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Tomb Raider: Definitive Edition - prova

Bastano i 1080p per avere l'edizione definitiva?

Milano - Dopo alcuni anni di sostanziale anonimato per Lara Croft è giunto il momento del riscatto. Lo scorso marzo Edios e Square Enix hanno infatti ridato lustro alla più famosa eroina del mondo dei videogiochi grazie a un apprezzato reboot in grado di attualizzare a canoni più moderni la figura dell'algida ricercatrice di tesori.

Il buon successo di critica e pubblico raccolti dal gioco hanno convinto lo sviluppatore inglese sia a mettere in cantiere un seguito, sia a riproporre una versione "Definitiva" del gioco in uscita sulle console di nuova generazione. Presso gli uffici milanesi di Koch Media, il distributore italiano del prodotto di Crystal Dynamics, abbiamo avuto modo di provare in anteprima la versione PlayStation 4 della Tomb Raider: Definitive Edition in modo da riportarvi le nostre impressioni in previsione della commercializzazione, fissata alla fine di gennaio. Inoltre abbiamo potuto fare qualche domanda a Scott Amos, Executive Producer di Crystal Dynamics, che ci ha svelato nel dettaglio il lavoro compiuto dal suo team per questa edizione.

Partiamo innanzitutto dicendo cos'è la Tomb Raider: Definitive Edition: in poche parole è la versione pensata per Xbox One e PlayStation 4 del gioco uscito quasi un anno fa. Gli sviluppatori hanno provato a sfruttare la potenza delle nuove macchine Sony e Microsoft per portare ai giocatori console alcuni dei vantaggi estetici fino ad oggi esclusiva degli utenti PC come il pieno supporto al FullHD, il TressFX e texture in alta definizione.

Non solo, nella confezione sarà possibile trovare tutti i DLC usciti finora, ovvero alcune mappe multiplayer e qualche nuovo costume per la modalità storia, un prequel a fumetti e un artbook del gioco. Infine verranno sfruttate alcune delle caratteristiche specifiche delle console, come i comandi gestuali su Xbox One o il touch-screen sul pad di PS4. Il tutto non senza alcune polemiche da parte dei videogiocatori, non contenti della scelta di riproporre il gioco a prezzo pieno.

L'isola di Yamatai nasconde tanti tesori, ma anche altrettanti temibili nemici.

Scott Amos si è difeso sul forum di Crystal Dynamics spiegando che il lavoro svolto dal team per portare il gioco sulle piattaforme next-gen è stato dispendioso e che oltretutto non si è trattata solo di una conversione, ma di un vero e proprio riadattamento che è andato a migliorare le dinamiche di gestione delle luci e ad aumentare i dettagli presenti in tutta l'ambientazione. Sarà vero?

"È possibile notare un netto miglioramento grafico, a partire banalmente da una risoluzione superiore"

Pad alla mano non ci è stato possibile confermare o confutare questa affermazione, dato che ci mancava un confronto diretto con il gioco originale, ma è stato sicuramente possibile notare un netto miglioramento grafico, a partire banalmente da una risoluzione superiore di tutto il gioco che evita il presentarsi delle "scalettature" tipiche di molte produzione Xbox 360 e PlayStation 3. Il risultato è piuttosto piacevole grazie sia alla ricchezza degli asset originali utilizzati da Crystal Dynamics, sia per una nuova generazione che ha debuttato un po' in sordina, soprattutto dal punto di vista tecnico. Il risultato è che nel complesso il gioco riesce a non sfigurare se paragonato agli altri prodotti disponibili sul mercato, anche con quelli pensati direttamente per queste console.

Il cambiamento più evidente è comunque quello riscontrabile nel modello poligonale di Lara, a partire dall'aggiunta del TressFX, ovvero una tecnologia in grado di rendere molto più realistici e naturali il movimento dei capelli. Inoltre durante le sue disavventure la signorina Croft porterà sul proprio corpo le cicatrici, la sporcizia e l'umidità raccolte lungo l'avventura, in maniera dinamica a seconda di quanto fatto realmente.

Il rovescio della medaglia è che nella versione provata ci è sembrato di assistere a qualche leggero calo di frame rate nei momenti più concitati, ovvero quando Lara è circondata da decine di esplosioni o sta correndo alla massima velocità attraverso edifici in fiamme. Vista l'entità di tali imperfezioni, possiamo però affermare che si potrebbe trattare di semplici problemi di ottimizzazione della versione mostrata.

I contenuti saranno i medesimi visti nell'edizione originale ma questo dovrebbe garantire la loro qualità.

A parte questi miglioramenti estetici tutto è apparentemente come lo ricordavamo: l'epopea di Lara sull'isola di Yamatai non ha perso smalto (e ci mancherebbe, direte voi, sono passati solo pochi mesi!) e il gioco si è rivelato immediatamente spettacolare e divertente. Sfortunatamente, a parte nuove mappe per il multiplayer e qualche nuovo segreto da scoprire, coloro che hanno spolpato al 100% la versione old-gen non troveranno grosse differenze in questa Definitive Edition, dato che le funzionalità esclusive delle console sono poco più che un divertente extra.

"Su PlayStation 4 il pad verrà sfruttato sia per il suo touch-screen, sia per la sua cassa frontale, sia per il led frontale"

Su PlayStation 4 il pad verrà sfruttato sia per il suo touch-screen, attraverso il quale si regolerà lo zoom della mappa, sia per la sua cassa frontale, che verrà utilizzata per trasmettere le comunicazioni via radio. Il led frontale, oltretutto, si accenderà e spegnerà in base al gioco: durante gli scontri a fuoco verrà emesso un flash in corrispondenza con ogni colpo di pistola, che si illuminerà ogni volta che accenderete una torcia o un flare.

Per quanto semplici, questi elementi dovrebbero rendere piuttosto bene durante le sessioni di gioco notturne. Su Xbox One, invece, si potrà accedere direttamente a specifici menù attraverso i comandi vocali, o si potranno utilizzare le gesture per manipolare i tesori recuperati sull'isola.

Parliamo di cambiamenti che probabilmente non spingeranno il vecchio utente ad acquistare anche questa versione del gioco, ma che dimostrano l'impegno di Crystal Dynamics nel provare a sfruttare pienamente i nuovi hardware a loro disposizione.

I pochi cambiamenti effettuati, però, hanno il pregio di farci comprendere già da ora l'elevata quantità dei contenuti proposti, che potrebbero rendere questa Definitive Edition l'occasione giusta da parte di tutti coloro che non hanno giocato a Tomb Raider di prendere il contatto con una serie che promette di essere protagonista anche nella prossima generazione di console.

Prima di lasciarvi alla prossima recensione, in arrivo a breve vista l'uscita fissata al 31 gennaio, vi lasciamo all'intervista con Amos Scott, nella quale l'Executive Producer approfondisce i miglioramenti tecnici che troveremo nella Definitive Edition.

"Su Xbox One si potrà accedere direttamente ai menù attraverso i comandi vocali e utilizzare le gesture per manipolare i tesori"

Eurogamer: Quali sono le principali differenze tra il gioco originale e la Definitive Edition?

Scott Amos: La differenza principale è da ricercarsi nella maggiore fedeltà visiva che è possibile notare in Lara e nel mondo che la circonda. Potrete osservare Lara con un dettaglio in alta definizione che non ha precedenti, avendo ridisegnato da capo il suo modello per avvicinarlo a quello che sarà il suo aspetto next-gen.

Abbiamo aggiunto la tecnologia TressFX per avere una simulazione realistica dei capelli ma abbiamo anche rielaborato i materiali, le ombre e le luci per mostrare tutta la cruda fisicità del viaggio di Lara, facendola sudare, sanguinare e sporcare di fango. Il mondo intorno a Lara è stato portato in vita usando complesse simulazioni fisiche per animare gli alberi, le foglie, i vestiti, il tempo e le luci e tutte le texture sono state portate ad una risoluzione 4 volte superiore.

Nel frattempo sono stati migliorati tutti i protagonisti, i nemici e la distruttibilità degli ambienti. È stata usata la Subsurface Scattering Technology per simulare in maniera realistica la luce sulla pelle di Lara. Infine il gioco gira a 1080p e l'alta definizione è un elemento che riesce a restituire tutta la bellezza di Yamatai.

I momenti drammatici saranno molti, ma Lara non si farà mai abbattere dalla sfortuna.

Eurogamer: È stato semplice lavorare con le nuove console? Ci sono grosse differenze tra i due hardware?

"Al momento la Definitive Edition di Tomb Raider non è pianificata su PC"

Scott Amos: Non è mai semplice lavorare con due hardware completamente nuovi ma è sempre una sfida molto eccitante l'utilizzare nuove tecnologie per spingere la fedeltà grafica e l'immersione verso nuove frontiere.

EG:it: Oltre ai miglioramenti grafici, avremo nella Tomb Raider: Definitive Edition dei contenuti aggiuntivi o dei nuovi elementi di gameplay?

Scott Amos: Il gameplay rimane quello magnetico dell'originale del 2013. In aggiunta ai miglioramenti grafici il nostro obiettivo con la Tomb Raider: Definitive Edition è stato di migliorare la credibilità visiva della storia. Per esempio aggiungendo un carico più vario e dettagliato all'interno dell'aereo precipitato, aggiungendo pozzanghere e riflessi come conseguenza della pioggia, aumentando il numero di oggetti secondari da trovare per scoprire la storia artistica di questo mondo, e aumentando il numero di luci e di ombre che aiuteranno a rendere più drammatici alcuni momenti di gioco. Nella confezione saranno inclusi anche tutti i DLC rilasciati finora e un fumetto che racconta cosa è successo prima del gioco e un artbook.

Eurogamer: Sfrutterete alcune delle capacità esclusive delle nuove console?

Il trailer ufficiale italiano di Tomb Raider: Definitive Edition.

Scott Amos: Abbiamo aggiunto alcune funzionalità in grado di sfruttare le nuove piattaforme. Su PS4 sfrutteremo la light bar sul pad, accendendola e spegnendola insieme alla torcia di Lara ed emettendo un flash ogni volta che la protagonista sparerà un colpo di pistola. Inoltre con un microfono collegato al controller potrete impartire dei comandi vocali. Infine gli altoparlanti sul pad saranno sfruttati per trasmettere le comunicazioni via radio o alcuni suoni delle armi. Il touch-pad è sfruttato per aumentare e diminuire lo zoom sulla mappa, mentre il movimento del Sixaxis è sfruttato per guidare Lara in alcune aree specifiche.

Su Xbox One abbiamo sfruttato Kinect per accedere direttamente ai menù delle abilità, alla mappa e alle reliquie, così come sfrutteremo i comandi vocali per cambiare l'arma. Durante alcune scene potrete oltretutto sporgervi di lato per avere una visuale alternativa dell'azione. Durante l'analisi delle reliquie infine potrete utilizzare i comandi gestuali

Eurogamer: La Tomb Raider: Definitive Edition arriverà mai su PC?

Scott Amos: Tomb Raider: Definitive Edition sarà disponibile su Xbox One e PlayStation 4. Al momento non abbiamo pianificato il suo arrivo su PC.