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Asus Tytan G30 - review

La qualità si paga.

Ci sono computer che sono poco più che macchine da scrivere che vanno su internet, poi ci sono computer più potenti, magari assemblati consultando pazientemente i siti specializzati, e poi ci sono computer come l'Asus Tytan G30, che sono l'equivalente informatico di andare a caccia di zanzare con un bazooka.

Dentro questo monolito nero trovano posto un Intel Core i7 3770K overclockabile fino a 4.2 GHz, 16 GB di RAM GDDR3 a 2,133 Mhz, una NVIDIA GeForce GTX680 2GB con 4 GB di VRAM, che permette di connettere fino a 4 schermi (sono disponibili anche le 670, 660 e 650), e una scheda audio Xonar. L'hard disk è doppio: da una parte abbiamo un SSD da 128 giga, per un veloce accesso al sistema operativo, e dall'altra 3 TB di HD SATA. E per evitare che tutto ciò scaldi così tanto da bucare la crosta terrestre, è stato pensato un raffreddamento a liquido in grado di tenere tutto sotto controllo.

Il prezzo? Beh, può variare in base alla scelta del processore, della RAM e di altri componenti, ma la versione da noi provata s'aggira intorno ai 1500 euro: d'altronde parliamo di un computer che guarda la next-gen delle console e ride.

Il case ha un design solido e minimale, privo dei classici fronzoli di altri computer molto potenti.

L'Asus Tytan G30 non ha compromessi neppure per quanto riguarda gl'ingombri. Questo non è uno di quei computer fighetti che nascondono tutto dietro lo schermo, fa parte della vecchia scuola, quando era più importante lo spazio all'interno del case di quello della propria camera.

"L'Asus Tytan G30 è l'equivalente informatico di andare a caccia di zanzare con un bazooka"

Righello alla mano, il case è profondo 640mm, alto 520 e largo 330, però c'è il trucco. Il frontale del case infatti ha un meccanismo che apre un pannello, sotto il quale si nascondono il DVD e gli slot per SD e CompactFlash, che da aperto aumenta la larghezza di circa 10 centimetri. Nonostante l'aspetto solido, bisogna notare che il pannello frontale è decisamente "plasticoso" e si ha sempre paura di farlo saltare muovendo male un ginocchio o un piede. Decisamente una finitura non all'altezza di un computer che costa quanto uno scooter.

Tutto sommato il case ha un design decisamente essenziale per un computer che potrebbe tranquillamente vantarsi con neon di ogni colore, pannelli trasparenti e luci laser, e forse è meglio così. I veri effetti speciali il G30 li fa quando viene acceso. L'unica concessione è il neon rosso/blu, posizionato in basso sulla parte frontale, che cambia colore dal blu al rosso quando si usa l'overclock.

Sparse in giro per il case troverete ogni genere di porta di cui avete bisogno. Oltre alle già citate SD e CompactFlash posizionate sotto il portellino, sul frontale troverete anche due porte USB 3.0, due USB 2.0 e jack per cuffie e microfono. Sul retro trovano posto altre due porte USB 2.0, quattro porte USB 3.0, PS/2,DVI, HDMI, VGA, presa di rete, 8 canali audio e porta audio S/PDIF.

Nella scatola sono presenti anche un mouse e una tastiera, abbastanza standard ma decisamente comodi. La tastiera inoltre ha il pregio di essere dotata di tasti meccanici. Forse sono un po' più rumorosi del normale ma sono anche molto precisi, nel caso in cui non vogliate dotarvi di una periferica di fascia alta.

Ecco il tasto magico con cui far passare il G30 da 3.8 a 4.2GHz.

Dal punto di vista della potenza è banale sottolineare come questo computer offra prestazioni eccellenti con qualunque gioco sia stato testato, anche titoli pesanti come Metro Last Light, che non è sceso sotto i 60 fps neanche pregando.

"Siamo certi che il Tytan G30 potrà sopportare qualunque titolo di lancio delle prossime console"

Siamo certi che potrà sopportare qualunque titolo di lancio delle prossime console e per farlo rendere al massimo basterà premere un piccolo tasto posizionato nell'angolo in alto a sinistra che overclockerà la CPU senza dover neppure riavviare. Sono disponibili tre step di configurazione per la velocità del clock: 3.8, 4.0 e 4.2GHz, perfetto per godersi Skyrim o Battlefield 3 a 150 fps, al massimo della risoluzione e dettagli.

È palese dunque che ci troviamo di fronte a un computer dedicato a chi non abbia assolutamente alcun problema a spendere una cifra considerevole per un hardware che molto probabilmente non andrà toccato per un paio d'anni, e solo se proprio sentite il bisogno fisico di far girare ogni gioco al massimo della risoluzione.

Tutto sommato, date le componenti il prezzo non è neppure troppo eccessivo: soltanto la scheda grafica e il processore, se comprati singolarmente costano circa 600 euro, e non stiamo contando le RAM, la memoria, la scheda audio, il raffreddamento a liquido e, ovviamente, la qualità costruttiva del prodotto.

Se siete in cerca di una soluzione chiavi in mano senza pensieri, avete un bel gruzzolo da parte e non avete intenzione di passare ore e ore a calibrare un pc assemblato alla perfezione, Asus ha la soluzione che fa per voi, alla faccia della next-gen. Se invece avete la pazienza necessaria per fare tutto da voi, potreste far scendere il prezzo di qualche centinaio di euro.

8 / 10

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Lorenzo Fantoni

Contributor

Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.

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