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Nintendo 2DS: ecco com'è - prova

Abbiamo toccato con mano la nuova console di Nintendo: ecco le nostre impressioni!

Vimercate -Senza grossi proclami durante la Gamescom di Colonia o uno dei classici Nintendo Direct, il colosso di Kyoto ha sviluppato in gran segreto una nuova variante della sua sensazionale console portatile, questa volta non migliorandone lo schermo o ampliandone le caratteristiche, ma principalmente togliendo al Nintendo 3DS la sua caratteristica principale: la stereoscopia.

Ecco che nel miglior stile Microsoft anche la Grande N si è trovata a fare un improvviso dietro front, in modo da venire incontro a tutta quella fetta di utenza un po' spaventata da questo 3D senza occhialini, responsabile -sempre nella visione di queste persone- delle peggiori nefandezze. Non importava che il comodo slider al lato delle schermo potesse disattivare completamente questa funzione, c'era sempre il rischio che le pacioccose mani dei loro bambini potessero cambiare l'impostazione dello schermo superiore e diventare immediatamente ciechi o strabici.

In questo modo il nuovo Nintendo 2DS, simpatico nome per non farlo confondere né con il 3DS né con un eventuale DS2, rivoluziona nello stile e nelle caratteristiche principali la console portatile di Nintendo, pur rimanendo in tutto e per tutto l'hardware che abbiamo imparato a conoscere ed amare negli ultimi anni.

Ecco la tabella comparativa delle tre versioni del Nintendo 3DS sul mercato.

Il Nintendo 2DS rivoluziona nello stile e nelle caratteristiche principali la console portatile Nintendo, pur rimanendo l'hardware che abbiamo imparato a conoscere.

Oltre alla mancanza dell'effetto 3D il Nintendo 2DS si distingue per le nuove linee: la console non avrà più la classica forma a conchiglia ma sarà un pezzo unico il cui spessore aumenta gradualmente nella parte superiore, similmente a quanto visto su alcuni tablet Sony, per esempio. In questo modo i designer Nintendo hanno ricavato un maggior spazio per creare due tasti dorsali più ampi e comodi, per certi versi più simili a quelli visti su GameCube che a quelli delle ultime console della Grande N.

L'ingombro del Nintendo 2DS è dunque circa il doppio rispetto a quello della versione Classica (127mm contro 74 mm), ma nonostante questo gli schermi sono rimasti identici, ovvero con una diagonale di 3,53 pollici per quello superiore e 3,02 per quello inferiore. Questo vuol dire che di conseguenza non è stata migliorata né la risoluzione degli schermi né il parametro di contrasto, risultando in questo modo un passo indietro rispetto a quanto visto sulla versione XL.

Il maggiore spazio a disposizione è servito per riposizionare i controlli della console, non più nella metà inferiore dello chassis, ma ben posizionati al centro. Questo migliora decisamente il bilanciamento del peso sulle mani, tanto che la versione Classica sembra più pesante del 2DS nonostante sulla carta pesi 25 grammi in meno; inoltre che evita di tenere il pollice raccolto vicino alla mano, con i conseguenti crampi dopo sessioni di gioco troppo lunghe.

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Il maggiore spazio a disposizione è servito per riposizionare i controlli della console

Un'altra rinuncia riguarda gli altoparlanti esterni: il 2DS avrà una sola cassa frontale in alto a sinistra, elemento che vi costringerà a rinunciare al sonoro stereo nativamente. Questo deficit però è aggirabile utilizzando le cuffie.

Sorprendentemente queste rinunce non sono arrivate a favore di una durata della batteria superiore, anzi il 3DS XL, con i suoi schermi più grandi, dovrebbe durare sulla carta alcune ore in più del 2DS, che anche in questo caso si assesta sugli stessi livelli della versione classica. Stiamo parlando di una durata massima che varierà tra le 3,5 alle 5,5 ore, contro le 6,5 massime del Nintendo 3DS XL.

Nella confezione sarà presente l'alimentatore.

Fortunatamente nella confezione sarà presente l'alimentatore, a differenza della versione XL, e una carta SD da 4GB, fondamentale vista la sempre maggiore importanza che l'eShop ha nei piani Nintendo.

Vi starete chiedendo dunque per quale motivo uno dovrebbe prendere in considerazione l'acquisto di un Nintendo 2DS. Dal nostro punto di vista i motivi principali che hanno spinto il colosso di Kyoto a presentare sul mercato questa nuova versione della sua console sono due principalmente.

La nuova disposizione dei comandi consente di impugnare saldamente la console.

Innanzitutto il prezzo competitivo. Il Nintendo 2DS dovrebbe arrivare sul mercato il prossimo 12 ottobre ad un prezzo di poco superiore ai 100 euro. Negli USA verrà commercializzato a 129 dollari, quindi male che vada vedremo sul territorio europeo una conversione del prezzo 1:1.

Il secondo punto di forza della console sembra essere la solidità. Le plastiche non sembrano di qualità strepitosa ma il fatto di avere un unico 'pezzo' elimina le debolezze legate alla cerniera tra i due schermi. La nuova impugnatura consente oltretutto di tenere la console saldamente tra le mani, affaticando meno le braccia e le articolazioni di donne, anziani o bambini meno forti o abituate al design classico delle console a due schermi Nintendo.

Un punto di forza della console sembra essere la solidità.

Da questo punto di vista quella della casa di Kyoto potrebbe quindi essere interpretata come una mossa destinata a quella fetta di mercato in qualche modo spaventata dall'acquisto di una console così fuori dagli schemi come il Nintendo 3DS. Eliminando l'effetto stereoscopico, abbassando il prezzo e ridisegnando l'hardware in modo che possa essere più solido ed ergonomico, gli ingegneri Nintendo sperano di eliminare quelle barriere che impediscono a diversi utenti di avvicinarsi allo sterminato catalogo a disposizione del 3DS e scoprire i tanti capolavori che affollano gli scaffali della console.

Ecco le tre versioni messe a confronto: quale preferite?

Chi invece è già in possesso di una versione classica o di un XL, probabilmente dovrà attendere il prossimo restyling per convincersi a cambiare la propria console.

E voi, cosa ne pensate?