possibile installare programmi al di fuori dello store stesso: se l'utente richiede la qualità dello Store, ben venga, ma avere la libertà di installare anche il prodotto di terze parti è fondamentale. Posso quindi installare Steam dopo averlo scaricato dal sito e lasciargli fare i lavoro di gestire i giochi al posto mio".

"La lista di requisiti dell'Xbox Live Arcade è letteralmente raddoppiata durante lo sviluppo di Darwinia+ ed ha finito per includere oggetti come il drum kit Rock Band"

La paura più grandei di Chris Delay, il lead designer di Introversion, è che Microsoft non riesca a resistere alla tentazione di richiedere un supporto per il joypad Microsoft, l'integrazione per l'avatar dell'Xbox Live Arcade, il tablet touch, il supporto a Kinect e così via.

"Quello che più temo di questa rivoluzione è quanto possano aumentare nel tempo questi requisiti: scommetto che non riusciranno a resistere alla tentazione di richiedere un supporto per il joypad Microsoft, l'integrazione per l'avatar dell'Xbox Live Arcade, il tablet touch,il supporto a Kinect e così via. La lista di requisiti dell'Xbox Live Arcade è letteralmente raddoppiata durante lo sviluppo di Darwinia+ ed ha finito per includere oggetti come il drum kit Rock Band e cose del genere".

Insomma, il messaggio che arriva pare essere chiaro: se Microsoft non sarà più che accorta, rischia di allontanare dal PC intere frotte di sviluppatori (e utenti) alla ricerca di un ambiente più aperto su cui pubblicare i loro prodotti. L'opinione più interessante è comunque sicuramente quella di Chris Hecker, che ha lavorato in Maxis con Will Wright su Spore.

"Al momento non ne so molto di tutte le polemiche legate a Windows 8. Tendo a trattare questo genere di cose come "il tempo" nel senso più "meteorologico" del termine ovvero un aspetto di cui non mi preoccupo se non ne ho il controllo diretto. La variabile invece che posso controllare è quella relative alla qualità del gioco, e se la posso far arrivare dove voglio, non avrò problemi a trovare un posto dove vendere il mio gioco una volta che avrò concluso lo sviluppo".

Sagge parole da cui molti colleghi dovrebbero trarre ispirazione.

Traduzione a cura di Matteo "Elvin" Lorenzetti.

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

Related topics
A proposito dell'autore
Avatar di James Brightman

James Brightman

Contributor

James Brightman has been covering the games industry since 2003 and has been an avid gamer since the days of Atari and Intellivision. He was previously EIC and co-founder of IndustryGamers and spent several years leading GameDaily Biz at AOL prior to that.
Commenti