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Beyond: Two Souls - preview

Il bel faccino di Jodie nasconde un turbolento passato.

Chiariamo subito una cosa, pur andando contro il nostro stesso interesse: vista la sceneggiatura di 2000 pagine, in quest'anteprima si parlerà di un pezzo, un piccolo pezzo, di Beyond: Two Souls. Ovviamente non faremo alcun tipo di spoiler, visto che si parlerà prevalentemente di gameplay, ma come si dice "lettore avvisato, lettore che non polemizza nei commenti". Non farà rima, ma è così.

Pronti a cominciare? Allora seguiteci.

Per questa anteprima in diretta dall'E3, David Cage ci ha portato in Somalia, dove incontriamo Jodie in una veste decisamente inusuale per una ragazzina della sua età, quella dell'agente operativo in abbigliamento tattico e pitture mimetiche sul viso, pronta a sfruttare le sue doti sovrannaturali per lavare i panni sporchi della CIA.

Fin dai primi secondi è impossibile non rimanere incantati dalla bellezza del motore grafico di Beyond: Two Souls, che già abbiamo avuto modo di apprezzare fin dai primi filmati. A convincere sono soprattutto le espressioni facciali della protagonista, in grado quasi sempre di comunicare le giuste sensazioni in base al contesto, mentre quelle dei comprimari hanno risultati più altalenanti.

Vedere Jodie in tenuta mimetica ha inizialmente stupito i giornalisti accorsi alla presentazione.

Al nostro fianco troviamo uno strano compagno di viaggio, un bambino soldato armato di kalashnikov, che, a giudicare dal mondo in cui gli parliamo e come reagisce alle nostre parole, ha sviluppato un certo legame con noi, ma del quale ovviamente potremo sapere di più solo giocando alla versione finale.

"Fin dai primi secondi è impossibile non rimanere incantati dalla bellezza del motore grafico"

La missione comincia di notte, di fronte a noi si trova una camionetta piena di somali armati e intrattabili, quindi Jodie si ripara dietro un muro. Fin da subito è evidente come l'intero sistema di controllo sia completamente mutuato da Heavy Rain, e lascia quindi ben poca libertà di azione al giocatore, che deve limitarsi a premere i tasti al momento giusto e nella giusta sequenza.

Per avere un po' più di libertà bisognerà affidarsi ad Aiden, lo spirito che accompagna Jodie e che può volare in giro per l'ambiente come forma incorporea, e compiere una serie di azioni sull'ambiente e sulle persone che lo circondano.

Aiden può compiere sostanzialmente solo tre azioni: rompere un oggetto, uccidere un nemico o entrare nel suo corpo per comandarlo, ed è proprio con queste tre azioni che eliminiamo il primo gruppo di soldati, strozzandone uno, facendo cadere dei sassi addosso ad un altro e costringendo l'ultimo a sparare ai compagni rimasti.

Il rapporto tra Jodie e Salim ha preso una piega inaspettata nel finale della demo.

Controllare Aiden non è come facile come potrebbe sembrare, soprattutto a causa della telecamera, che ci pare un po' troppo ravvicinata, e che impedisce di avere un punto di vista chiaro sui dintorni. Anche quando ci si muove con Jodie il gioco sembra aver bisogno di una limatina: i suoi movimenti sembrano goffi e lenti come risposta, può capitare perfino di incastrarsi in un zone invisibile dello scenario, e anche in questo caso la telecamera molto vicina, che oltretutto si muove simulando una steadycam, non aiuta a rendere chiara la visuale.

"Controllare Aiden non è come facile come potrebbe sembrare, soprattutto a causa della telecamera"

Più avanti nella demo viene introdotto un'altra modalità di controllo, che entrerà in scena durante i combattimenti corpo a corpo. Mentre Aiden, possedendo un soldato somalo, scappa con un pick-up dopo aver rotto un posto di blocco, Jodie, in piedi sul pianale posteriore, deve affrontare altri soldati che cercano di ucciderla a colpi di machete.

In queste sequenze, che possono essere anche molto forti, considerando che parliamo di un ragazzina addestrata a uccidere come un operativo SAS, il tempo rallenterà per qualche secondo e dovremo assecondare il movimento di Jodie con lo stick sinistro. Dunque se sta schivando abbassandosi dovremo premere lo stick in basso, se sta sferrando un calcio lo sposteremo in avanti, e così via. Sullo schermo non comparirà alcun indicatore a dirci come faremo, dovremo solo intuire il movimento e reagire di conseguenza.

La missione non andrà come previsto e Jodie andrà in crisi.

Arrivata a destinazione, Jodie dovrà uccidere il signore della guerra locale, tale Jamal, facendo possedere uno soldato ad Aiden, in una sorta di mini rompicapo in cui prima si deve trovare il soldato giusto, poi dobbiamo trovare l'arma infine entrare nel consiglio di guerra e dare il via ad una sequenza molto drammatica, che a sua volta ne scatenerà un'altra, in cui Jodie sarà inseguita da una folla inferocita pronta a linciarla per ciò che ha fatto, e si ritroverà in una situazione così disperata da farle accarezzare l'idea del suicidio.

"La discriminante per capire se vi piacerà Beyond è capire come avete recepito Heavy Rain"

Terminata la sequenza abbiamo chiesto agli sviluppatori di Quantic Dream se Beyond: Two Souls condivida con Heavy Rain non solo il sistema di controllo ma le varie ramificazioni della trama, e ci hanno risposto che è esattamente così.

Le scelte in Beyond: Two Souls conteranno e ci sono molti modi per arrivare a questa missione, e anche se alcuni eventi chiave sono fissi, i dettagli della storia possono essere molto diversi, così come la relazione con gli altri personaggi.

Il trailer dell'E3 di Beyond: Two Souls.

Dunque, la discriminante fondamentale per capire se vi piacerà Beyond: Two Souls è capire come avete recepito Heavy Rain. Avete apprezzato la storia e non vi importa se il gioco si rivela sostanzialmente una carrellata di QTE? Allora Beyond: Two Souls vi metterà di fronte a situazioni forse ancora più toccanti del precedente titolo di David Cage, rese ancora più belle da un motion capture incredibile.

Se invece per voi giocare è qualcosa di più che assistere a un racconto premendo dei tasti, cioè per capirci se volete un nuovo The Last of Us, potreste storcere il naso di fronte al gameplay di Beyond: Two Souls.

Tuttavia il nostro consiglio è di fare buon viso a cattivo gioco, perché Jodie sembra avere una storia molto interessante da raccontare.