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Dead Island: Epidemic - prova

Il contagio si propaga nella Rete.

Avete mai sentito parlare di ZOMBA? No, non zombi, proprio ZOMBA! Fino a pochissimo tempo fa eravamo indecisi se fosse una danza popolare sud-americana o un tipico piatto emiliano. Grazie a Deep Silver abbiamo scoperto invece che si tratta di uno Zombie Online Multiplater Battle Arena, variante horror dei classici MOBA,.

Il gioco è stato annunciato a sorpresa pochi giorni prima della Gamescom e chi se non il sottoscritto, che ha all'attivo circa 230 ore passate giocando ai due precedenti Dead Island, poteva presenziare alla presentazione ufficiale del gioco?

Dead Island: Epidemic ci vedrà competere online come membri di uno dei team che dovranno combattere non solo contro l'ormai classica, imponente orda di zombi. Il team di sviluppo, infatti, ha dichiarato che la naturale evoluzione dei primi due capitoli della serie non poteva che essere quella di un titolo che gettasse in campo anche il PvP.

Avete letto bene, questa volta non si tratterà solo di una lotta per la sopravvivenza, ma anche per la supremazia del territorio. Non dovremo vedercela solo con ebeti armate di non-morti ma anche contro avversari umani che faranno di tutto per farci fuori o lasciarci in pasto ai famelici nemici.

Le risorse possono essere recuperate sulla mappa, dai nemici uccisi o conquistando le postazioni appartenenti agli altri team.

Al timone di comando questa volta non troviamo i ragazzi polacchi di Techland ma un gruppo tutto nuovo che forse alcuni di voi hanno già sentito nominare: Stunlock Studios vi dice niente? Un paio d'anni fa questo talentuoso team svedese è riuscito a farsi notare dal grande pubblico grazie a Bloodline Champions, che guarda caso era proprio un MOBA.

"Questa volta non si tratterà solo di una lotta per la sopravvivenza ma anche per la supremazia del territorio"

Dead Island: Epidemic, ovviamente, abbandonerà l'inquadratura in soggettiva degli FPS che lo hanno preceduto in favore della classica visuale a volo d'uccello. La modalità che ho avuto modo di testare è stata definita dagli stessi sviluppatori come un PvPvPvE e vedeva tre team composti da quattro giocatori contendersi un campo di battaglia piuttosto ristretto, una delle piccole isole che compongono l'arcipelago che farà da scenario al gioco.

Il gameplay poteva essere assimilato a quello dei classici Capture the Flag, con ogni squadra impegnata a conquistare le postazioni avversarie cercando nel frattempo di accumulare il maggior quantitativo possibile di risorse e fare fuori gli zombie che infestano il livello. Ai contagiati standard verranno affiancati i ben noti Camminatori, Galleggiatori, Assassini, Suicidi, Macellai e così via. Molti di loro, tuttavia, presenteranno delle differenze che li renderanno ancora più pericolosi. Alcuni avranno delle protuberanze ossee simili a lame alla fine delle braccia, altri corpi resistenti come l'acciaio e così via.

Nonostante si tratti di un gioco improntato sul PvP, alcuni zombie-boss ci costringeranno a collaborare con gli altri team per sopravvivere.

Essendo un gioco basato soprattutto sull'azione frenetica, Dead Island: Epidemic non proporrà però un sistema di combattimento troppo sofisticato e neanche la parvenza di una qualsiasi componente tattica. A fare la differenza sarà il gioco di squadra. Nel corso del match messo in piedi durante la presentazione (che il sottoscritto, modestamente, si è aggiudicato con lode da parte degli sviluppatori) è stato messo in particolare evidenza il fatto che le azioni solitarie in questo gioco avranno vita breve. Dimenticatevi il "run and slash" dei primi due capitoli: con una strategia del genere andrete a far compagnia ai vermi in pochi secondi lasciando la vostra squadra con un uomo in meno fino al successivo respawn.

"Niente più personaggi immuni al virus ma protagonisti contagiati in grado di sfruttare l'infezione per sviluppare poteri speciali"

Le classi disponibili nella demo erano tre: Sledge, Wrench e Blade, con le rispettive varianti "Infected". Nomi esotici a parte, ci si trova di fronte al solito personaggio abile con armi pesanti, a quello che predilige quelle dalla distanza e all'esperto in "corpo a corpo". Tutti hanno a disposizione quattro armi diverse, selezionabili tramite i tasti F, e altrettanti livelli per le abilità speciali.

Una caratteristica accomuna tutti i personaggi di Dead Island: Epidemic. Come il titolo stesso suggerisce, l'infezione nella (vaga) storia che fa da sfondo al gioco è ormai incontrollabile e tutti ne sono stati contagiati. Niente più personaggi totalmente immuni ma "semplici" mutazioni in grado di dare ai protagonisti dei poteri particolari, che verranno anche influenzati dalla personalizzazione scelta dal giocatore all'inizio.

Ogni postazione conquistata garantisce non solo risorse ma anche Capture Points, che andranno ad influenzare il risultato finale.

Ogni classe possiede un attacco leggero e uno potente, la possibilità di correre fino all'esaurimento della Stamina e di utilizzare attacchi speciali che variano a seconda della classe. Il gameplay è quanto di più semplice si possa pensare, gli obiettivi sono lineari ma le mappe aperte, il che significa che volendo si possono anche intraprendere strade alternative, sempre tenendo presente la regola "da soli non si va lontano" di cui parlavamo poco fa.

"Il gioco mantiene anche gran parte del bestiario dei primi due titoli, il cui look è stato riveduto e corretto"

Ogni mappa si concluderà col combattimento con un boss locale, anch'esso mutuato dall'enciclopedia dei mostri che abbiamo avuto il piacere di consultare nei giochi precedente. Risulta quasi superfluo dire che in questa fase conclusiva il gioco di squadra diventa ancora più importante, perché a prescindere dal livello raggiunto dal vostro personaggio il mostro che avrete di fronte sarà comunque molto più forte.

La versione finale avrà anche un sistema di crafting per le armi simile a quello visto nella serie originale; non è ancora chiaro se queste si rovineranno con l'uso come nei primi due giochi, ma gli sviluppatori promettono enormi possibilità di customizzazione dell'arsenale.

Gli speronatori sono in grado di mandare gambe all'aria un intero team con un solo colpo... meglio togliersi di mezzo!

Dead Island: Epidemic molto probabilmente non andrà mai a minacciare la supremazia di League of Legends e DOTA 2 nel panorama dei MOBA. Non vedremo mai un campionato mondiale combattuto a colpi di shotgun in faccia agli zombi ma bisogna ammettere che il gioco è piuttosto divertente. Se la versione finale riuscirà ad aggiungere sufficiente carne attorno alle ossa, potremmo trovarci di fronte ad una piacevole sorpresa.

Epidemic sarà un'esclusiva PC e utilizzerà l'ormai collaudata formula del free-to-play. La sua data d'uscita non è ancora stata resa nota ma Deep Silver ha già aperto le iscrizioni alla beta sul sito ufficiale. Non sappiamo ancora se il publisher ha intenzione comunque di realizzare un terzo capitolo ufficiale della saga, che ricalchi i primi due in termini di gameplay, ma nell'attesa di un annuncio ufficiale questo potrebbe essere un piacevole modo alternativo per immergersi nuovamente nell'apocalisse zombie in salsa tropicale di Dead Island.

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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