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World of Warcraft: Warlords of Draenor - prova

Il colpo di reni di Blizzard.

Anaheim, Los Angeles - Ormai era nell'aria già da qualche giorno, eppure l'atmosfera al Convention Center di Anaheim, a poche miglia da Los Angeles, s'è fatta subito rovente non appena Chris Metzen è salito sul palco arringando una folla oceanica, seduta di fronte a non meno di 50 metri di maxi schermo. E quando ha confermato l'uscita della una nuova espansione di World of Warcraft, Warlord of Draenor, è stato salutato da un boato generale con tanto di standing ovation.

Bella forza, penserete voi: ha fatto questo annuncio alla Blizzcon, dove il pubblico è giusto un po' benevolo verso i prodotti della casa di Irvine. Eppure non appena è iniziato il panel successivo con Corey Stockton, Greeg Street e Tom Chilton a mostrare le caratteristiche dell'espansione, è apparso evidente che effettivamente siamo di fronte a qualcosa che potrebbe invertire il trend discendente dell'MMO più famoso di tutti i tempi. E qui di seguito vi spieghiamo il perché.

A conclusione della patch Siege of Orgrimmar abbiamo assistito infatti alla sconfitta di Garrosh, che però ha trovato non la morte come avrebbe meritato bensì la prigionia. Il suo odio per l'Orda così come l'ha voluta Thrall, e ovviamente per l'Alleanza, lo porterà a ordire un piano davvero ardito. Con l'aiuto di un personaggio misterioso, capace di alterare lo scorrere del tempo, Garrosh tornerà nel passato per evitare che Grommash Hellscream beva il sangue di Mannoroth, legando l'Orda alla Burning Legion e dando quindi corso agli eventi che abbiamo conosciuto in questi anni.

Il Tempio di Karabor in Shadowmoon Valley sarà la zona iniziale dell'Allenza.

La fuga di Garrosh dalla prigionia e il suo desiderio di preservare la razza degli Orchi com'era originariamente, lo porteranno a Draenor prima che venisse distrutta e diventasse le Outland di The Burning Crusade. E noi, sulle sue tracce, avremo modo di vedere com'erano originariamente quelle lande lussureggianti e selvagge, terra natale degli Orchi e rifugio dei Draenei, prima che lo sciamano Ner'zhul ne causasse involontariamente la rovina.

"È subito l'evidente il cambio di rotta attuato da World of Warcraft"

Fatte queste premesse, è subito l'evidente il cambio di rotta attuato da World of Warcraft. "Mists of Pandaria ha portato con sé tante buone idee", ha detto davanti al nostro microfono J. Allen Brack, Production Director. "Ma se c'è un errore che abbiamo commesso è stato di proporre delle ambientazioni e delle situazioni troppo soft. Warlords of Draenor è la nostra risposta". E bastano pochi minuti per accorgersi che quella che ci attenderà sarà una sfida d'altri tempi. Niente più Sha, Mantidi, Mogu e Jinyu: stavolta ce la vedremo con l'Iron Horde, la temibile armata composta dal gotha degli Orchi. Passiamola in rassegna.

Iniziamo col Clan dei Warsong Clan, capitanato da Grommash Hellscream, che popolerà la zona di Nagrand. A seguire abbiamo il Clan dei Blackrock, con a capo Blackhand, leader di Gorgrond, l'area che conosciamo come Blade's Edge Mountains. Gli Shatterd Hand comandati da Kargath Bladefist saranno invece a Spires of Arak, una zona in cui ammirare gli Arakkoa prima che venissero maledetti. Nell'equivalente di Hellfire Peninsula, ora nota come Tanaan Jungle, troveremo il Clan dei Bleeding Hollow, comandato da Killrogg Deadeye. Da ultimo faremo la conoscenza del Clan di Shadowmoon, con a capo Ner'zhul, che com'è facile intuire avrà proprio in Shadowmoon Valley la sua dimora.

Questo schizzo preparatorio ci mostra una delle nuove bestie di Warlords of Draenor.

Non si pensi che quest'ultima zona, come anche le altre, sia quello scenario desolato che abbiamo imparato a conoscere non appena varcato il Dark Portal. Shadowmoon Valley, ad esempio, sarà una lussureggiante vallata dove il sole non sorge mai, caratterizzata dall'imponente tempio di Karabor, prima che diventasse il Black Temple. Questa peraltro sarà la zona di partenza dell'Alleanza, laddove l'Orda partirà da Frostfire Ridge, un zona inedita che si colloca a nord della ora assente Zangarmarsh, in cui troveremo il clan dei Frostwolf in lotta coi Thunderlord. Affascinante infine anche la zona di Talador, dove potremo ammirare Shattrath in tutto il suo splendore.

"Si potrà portare istantaneamente un personaggio a livello 90, anche se appena creato"

Quella di Draenor è dunque una terra bella quanto inospitale, in cui si dovranno radunare le forze dell'Alleanza e dell'Orda per imbastire una difesa contro la macchina da guerra dell'Iron Horde, ed evitare che la storia si ripeta così come l'abbiamo conosciuta. Ed è forse per questa ragione che Warlords of Draenor introduce un'altra novità, ossia la possibilità di portare istantaneamente un personaggio a livello 90, anche uno appena creato, permettendo a tutti di scendere al più presto al fianco dei propri amici per affrontare le sfide ideate da Blizzard.

La quale, finalmente, dopo anni di annunci mai seguiti dai fatti, ha finalmente mostrato il restyling dei modelli dei personaggi, al momento però limitato solo a Nani, Gnomi ed Orchi, e successivamente disponibile per tutti gli altri. Il risultato è estremamente apprezzabile ed ora di ogni nostro avatar potremo ammirare i muscoli, le vene, i peli, i denti e addirittura le espressioni facciali. Le animazioni invece sono state solo che riviste, questo perché lo scopo dichiarato di Blizzard non è di stravolgere le razze di WoW così come la abbiamo conosciute, ma solo di aggiornarle.

Il primo trailer di World of Warcraft: Warlords of Draenor.

La vera novità sarà però la Guarnigione, che potremo costruire su Draenor per consolidare la nostra posizione. Si tratta di una roccaforte espandibile e personalizzabile che servirà da base per le nostre operazioni e che, di fatto, introduce il tanto atteso sistema di "housing" che gli appassionati reclamano a gran voce da anni. La prima cosa da fare sarà costruire una taverna, attraverso la quale reclutare dei seguaci che costruiranno la nostra base. Non ci limiteremo però a possedere una casetta come in Dark Age of Camelot o Star Wars: Galaxies. Al contrario, creeremo un piccolo centro abitato con addirittura una miniera da cui estrarre minerali preziosi, che ci fornirà utilissimi bonus.

"La vera novità sarà la Guarnigione, che potremo costruire su Draenor per consolidare la nostra posizione"

Le varie costruzioni che potremo creare saranno ampliabili seguendo una logica che gli amanti di Warcraft (il gioco strategico) riconosceranno immediatamente. Queste potranno quindi ospitare un numero crescente di seguaci, suddivisi per tanker, dps e curatori, e che potranno essere mandati in missioni offline in party composti anche da cinque NPC. Il completamento delle quest ci porterà soldi, oggetti e anche pezzi di armature epiche. Non solo ma potremo anche accedere, seppure in modo limitato, a professioni diverse da quelle che abbiamo specializzato.

Non ci vuole molto a riconoscere nelle Guarnigioni la naturale evoluzione delle fattorie di Mists of Pandaria, con la differenza che queste possono essere costruite solo in un unico posto mentre in Warlords of Draenor potremo edificare la nostra casa dove vorremo, ed entrarvi o uscirvi senza alcun caricamento. Il processo di costruzione appare piuttosto semplice, con una schermata da cui selezionare gli edifici desiderati per poi trascinarli sullo schermo. Un'altra differenza con le fattorie è che i palazzi, una volta ampliati al terzo livello, saranno personalizzabili attraverso un sistema di talenti che ricorderà quello dei personaggi che li abiteranno.

Ecco come si presenta una Guarnigione nella sua fase avanzata di sviluppo.

Se già questa novità basterebbe da sola a giustificare l'esistenza dell'espansione, non possiamo non menzionare altre finezze che renderanno Warlords of Draenor ancora più godibile. Come l'upgrade del proprio inventario, che alla pari di quanto accaduto per cavalcature e pet, offrirà una schermata legata all'account in cui visualizzare tutti i pezzi di armatura heirloom che possediamo, senza doverci più ricordare quale altro nostro personaggio li stia usando. Lo stesso discorso vale per i vari giocattoli: se penso a tutti quelli che ho buttato in questi anni per risparmiare spazio nelle borse...

"Ci saranno anche nuove spedizioni, incursioni, scenari, campi di battaglia e molto altro ancora"

A proposito di queste ultime, si potranno usare dei filtri per fare sì che ognuna raccolga oggetti di un certo tipo (equipaggiamento, consumabili, merci, nuovi oggetti, immondizia). Gli oggetti delle quest infine non saranno più ospitati nelle borse ma a parte. Insomma, avremo più tempo per uccidere i mob e ne spenderemo di meno a riorganizzare le nostre borse. Da ultimo, ma non meno importante, ci sarà la possibilità di craftare oggetti usando direttamente i materiali che abbiamo in banca.

Se a tutto questo aggiungiamo una nuova schermata che consiglierà sempre il giocatore su come migliorare il proprio personaggio e dove andare in base al proprio livello, capiamo che con Warlords of Draenor, World of Warcraft pare intenzionata a dare quel colpo di reni che in molti si attendevano dopo i tiepidi risultati ottenuti dall'attuale espansione.

Scopriamo le zone di cui si compone Draenor.

Molto però dipenderà anche dalle tempistiche con cui verrà fatta uscire: con Siege of Orgrimmar, che è a tutti gli effetti l'ultima "content patch" di Mists of Pandaria, i sette milioni e mezzo di abbonati potrebbero ridursi ulteriormente qualora Warlords of Draenor dovesse farsi attendere più di qualche mese.

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Stefano Silvestri

Editor in Chief, EG.it

Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.
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