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New Super Mario Bros. U - review

Il Mushroom Kingdom finalmente è in HD!

Da quanto tempo una nuova console Nintendo non veniva accompagnata al lancio da un gioco dell'idraulico italiano più famoso del mondo? Ve lo diciamo subito: era il 1996, la console il Nintendo 64 e il titolo era quel Mario 64 che stravolse completamente il mondo dei videogiochi.

Torniamo al 2012 e la tradizione si rinnova con New Super Mario Bros. U, titolo che forse non sarà così “new” come il suo prefisso dichiara e che di certo non stravolgerà nulla, ma che rappresenta comunque un ottimo primo passo nella line-up dell'appena nato Wii U.

L'idea alla base di questo nuovo ciclo di Super Mario Bros. la conosciamo: si tratta di riportare la serie alle sue basi essenziali (gameplay 2D, scrolling orizzontale e livelli diabolici come ai bei “vecchi tempi”) per titillare da un lato i ricordi dei giocatori di antica memoria, dall'altro i polpastrelli dei più giovani con un gioco immediato e divertente come la tradizione “arcade” comanda.

In NSMBU abbiamo a che fare con la classica mappa del mondo vista dall'alto, in cui non mancheranno i passaggi segreti e gli eventi in tempo reale.

A giudicare dai mostruosi dati di vendita (oltre 25 milioni di copie sia per la versione DS che per quella Wii), la mossa si è rivelata un clamoroso successo, e Nintendo ha dimostrato ancora una volta come la potenza grafica e la complessità del gameplay non siano affatto tutto. Ma questa quarta incarnazione offrirà ancora motivazioni sufficienti per affrontare l'ennesimo Mario “classico”?

"Vedere finalmente i baffoni di Mario in alta risoluzione è un piacere!"

Innanzitutto, lasciateci dire una cosa: vedere finalmente i baffoni di Mario in alta risoluzione è un piacere! New Super Mario Bros. U di certo non mette a dura prova l'hardware della nuova console Nintendo con una esagerata complessità grafica, ma nell'insieme quello che gli artisti della Grande N ci hanno regalato è un gioco coloratissimo, disegnato in modo magistrale, pieno di piccole chicche e piacevolissimo da guardare. Il fatto che finalmente tutto non si squagli in un ammasso di pixel indistinti sui televisori più grandi è una manna dal cielo: benvenuta nel 2012, Nintendo!

Peccato che lo stesso parere non si possa dare per quanto riguarda il reparto audio: ovviamente non mancano i soliti motivetti che non potrete fare a meno di fischiettare dopo pochi minuti di gioco, ma nel complesso le melodie non sono indimenticabili, la qualità audio non è particolarmente elevata e di certo non vi impressionerà per la capacità di creare un sonoro 5.1 immersivo.

Ma veniamo al dunque, ossia al gameplay, che non può che essere l'elemento caratterizzante di ogni buon gioco di Mario. In questo nuovo episodio ovviamente non c'è nulla di totalmente diverso rispetto al passato, ma dobbiamo dire di aver riscontrato un design abbastanza ispirato dei livelli, una certa quantità di idee abbastanza “diverse” e gradevoli, e non ultimo un livello di difficoltà ben bilanciato, che finalmente smette di strizzare l'occhio solamente ai casual, per lanciare un minimo di sfida anche ai giocatori più esigenti.

"livello di difficoltà finalmente smette di strizzare l'occhio solamente ai giocatori casual"

Specialmente nei mondi più avanzati, anche i giocatori di Mario più esperti si ritroveranno a morire con una certa frequenza. Forse il “conteggio delle vite rimaste” non rappresenterà mai un vero rischio di Game Over, ma senz'altro non sarà neanche possibile giocare con il pilota automatico impostato, facendo una passeggiata di salute dall'inizio alla fine dei livelli.

Sul fronte delle idee, abbiamo gli immancabili costumi (carinissimo quello da “scoiattolo volante”, che consente di planare per brevi distanze), ma anche la presenza dei “baby Yoshi” che disseminati nei vari livelli potranno essere raccolti e funzioneranno da “gadget”. C'è per esempio un simpaticissimo esemplare “luminoso” che servirà a rischiarare eventuali zone di gioco buie e si rivelerà un utilissimo compagno in parecchi livelli. Non manca ovviamente neanche la versione “adulta” di Yoshi, sempre disponibile da cavalcare e pronto a ingurgitare nemici grazie alla sua lingua elastica e al suo insaziabile appetito.

L'area a tema Van Gogh è veramente una gioia per gli occhi! Peccato che non tutti i livelli abbiano subito un trattamento così creativo.

C'è poi da parlare di tutto il reparto “sfide”, perché questo nuovo Mario presenta una sezione completamente distaccata dall'avventura centrale che ci proporrà una serie di “pillole” di gameplay molto divertenti e senz'altro in grado di aumentare la longevità e la varietà del gioco. Si tratta delle missioni più disparate: in una modalità dovremo finire una serie di livelli nel minor tempo possibile, ma lo scrolling del quadro sarà automatico e guadagnerà velocità a seconda del numero di monete da noi raccolto. In altri casi dovremo eliminare file di nemici saltando loro in testa senza mai toccare terra, oppure dovremo schivare le palle di fuoco lanciate da una serie di nemici sopravvivendo per un tot tempo, e via dicendo.

"L'implementazione del GamePad purtroppo non è uno degli aspetti più brillanti di New Super Mario Bros. U"

Chiudono il quadro le immancabili modalità multiplayer, che consentiranno a più giocatori di collaborare o di sfidarsi creando il consueto effetto “rissa sullo schermo” a caccia dell'ultima moneta o dell'ultimo gadget. Il che ci porta a parlare dell'implementazione del GamePad, che purtroppo non è uno degli aspetti più brillanti di New Super Mario Bros. U e che sicuramente non rappresenta un'ottima vetrina per quanto riguarda le funzionalità del nuovo controller Nintendo.

È sufficiente dire, infatti, che sul televisore e sullo schermo del pad saranno visualizzate le stesse identiche immagini, al punto che si potrà in qualsiasi momento scegliere di spegnere la TV e continuare a giocare semplicemente sul GamePad, trasformando dunque il controller in una vera e propria console portatile (a patto che si rimanga a non più di qualche metro dal Wii U!).

Se questa è senz'altro una possibilità gradevole, dall'altro canto dimostra come per questo gioco i due schermi non siano affatto necessari. L'unica forma di interazione “touch” è infatti piuttosto blanda, e per lo più effettuata in fase di multiplayer, dove il giocatore in possesso del pad potrà aiutare (o ostacolare!) gli altri toccando lo schermo per piazzare dei blocchi colorati nel mondo di gioco. Non c'è molto altro, e sinceramente da questo punto di vista Nintendo avrebbe potuto fare uno sforzo in più e farci sognare con qualche anticipazione delle idee che ha in serbo per il futuro della sua nuova console in fatto di interazione tra schermo e controller.

Nonostante questo, New Super Mario Bros. U resta un valido capitolo della serie, un gioco sicuramente non rivoluzionario e forse neanche troppo adatto per fare da megafono alle potenzialità del Wii U, ma senz'altro un buon titolo di lancio per accompagnare questi primissimi giorni in compagnia del nuovo hardware di Nintendo.

8 / 10