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Rayman Legends - review

Michel Ancel sorpassa Shigeru Miyamoto.

Alla fine è successo. Ubisoft e Ancel hanno superato Nintendo e Miyamoto. Almeno questa volta. Le prime avvisaglie di questo evento erano arrivate con Rayman Origins, platform 2D ricco di idee interessanti che ha segnato il ritorno della melanzana di Ubisoft nel mercato baciato dall'alta definizione.

Con Legends la casa francese ha aggiustato ulteriormente il tiro e, soprattutto, ha aggiunto i contenuti necessari per creare un gioco di piattaforme vasto, appagante e in grado di garantire divertimento senza pari anche in multiplayer.

Rayman Legends sa conquistare fin dai primi istanti grazie a una direzione artistica fuori parametro in cui ogni singolo livello, ogni animazione e ogni scelta cromatica contribuiscono al raggiungimento dell'eccellenza.

D'altra parte chi ha giocato a Rayman Origins ha già avuto modo di lustrarsi gli occhi di fronte all'incredibile lavoro svolto da Ubisoft, ma la cosa sorprendente è che con Legends il team di sviluppo è riuscito ad alzare ulteriormente l'asticella.

Una volta completato un livello se ne sblocca la versione Invasion, con nuovi nemici e un livello di difficoltà drasticamente più alto.

Impossibile? Evidentemente no, visto che in Legends il motore chiamato UbiArt è stato ritoccato in modo da gestire elementi poligonali di dimensioni importanti, integrandoli perfettamente col delizioso comparto bidimensionale del progetto.

Il risultato di tale aggiornamento è la presenza di una serie di enormi boss di fine livello capaci di aggiungere un ulteriore elemento di varietà all'interno di un'esperienza già ricca e camaleontica, grazie al solito design raffinato che spinge i giocatori a sfruttare le abilità del proprio personaggio e gli elementi dei fondali per avere la meglio.

"In Legends il motore chiamato UbiArt è stato ritoccato in modo da gestire elementi poligonali di dimensioni importanti"

Ed è proprio il grande lavoro di game e level design a dare una marcia in più a Legends. Nel titolo Ubisoft non solo ogni livello è caratterizzato da un look unico e ispirato ma lo stesso gameplay cambia e si adatta per mantenere sempre alto l'interesse del giocatore.

In quale platform capita di vedere il protagonista trasformato in papera per un intero livello, con tutte le limitazioni del caso in termini di velocità e dinamismo (Ghosts 'n Goblins non è un platform)? Oppure di trovare le meccaniche stealth di Splinter Cell (con tanto di costume dedicato a Sam Fisher) perfettamente fuse coi livelli subacquei dei platform tradizionali? In Legends, ovviamente! E il bello è che Ancel e il suo team sono stati in grado di rendere gradevoli perfino esperienze spesso odiate come quella dell'esplorazione sottomarina.

Rayman Legends si traveste da Mario e Luigi!

Nonostante il gioco sia stato sviluppato su diverse piattaforme, è evidente quanto il design originale di Legends sia stato realizzato con in mente il Wii U, console a cui Ubisoft aveva originariamente concesso l'esclusiva salvo poi ritrattare, con conseguente posticipo del lancio e ribaltamento di tavolini da parte dei fan di Nintendo.

In alcuni livelli, infatti, Rayman e i suoi amici sono affiancati da Murphy, una piccola creatura volante in grado di fornire aiuti di vario genere. Mentre su Wii U le azioni di Murphy vengono gestite attraverso il touch screen del Game Pad, però, su PS3 e Xbox 360 i controlli sono stati ristudiati per adattarsi al pad tradizionale. Il risultato è una semplificazione della dinamica di collaborazione con Murphy, con il piccolo personaggio che si muove automaticamente sullo schermo lasciando ai giocatori solo il compito di premere con il giusto tempismo il tasto B (o Cerchio, nella versione PS3).

"Mentre su Wii U le azioni di Murphy vengono gestite col GamePad, su PS3 e Xbox 360 i controlli sono stati adattati al pad tradizionale"

Tutto questo non solo peggiora il gameplay generale (costringendo ad adattarsi ai ritmi scelti dai programmatori invece di plasmare personalmente l'esperienza), ma riduce anche di un elemento il numero massimo di giocatori che possono partecipare contemporaneamente alle partite multiplayer.

Il fatto di non poter gestire direttamente Murphy rende anche più complicata l'esplorazione delle ambientazioni alla ricerca dei Lum e dei Teensie, costringendo a ricorrere a strategie differenti per accedere ad alcune delle (numerose) aree segrete nascoste nei livelli.

Pur essendo realizzati con i poligoni gli enormi boss si amalgamano alla perfezione con gli altri elementi grafici del gioco.

Tale problema emerge, per esempio, nel livello in cui il piccolo volatile verdastro ha il compito di plasmare il percorso di Rayman divorando le pareti di formaggio che bloccano la strada. Mentre su Wii U gli "scavi" vengono effettuati semplicemente guidando Murphy sullo schermo con un dito, sulle altre piattaforme è tutto meno preciso, pur rimanendo gradevole e giocabile.

Allo stesso modo gli enigmi che su Wii U si affrontano inclinando il Game Pad, su PS3 e Xbox 360 sono affidati alla pressione dei tasti dorsali, scelta logica ma ovviamente meno naturale e raffinata.

"Gli enigmi che su Wii U si affrontano inclinando il Game Pad, su PS3 e Xbox 360 sono affidati alla pressione dei tasti dorsali"

Poco importa, comunque, perché anche senza gli elementi esclusivi del Wii U Rayman Legends è un gioiello superbo, grazie anche ai meravigliosi livelli musicali e al mini-gioco multiplayer chiamato Kung Foot. I primi sono semplicemente l'incrocio perfetto tra i classici runner e i titoli appartenenti al filone di Guitar Hero. Non male, vero?

Queste sfide devono essere affrontate facendo correre a perdifiato Rayman (o uno dei tanti personaggi sbloccabili), saltando e calciando a tempo di musica fino alla fine del livello. La precisione con cui il ritmo del brano musicale viene seguito e sottolineato dalle azioni di Rayman è incredibile, al punto da trasformare gli accenti della canzone in riferimenti da utilizzare per scegliere il tempo giusto per saltare o attaccare.

Un'avventura subacquea a tempo di musica per Rayman Legends.

Impossibile non sottolineare, inoltre, che ognuna di queste sequenze vanta uno stile visivo unico e una colonna sonora a base di cover "buffe" di celebri brani rock (Eye of the Tiger in versione Mariachi meriterebbe di essere suonata come pezzo di apertura a qualsiasi concerto live, per quanto ci riguarda).

Il bello è che non finisce qui. Per essere certa di creare un gioco assolutamente imperdibile, uno di quelli da custodire gelosamente nella propria collezione (possibilmente per Wii U), Ubisoft ha aggiunto le versioni aggiornate di alcuni livelli di Rayman Origins e, soprattutto, il già citato mini-gioco da affrontare con gli amici, possibilmente dopo aver bevuto almeno un paio di birre.

"Un gioco assolutamente imperdibile, uno di quelli da custodire gelosamente nella propria collezione"

Stiamo parlando del succitato Kung Foot, un funambolico gioco di calcio arcade 2 contro 2 nel quale i giocatori devono cercare di segnare il maggior numero possibile di gol senza dover temere di essere ammoniti o espulsi per i falli commessi.

Al contrario, infierire sui nemici è fondamentale per stordirli e impedirgli di difendere la propria porta. Grazie al suo sistema di controllo basilare la modalità Kung Foot permette a ogni giocatore di essere immediatamente competitivo e, soprattutto, di godere pienamente dell'esperienza anche senza aver mai impugnato un joypad.

I livelli musicali possono trasformarsi in una vera droga. Quelli avanzati, poi, sono dannatamente difficili!

La dinamica è piuttosto lineare: con lo stick analogico si corre, con un tasto si salta e con un altro si sferrano pugni e calci sia in direzione della palla che dei giocatori avversari. Punto. Bastano pochi secondi per prendere confidenza con le basi e iniziare a impostare le prime strategie in attacco e in difesa. Un must!

Esattamente com'era già accaduto in Origins, purtroppo, anche in Legends manca una vera e propria modalità cooperativa online. Quattro giocatori (cinque, su Wii U) possono giocare insieme sulla stessa console, ma quando si parla di multiplayer online ci si deve ancora accontentare dei fantasmi delle sfide a tempo. Questo è l'unico neo di Rayman Legends.

Capirete anche voi, quindi, che un gioiello del genere non può essere lasciato a prendere polvere su uno scaffale. Rayman Legends è un platform meraviglioso in cui convivono serenamente una grafica eccellente, un gameplay da urlo, superbe scelte di design, una longevità invidiabile e un multiplayer da urlo. Nessun capitolo recente di Super Mario, Galaxy escluso, è stato in grado di garantire la medesima qualità globale.

Delle varie versioni disponibili quella Wii U è sicuramente la migliore e si merita il tanto discusso perfect score. L'assenza dei controlli touch rende leggermente inferiori le versioni PS3 e Xbox 360, che tornano comunque a casa con un sempre ottimo 9 in pagella. C'è bisogno di aggiungere altro?

10 / 10

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Rayman Legends

PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PlayStation Vita, Nintendo Wii U, PC

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A proposito dell'autore
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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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