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La battaglia navale di World of Warships - preview

Un nuovo assaggio del titolo free to play di Wargaming.

Salutiamo gli sviluppatori di World of Warships dandoci appuntamento per la Gamescom di Colonia, incuriositi da quanto ci è stato mostrato nelle salette preparate da Wargaming.net. Dopo il travolgente successo di World of Tanks, infatti, i bielorussi pazzerelli si preparano a conquistare le acque virtuali di tutto il mondo col loro simulatore di battaglia navale, che mescola elementi strategici a combattimenti tattici e ragionati.

Proprio la necessità di affrontare gli scontri con una buona dose di prudenza viene più volte sottolineata dallo sviluppatore, che ci presenta le principali caratteristiche del titolo: senza un approccio tattico, la propria nave viene affondata nel giro di qualche minuto, cosa che succede anche se non si riesce a seguire una strategia corale coi propri compagni di squadra.

Nella versione mostrata erano presenti soltanto natanti battenti bandiera americana e giapponese, le due fazioni regine dello scontro nel Pacifico, e già dalla scelta del vascello che si vuole controllare, come e più che per i carri in World of Tanks, si limitano le proprie opzioni tattiche, viste le sostanziali differenze tra le quattro classi proposte.

Alcuni scorci sono anche piacevoli ma in generale non sarà facile rendere interessanti esteticamente le distese d'acqua.

Le Battleship sono navi di grandi dimensioni e capaci di sprigionare una violenta potenza di fuoco, seguite dai Cruiser che corrispondono più o meno ai medium tank, e dai Destroyer, piccoli e poco corazzati ma dotati di letali batterie di torpedini capaci di mettere in ginocchio anche le più grandi navi nemiche. Chiudono il quartetto le Portaerei, che offrono un gameplay sensibilmente diverso e in un certo senso più simile a uno strategico, visto il controllo dei velivoli, fondamentale soprattutto nelle fasi iniziali vista la necessità di impegnarne alcuni in missioni di ricognizione esplorative.

Ogni squadra dovrà dunque annoverare tra le sue fila un eterogeneo setup di navi, e soprattutto sarà fondamentale che i componenti della stessa siano coscienti del proprio ruolo e sappiano cooperare coi compagni, escogitando strategie di gruppo tese alla protezione delle navi più grandi e al controllo delle varie coperture nelle mappe.

Da un punto di vista puramente ludico, messe un attimo da parte le ovvie differenze dovute al diverso contesto, il gameplay non sembra particolarmente lontano da quello di World of Tanks. Rimane la necessità di saper prendere la mira tenendo conto di distanza e velocità del bersaglio, così come le partite sembrano essere più un gioco di posizioni che una zuffa caotica, posizionando questo World of Warships all'estremo più tattico del trittico Wargaming.

"Il gameplay non sembra particolarmente lontano da quello di World of Tanks"

Le imbarcazioni hanno diversi punti deboli da colpire, così da ridurne le capacità offensive e di movimento.

Anche nel caso del titolo in questione, poi, non basterà prendere la mira ed esplodere il colpo verso il bersaglio selezionato ma sarà necessario indirizzare i proiettili verso specifiche parti delle navi particolarmente vitali e meno corazzate, per comprometterne movimenti e capacità offensiva.

Addirittura l'impressione è che i ritmi siano ancora più compassati che nella controparte su terra, una scelta di design che renderà la produzione bielorussa adatta più che altro a quei giocatori alla ricerca di un'esperienza ragionata, con qualche sprazzo d'azione, che non agli amanti dell'adrenalina.

Per il momento il titolo si trova in alpha chiusa, con circa 2000 giocatori che ne stanno saggiando le meccaniche, e non sappiamo quali saranno i prossimi passi lungo il percorso che porterà, in data non ancora specificata ma ragionevolmente non lontanissima, all'uscita del prodotto finito.

"La realizzazione tecnica sembra mostrare gli evidenti progressi degli sviluppatori di Wargaming"

I modelli delle navi sono ben realizzati e ricchi di particolari, e si nota l'ottimo lavoro di ricerca alle spalle.

È dunque prematuro dare un giudizio sulla realizzazione tecnica, che comunque sembra mostrare gli evidenti progressi degli sviluppatori di Wargaming, sempre più a loro agio con la creazione di modelli complessi e particolareggiati. Le navi sono ricche di dettagli e soprattutto riproducono fedelmente le fattezze delle controparti reali.

Non ci sono natanti di fantasia sebbene, per rendere le cose un po' più frizzanti, sono stati introdotti anche dei prototipi mai usciti dai cantieri ma comunque presi da progetti originali e recuperati grazie al lavoro di ricerca del team artistico.

Un discorso diverso va fatto per quanto riguarda le arene, per il momento fiacche e poco particolareggiate, ma del resto non è così semplice rendere interessanti delle ambientazioni il cui elemento principale è una distesa d'acqua a perdita d'occhio. Dicevamo in apertura che l'appuntamento per il nostro prossimo incontro è fissato per il prossimo agosto (ahinoi) negli ampi spazi della Koelnmesse, appuntamento che probabilmente delineerà i prossimi passi della compagnia bielorussa, sia sul fronte marino che su quello terrestre.

"Sono stati introdotti anche dei prototipi mai usciti dai cantieri"

World Of Warships, il trailer dell'E3.

World of Tanks sta infatti attraversando una fase di miglioramento tecnico grazie al redesign di veicoli e mappe, e sbarca anche sui tablet con World of Tanks: Blitz, versione mobile capace di conquistare il pubblico raggiunto da un primo lancio morbido (quello scandinavo) e pronto a convincere i giocatori del resto del mondo da oggi.

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Alessandro Marchetti

Contributor

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