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Le pessime condizioni lavorative dei dev di Metro: Last Light

L'ultimo presidente di THQ svela questo ed altro ancora.

Jason Rubin, ex presidente di THQ e co-fondatore di Naughty Dog, ha svelato le pessime condizioni in cui erano costretti a lavorare gli sviluppatori di Metro: Last Light, gli ucraini di 4A.

"Il budget di Last Light è più basso di quanto alcuni competitor spendono soltanto sulle cut-scene, un mero 10% del budget dei competitor più grandi", ha spiegato Rubin in un articolo apparso su GamesIndustry.

"Eppure il gioco viene lodato per la sua storia e l'atmosfera. È basato su un engine di seconda generazione completamente originale e proprietario".

Il budget era così basso che "lo staff di 4A sedeva su sedie pieghevoli da matrimonio, letteralmente gomito a gomito in una stanza che sembrava più una mensa scolastica che uno studio di sviluppo".

THQ non sapeva come migliorare tali condizioni lavorative, dal momento che i trasporti fino all'Ucraina erano difficilmente praticabili e ridotti all'osso per cose più 'importanti', come generatori e PC high-end.

Vi consigliamo caldamente di leggere l'articolo di Rubin e di dare un'occhiata, poi, alla nostra review di Metro: Last Light, per apprezzare ancora di più il lavoro svolto da questi ragazzi.

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Metro: Last Light

PS3, Xbox 360, PC, Mac

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Paolo Sirio

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Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.

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