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PayDay 2 - review

È giorno di paga. Un'altra volta!

PayDay 2 è un simulatore di rapina, un gioco che ci mette nei panni di quattro malviventi che, come recita il loro motto, non vogliono un lavoro noioso e ripetitivo, ma solo un giorno di paga (PayDay appunto) di tanto in tanto. È così che Dallas, Hoxton, Wolf e Chains presentano ai giocatori la loro vita, spiegando come sia preferibile un'esistenza pericolosa in stile Bonnie e Clide, alla piattezza della routine di tutti i giorni. Un presupposto che farà la gioia di tutti coloro che etichettano i videogiochi come violenti e diseducativi, ora in possesso di una prova inconfutabile alla loro tesi.

Detto questo, scoprire che il crimine paga (almeno nella finzione) non solo è emozionante ma anche maledettamente divertente. PayDay 2 mette infatti in scena la vita criminale dei quattro protagonisti nel modo migliore possibile, portando il giocatore in un mondo criminoso stereotipato ma ben realizzato, che si ispira non poco alle scene iniziali del Batman di Nolan, dando al giocatore il compito di sostituire il Joker e i suoi scagnozzi, realizzando colpi da manuale.

Bastano queste poche righe a descrivere la storia, l'ambientazione e i personaggi di un titolo che, l'avrete capito, non fa della narrazione il suo punto forte ma si concentra sulla costruzione di un gameplay cooperativo complesso e strutturato.

Quando tutta la nostra pianificazione va in fumo, PayDay 2 si trasforma in uno sparatutto puro in cui dovremo resistere a ondate sempre più agguerrite di polizia e forze speciali.

Una volta esplorato il vostro covo e scelto il personaggio che, associato al vostro account, vi accompagnerà per tutta la vostra carriera nel crimine organizzato, PayDay 2 non si perde in ciance con ulteriori spiegazioni sul contesto e la storia dei protagonisti, ma vi getta a capofitto nell'azione chiedendovi d'iniziare la vostra scalata verso la vetta, magari con qualche colpo facile, facile.

Per far ciò basta accedere, dal terminale della vostra base o dal menù principale, a Crime.net, il social network dei criminali incalliti. Una sorta di Foursquare illegale dove i vostri "contatti malavitosi" condivideranno la posizione e le prime informazioni sui più ghiotti obiettivi di Washington DC.

A questo punto vi resta solo l'imbarazzo della scelta. Darvi da fare con una serie di negozietti o rapinare subito una gioielleria? Provare la classica rapina in banca o magari dedicarvi ad una più complessa (e pericolosa) incursione in un Nightclub della mafia? Sono tutte situazioni tipiche dei film dei gangster, piuttosto interessanti e da affrontare con tre amici al vostro fianco, con cui dividere il bottino e, ovviamente, i pericoli del mestiere.

"Gli sviluppatori si sono concentrati su un approccio più tattico"

La particolarità di PayDay 2, rispetto a un Left 4 Dead o al predecessore, sta però nella secondaria importanza assunta dalle armi da fuoco e dagli scontri in generale. Il primo PayDay, soprattutto nelle missioni più complesse, si trasformava velocemente in uno sparatutto puro, dove l'importante era respingere le varie ondate di poliziotti sempre più agguerriti, mentre uno dei vostri compagni si occupava di arrivare alla cassaforte e raccogliere i soldi. Ora invece, pur non disdegnando un'animo da FPS, gli sviluppatori si sono concentrati su un approccio più tattico, dandoci la possibilità di interagire in modo diverso con le varie situazioni che ci si presenteranno.

Cover image for YouTube videoPayDay 2 - recensione

La prima rapina in una piccola banca di periferia ne è un interessante esempio. Il giocatore ha un numero impressionante d'approcci: è possibile entrare ad armi spianate e tentare la fortuna, oppure mandare in avanscoperta una spia per disattivare le telecamere mentre gli altri, sul tetto, si preparano a fare irruzione. Potrete persino optare per un approccio completamente stealth, dove un giocatore disattiva l'allarme, gli altri due tengono a bada la folla prendendo alcuni ostaggi e l'ultimo fa irruzione nell'ufficio delle guardie per rubare le chiavi d'accesso e scappare senza colpo ferire.

A fare le spese di questa profondità è però l'estensione delle mappe di gioco, troppo spesso circoscritte a un piccolo quartiere o, nel caso degli obiettivi più complessi, a un solo edificio, con tanto di muri invisibili a bloccare brutalmente il camino nel caso ci si allontani troppo dal seminato. Non sappiamo se questa sia una scelta di design oppure se sia dettata da ristrettezze nel budget, ma in quest'ultimo caso potremmo chiudere un occhio, essendo che PayDay 2 viene venduto a un prezzo economico solo leggermente superiore a quello del precedente capitolo. Tale limitazione peraltro non influisce eccessivamente sul gameplay, che è anzi impreziosito da un interessante sistema di gestione delle quattro classi.

"Le mappe di gioco sono spesso circoscritte a un piccolo quartiere o a un solo edificio, con tanto di muri invisibili"

A seconda del vostro modo di giocare potrete infatti scegliere tra Mente Criminale, Enforcer, Tecnico e Fantasma. La prima classe, una volta potenziata, sarà in grado non solo di tenere a bada un gran numero di ostaggi contemporaneamente, ma addirittura di convertire alcuni avversari e civili con un'abilità chiamata "Sindrome di Stoccolma". Coloro che verranno convertiti combatteranno per voi, vi aiuteranno a controllare i civili e vi forniranno supporto in vari modi.

Le maschere creano atmosfera e conferiscono carattere al vostro personaggio. Procedendo nel gioco ne sbloccherete diverse decine.

L'Enforcer è invece il tank per eccellenza, dotato di forza fisica e di un'alta difesa, ottimo per respingere gli SWAT o trasportare le pesanti sacche di denaro in grado di rallentare gli altri giocatori. Tecnico e Fantasma sono invece due classi di supporto: il primo è il classico maniaco degli esplosivi, in grado di distruggere le casseforti con apposite bombe al plastico invece di utilizzare il lentissimo trapano in dotazione. Il secondo è invece il personaggio stealth, utile per violare i bancomat, gli allarmi e i sistemi di sicurezza.

Interessante è anche la possibilità di non restare ancorati alla propria classe ma di attingere alle abilità delle altre quattro, per creare personaggi ibridi in grado di gestire con meno sforzo una vasta gamma di situazioni complesse. Una caratteristica che sicuramente impreziosisce il gameplay e aumenta la longevità del titolo, consentendo al giocatore di continuare a migliorare il proprio personaggio anche una volta sbloccate tutte le abilità di una determinata classe.

"ove il titolo pecca è nel comparto tecnico, troppo simile al suo predecessore"

Dove il titolo pecca davvero è però nel comparto tecnico, troppo simile al suo predecessore e decisamente sotto gli standard del genere. Si tratta probabilmente di un altro limite imposto dal budget e dalla necessità di sviluppare, al contrario del suo predecessore, due versioni per PS3 e Xbox 360, ma è comunque una limitazione se si considera che ormai i nostri occhi sono abituati a standard più elevati.

Vediamo le abilità di PayDay 2 in questo video.

Fatta eccezione per queste pecche, PayDay 2 riesce a portare una ventata d'aria fresca come e più del suo predecessore. L'idea di spostare l'attenzione su quattro antieroi, proponendo un gameplay diverso e incentrato sul multiplayer, riesce a far risaltare il gioco in un panorama fin troppo standardizzato. L'amorale odissea di questi quattro rapinatori mascherati da pagliacci è invece originale, emozionante e divertente, indubbiamente una gradita sorpresa di questa estate afosa.

8 / 10

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Payday 2

PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC, Nintendo Switch

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A proposito dell'autore
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Fabio Davide

Contributor

Giocatore fin dalla più tenera età, fagocita di tutto ma digerisce solo i veri capolavori. Dopo 7 anni nel settore del gaming aveva pensato di trovarsi un lavoro nella ristorazione, ma poi ha ceduto al fascino di Eurogamer.

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