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World of Warcraft e Diablo III bannati in Iran

Ma la "giustizia" locale non colpisce soltanto Blizzard.

Un numero di MMO e giochi per PC sono diventati inaccessibili per l'utenza iraniana, apparentemente per un ban governativo su alcuni contenuti non ammessi.

In particolare, i giocatori hanno lamentato l'impossibilità ad accedere a Diablo III e World of Warcraft sui forum ufficiali di Blizzard.

Un utente colpito dal provvedimento ha riportato un meeting tenuto dal Ministro della Cultura e della Guida Islamica questo mese, che si è concluso con la formazione di un gruppo chiamato Islamic Revolution Game Designers Community ed incaricato di bannare i giochi che includono superstizioni, mitologie, violenza e abiti provocanti.

Stando ad altri giocatori, comunque, Blizzard non è la sola a dover fare i conti con queste assurde misure: Guild Wars, RuneScape, Second Life, Dofus, Evony ed Entropia Universe, tra gli altri, sono stati anch'essi bloccati.

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Paolo Sirio

Contributor

Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.
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