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Le News della settimana - articolo

I rumor su The Division, Nintendo sul futuro delle console portatili, i dubbi sulla Project Morpheus e molto altro.

L'estate avanza ma l'industria dei videogiochi non si riposa mai, continuando a regalarci news e, questa settimana, soprattutto rumor, anticipazioni future e una buona dose di polemiche, sport nel quale la games industry è ormai campionessa.

Negli ultimi giorni, ad esempio, ha fatto nuovamente "scandalo" una voce di corridoio legata ad Ubisoft e al presunto downgrade grafico di The Division, che secondo alcuni insider sarebbe destinato ad unirsi a Watch Dogs (e molti altri colleghi illustri, ricordiamo anche Dark Souls 2) nella lista di titoli che vengono prima mostrati in forma smagliante, per poi uscire in una versione molto meno ambiziosa a livello grafico.

Il publisher ha presto smentito ufficialmente tale eventualità, affermando addirittura che il gioco su PC sarà "ancora migliore" di quanto visto finora. Speriamo ovviamente che tali dichiarazioni corrispondano al vero, perché il mondo dei videogiochi davvero non ha bisogno di altri veleni, e dovrebbe cominciare a ristabilire un rapporto di fiducia tra produttori e acquirenti che nel corso degli ultimi anni è stato innegabilmente incrinato, anche da pratiche discutibili come quella del "pompaggio" grafico dei giochi in fase di anteprima.

Senz'altro in questa direzione di "pacificazione" vanno, di nuovo, le recenti parole di CD Projekt RED, azienda ormai campionessa dei diritti dei giocatori, che si è recentemente espressa sulla questione DLC, dicendo senza mezzi termini che non sottrarrà contenuti a The Witcher 3 per venderli poi separatamente in un pacchetto da scaricare.

The Division è il prossimo gioco destinato a subire un downgrade grafico e suscitare infinite polemiche? Alcuni rumor lo affermano ma Ubisoft promette di no...

È un chiaro (e malizioso) riferimento ad una politica controversa che evidentemente, secondo lo studio polacco, è spesso utilizzata di questi tempi e che anche i gamer sembrano aver notato. Visto anche il noto e apprezzato atteggiamento di apertura che l'azienda ha nei confronti del DRM, dubitiamo che queste ultime esternazioni siano parole di circostanza spese solo per ingraziarsi i gamer, e continuiamo a schierarci con questa visione sperando che il mercato del futuro possa essere più trasparente e amichevole nei confronti di noi giocatori.

"Ormai da molteplici fonti giungono indiscrezioni sullo stato finanziario di Crytek, che da mesi non pagherebbe gli stipendi"

Proseguiamo con un'altra situazione spinosa, che al momento sta facendo molto parlare, soprattutto tra gli addetti ai lavori dell'industria: parliamo del presunto fallimento di Crytek, un vero fulmine a ciel sereno che in queste ultime settimane sta agitando non poco il settore dei developer. Nonostante i vertici dell'azienda tentino di negare gli attuali problemi, ormai da molteplici fonti si sono diffuse indiscrezioni sullo stato finanziario dell'azienda (che, ad esempio, non pagherebbe gli stipendi ai dipendenti da diversi mesi).

Considerando l'importanza e anche la reputazione di Crytek, azienda che ormai da molti anni produce costantemente titoli ambiziosi e di qualità sicuramente superiore alla media, ci troviamo di fronte ad un nuovo caso che impone una riflessione: come mai, nel mondo dei videogame, anche aziende dotate di un curriculum quasi perfetto (come anche nel caso di Irrational) sempre più spesso si trovano in difficoltà?

Nel caso di Crytek ci sono molte motivazioni: sembra ad esempio che la performance sul mercato del suo motore grafico CryENGINE non stia dando i risultati finanziari attesi, mentre alcuni bene informati dicono che molti problemi sarebbero stati creati anche dalla contesa con Microsoft sui diritti di Ryse 2 (titolo inizialmente previsto ma poi, proprio per questo "litigio", annullato).

Se non basta nemmeno sviluppare titoli della qualità di Crysis per sopravvivere nell'attuale industria dei videogame, evidentemente c'è qualche problema strutturale...

Al di là di queste ed altre motivazioni, è però quanto mai evidente che la games industry stia attraversando un periodo di profonda trasformazione, i cui esiti sono incerti. Molti sviluppatori "storici" hanno ormai deciso di abbandonare il mondo dei titoli Tripla-A per dedicarsi a progetti più piccoli (Tim Schafer, Peter Molyneux, lo stesso Ken Levine): scopriremo nei prossimi anni se la situazione cambierà o se sempre più nomi illustri sceglieranno di passare dall'altra parte della barricata.

"Per Shigeru Miyamoto, sviluppare giochi su console domestiche o portatili è sempre più simile."

A proposito di leggende dello sviluppo, una dichiarazione molto interessante è stata fatta in questi giorni da Shigeru Miyamoto, secondo il quale console domestiche e portatili stanno diventando sempre più simili per quanto riguarda la creazione di giochi.

Presa così da sola un'affermazione del genere potrebbe risultare banale ma se la si mette nella giusta prospettiva acquista invece tutto un altro significato: da mesi, infatti, si rumoreggia di una presunta nuova console di Nintendo (nome in codice "Fusion") che unificherebbe l'esperienza domestica e quella in mobilità.

Al momento non si sa assolutamente nulla di tale hardware e le voci di corridoio potrebbero anche essere una bufala colossale, ma il fatto che quest'ultima dichiarazione di Miyamoto vada proprio in tale direzione potrebbe essere letto come una mezza conferma. Voi cosa ne pensate: un ibrido tra una console domestica e portatile potrebbe essere l'arma giusta per il rilancio in grande stile di Nintendo?

Il design sembrerebbe finale, all'E3 è stato presentato... eppure Sony non garantisce la commercializzazione di Project Morpheus, il suo casco VR, che al momento sarebbe 'soltanto un prototipo'.

A proposito di "lanci", questa settimana è arrivata una doccia gelata per tutti i fan di Sony che già pregustavano le potenzialità del suo interessante casco per realtà virtuale noto al momento come Project Morpheus: dopo averlo mostrato addirittura all'E3, l'azienda ha infatti dichiarato che il suo VR headset è solo un prototipo e la sua commercializzazione non è garantita.

"In Europa si comprano titoli per 17,5 miliardi di dollari all'anno, contro i circa 22 miliardi degli USA"

Dobbiamo dire che una dichiarazione del genere, ad uno stato di design e di lavorazione che a tutti gli effetti sembravano piuttosto avanzati, appare singolare. Forse Sony non desidera creare troppe aspettative e rischiare dunque di deludere con un'uscita molto lontana nel tempo?

L'altro annuncio di Sony di questa settimana è relativo a Gran Turismo 7, che è ufficialmente in sviluppo e, a quanto pare, stavolta non ci regalerà (si fa per dire...) un assaggio anticipato sotto forma di una versione Prologue. Speriamo di vederlo sugli scaffali prima del 2020! Restando in tema di stra-classici, in questi giorni è anche emerso un trailer di PES 2015, vecchio campione del genere calcistico ma ormai fuori forma da parecchi anni: vedremo se il prossimo anno sarà quello della riscossa sull'eterno rivale FIFA.

Concludiamo con una notizia tutta economica ma abbastanza curiosa: una società di indagini di mercato ha pubblicato i suoi dati sulla spesa per videogiochi in Europa, in cui complessivamente si comprano titoli per 17,5 miliardi di dollari, contro i circa 22 miliardi degli USA. L'Italia è al 4° posto in Europa (di pochissimo sopra alla Spagna) e al 9° posto su scala mondiale: insomma, ci difendiamo ma possiamo fare di meglio!