Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

La terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor, due anime per un gioco - prova

Ci siamo fatti largo a spadate nella Terra di Mezzo.

La prima impressione avuta guardando i video di debutto de La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor facevano pensare a una sorta di figlio illegittimo di Assassin's Creed. D'altronde si vedeva un ranger che con aria furtiva accoltellava alle spalle un orco dopo essersi arrampicato lungo una parete, il paragone era inevitabile.

Tuttavia, dopo averci passato un po' di tempo, ci si accorge dell'errore fatto. La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor non è imparentato con Altair e la sua cricca di saltatori nei covoni, ma con un suo collega di Warner: Batman.

Ma prima di arrivare a questo punto, procediamo con ordine. La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor si colloca tra le vicende de Lo Hobbit e Il Signore degli anelli e racconta le triste storia di Talion, un ranger incaricato di fare la guardia al cancello di Mordor.

A livello grafico e atmosfera sembra che ci siamo.

Visto che tutti sappiamo che il Nero Cancello è diventata una sorta di porta girevole sputamostri, è evidente come Talion non abbia fatto benissimo il suo lavoro, tuttavia ha avuto ciò che pochi hanno nella vita, una seconda occasione.

Il ranger viene infatti riportato in vita da Celebrimbor, un personaggio noto ai fan più accaniti della saga, che porta con sé un fardello di colpe persino maggiore.

Celebrimbor è infatti un personaggio di cui possiamo leggere nel Silmarillion, il libro che racconta la storia della Terra di Mezzo in ere molto molto più antiche delle vicende di Frodo e compagni. Essendo il miglior fabbro elfico della sua epoca, a lui si deve la creazione degli Anelli del Potere su indicazione di Sauron, che forgiò poi l'Unico Anello per controllarli. Insomma, se la situazione nella Terra di Mezzo fa schifo è anche colpa di Celebrimbor.

Con l'idea di fare ammenda, l'antichissimo elfo fa risorgere Talion, e lo accompagna nella suo bisogno di riscatto e nel cercare di arginare l'avanzata dell'Oscuro Signore.

Un clone di Assassin's Creed? A dire il vero, l'ultima prova ci ha ricordato più Batman quanto a meccaniche di gioco.

Per questo motivo giocando a La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor potremo continuamente passare dal piano reale dell'esistenza a quello di Celebrimbor, per sfruttarne i poteri. Ovviamente col cambio di realtà cambia anche ciò che vediamo intorno a noi, quindi da una parte avremo colline, prati, caverne e roccaforti, dall'altro la loro versione oscura. Inoltre, vestendo i panni di Celebrimbor potremo vedere e scalare edifici che non esistono.

Se infatti Talion se la cava egregiamente con le armi da mischia, il fabbro elfico tiene fede alla fama della sua razza e scocca frecce con una precisione mortale. Entrambi i personaggi hanno ovviamente un proprio skill tree con cui aumentare danno, precisione, portata delle combo e così via.

E proprio le combo sono ciò che rende La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor un parente stretto di Batman. Talion si muove, combatte, para e schiva in maniera molto simile all'Uomo Pipistrello. Lo stile di combattimento fluido e basato su un tasto per colpire e uno per contrattaccare è praticamente identico. E l'impressione che vi fosse una certa somiglianza è stata confermata dal fatto che abbiamo provato i due giochi a poca distanza l'uno dall'altro, quindi abbiamo potuto compararli quasi in tempo reale.

Questo tuttavia non è un male, visto che la coreografia dei combattimenti e il risultato delle vostre combo è gratificante almeno quanto lo è in Batman, solo che qua non si lesina con decapitazioni, smembramenti e coltellate nelle viscere.

I sistemi sembrano essere tutti al loro posto e oliati, ma resta da vedere quanto sarà avvincente la storia.

Ma anche Celebrimbor può dire la sua, l'elfo è infatti dotato di un'abilità che si rivela molto utile in un sacco di situazioni: la possibilità di teletrasportarsi addosso al nemico contro cui si scocca la freccia, così da coprire in poco tempo grandi distanze ed eliminare al volo il bersaglio. Molto utile quando un mostro enorme che non potete sconfiggere vi sta correndo dietro per trasformarvi nel suo prossimo pasto.

E non è finita qua, Talion è anche dotato di un particolare potere che gli permette non solo di far esplodere la testa degli orchi, ma di sottometterli al suo volere, così da farsi raccontare eventuali dettagli interessanti sui nemici più pericolosi, abilità che si lega al Nemesis System.

Il Nemesis System è una modalità totalmente distaccata che potrebbe rilevarsi persino più interessante della storia in sé e per sé. Immaginate una grande mappa piena di castelli e creature in cui si trovano tutti gli orchi più importanti che avete incontrato. Una sorta di zoo safari orchesco.

Qua dentro potrete scorrazzare liberamente e scontrarvi contro di loro in maniera totalmente libera. Ogni volta che li batterete aumenterà il loro odio verso di voi, ogni volta che vi batteranno saliranno di livello. Volendo potrete persino assistere ai loro scontri di potere e decidere chi dei due merita di diventare più forte.

Tutto è basato sulle complesse interconnessioni che regolano la loro società, in cui l'unico modo per fare carriera è piantare del freddo acciaio nelle budella di superiori ed eventuali giovani rampanti. Ogni orco avrà quindi dei nemici e delle guardie del corpo, delle debolezze e dei punti di forza.

Quando sottomettete un orco al vostro potere potrete dunque farlo combattere al vostro fianco contro il suo capo clan, del quale vi avrà rivelato la posizione, e decidere che quell'orco deve ucciderne un altro a vostra scelta.

Inoltre, mettiamo che combattete con un capo clan e lo gettate nel fuoco, ma quello sopravvive, lo ritroverete bruciato e più incazzato che mai per il secondo round.

Benché fine a se stesso, il Nemesis Mode è un ottimo modo per estendere la longevità del gioco, visto che è una sorta di ambiente controllato di cui sarete voi a decidere le sorti, favorendo o meno un determinato capo clan orco, salvo poi ucciderlo per guadagnare punti esperienza. È una sorta di grande realtà virtuale, un parco giochi in cui sperimentare e uccidere nemici per il puro gusto di farlo.

Attendiamo dunque con una certa curiosità di mettere le mani sulla versione completa di La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor, un titolo che pur non brillando per originalità riesce comunque a divertire per il suo sistema di combattimento e per la varietà di approcci allo scontro che propone, adesso non resta che capire se la storia riuscirà ad essere altrettanto interessante.

A dire il vero, il fatto che a scrivere la trama sia stato un certo Christian Cantamessa, ovvero l'uomo dietro Red Dead Redemption, ci fa ben sperare.