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Bayonetta 2: la strega sexy stupisce su Wii U - review

I Platinum Games premiano la fiducia di Nintendo.

Solo qualche settimana fa vi avevamo anticipato alcune impressioni relative a Bayonetta 2, seguito di uno dei migliori action game degli ultimi anni, realizzato da Platinum Games in esclusiva per Wii U grazie all'appoggio economico di Nintendo.

Se la casa di Super Mario non avesse tirato fuori la pecunia, infatti, la folta schiera di fan della sexy-strega non avrebbe avuto la fortuna di vivere un'altra avventura nei panni di Bayonetta. L'eroina creata da Platinum Games, tuttavia, non piace a tutti: molte persone la considerana eccessivamente procace, apostrofandola con epiteti particolarmente pesanti.

Stiamo parlando però dello stesso pubblico che negli ultimi anni ha adorato Dante, personaggio dalla caratterizzazione altrettanto esagerata. In poche parole, finché a fare il coatto provocatore e arrogante è un personaggio maschile, viene tutto considerato perfetto. Se il medesimo criterio di esagerazione viene applicato a un personaggio femminile, si grida immediatamente allo scandalo.

Bayonetta è volutamente sexy, esagerata, caricaturale, assolutamente perfetta come protagonista in un gioco appartenente al genere "over-the-top-action". Tutto è così folle, pompato e fuori misura, da fare il giro e diventare brillante e divertente. O almeno questa è la nostra visione. Se poi fate parte di quella schiera di giocatori che ha odiato il primo capitolo della serie per gli atteggiamenti della protagonista, smettete pure di leggere. Bayonetta 2 infatti si spinge ancora oltre, superando in tutto e per tutto i risultati ottenuti dal suo predecessore.

A mali estremi, anche una strega deve ricorrere ad estremi rimedi. Che ne dite di un bel viaggetto all'inferno?

Sì, avete letto bene: questo seguito sviluppato da Platinum Games per Nintendo Wii U è quanto di più pacchiano, coatto, divertente, surreale, sorprendente e frenetico ci sia capitato di provare recentemente. In parole povere, ci troviamo di fronte al miglior gioco d'azione degli ultimi anni, alla faccia di chi si scandalizza per un paio di chiappe e qualche spaccata ginecologica.

Esattamente come accadeva già nel primo episodio, infatti, anche in questo caso il sistema di combattimento è quanto di più raffinato si possa trovare in circolazione, con una quantità imbarazzante di combo eseguibili alternando i tasti Y e X del GamePad (o affidandosi alla semplicistica modalità touch), tecniche speciali da acquistare nel corso del gioco, schivate al millesimo di secondo, e la graditissima opzione che permette dopo un po' di pratica d'interrompere una combo con una manovra difensiva, per riprenderla dopo aver evitato la reazione del nemico.

Tutto ciò che avevamo amato del combat system di Bayonetta ritorna anche in questo seguito, se possibile in una veste ancora più fluida e gratificante. A rendere l'esperienza più convincente è l'inserimento più organico degli attacchi tortura, grazie ai quali è possibile dare il colpo di grazia agli avversari storditi, ottenendo punti e aureole bonus.

Rispetto al passato gli attacchi tortura spezzano meno l'azione e perfino i QTE ad essi legati sono più fluidi e naturali. A questo si vanno ad aggiungere tantissime nuove armi che possono essere acquistate o recuperate dopo aver abbattuto alcune tipologie di nemici.

Il gioco è un continuo rincorrersi tra citazioni (Shinobi 3 anyone?) e boss fuori di testa.

Le armi che vengono acquistate regolarmente da Rodin (uno dei tanti volti noti presenti anche in questo seguito) sono permanenti e possono essere equipaggiate una volta ottenute, in mano o agganciate ai piedi, a seconda della loro tipologia.

Sperimentando con le varie configurazioni è possibile trovare incroci davvero folli, creando per esempio una strega armata di arco e capace di tenere gli avversari a distanza, salvo poi affettarli a dovere con due affilatissime lame agganciate alle scarpe.

Il fatto di poter equipaggiare contemporaneamente due diverse configurazioni tra cui passare con la semplice pressione di uno dei tasti dorsali, permette di cambiare arma nel bel mezzo delle combo, dando vita a una letale danza di attacchi multipli, assolutamente letale per qualsiasi avversario.

Le armi che vengono raccolte dai nemici, invece, sono temporanee e possono essere usate per portare a segno una manciata di colpi. Ogni arma attiva mosse specifiche, aprendo una vasta gamma di possibilità extra con cui infierire sui bersagli. Si va dalle lunghe lance usate per la pole dance a enormi scudi e ingranaggi di metallo, fino ad arrivare a brutali coppie di mazze ferrate da far danzare nell'aria in una tempesta di dolore.

Anche questa volta il design dei mostri è a metà tra il pacchiano e il tipico gusto giapponese. Aspettate d'incontrare le creature dell'inferno!

Se pensavate che i ritmi del primo Bayonetta fossero elevati, preparatevi ad essere letteralmente sopraffatti da un'orgia di combattimenti serrati, durante i quali l'azione riesce costantemente a superare i picchi impostati dallo scontro precedente, senza lasciare un attimo di respiro.

Quando God of War stupì gli appassionati di giochi d'azione inserendo monumentali boss nei primi minuti di gioco, il genere action fece un importante passo avanti, salvo poi dimostrarsi incapace di mantenere quei ritmi di gioco per l'intera durata dell'avventura.

Con Bayonetta i ragazzi di Platinum Games fecero un ulteriore passo verso l'azione potente e duratura ma è con questo secondo episodio che i capaci sviluppatori nipponici hanno raggiunto l'apice del fiato sospeso, creando un fiume impetuoso che travolge il giocatore dall'inizio alla fine dell'esperienza.

Pur non rimanendo vittima della sindrome di Metroid, in Bayonetta 2 la sexy protagonista deve riacquistare parte dei poteri e delle tecniche già viste nel primo capitolo. E forse è proprio questo l'unico neo di Bayonetta 2, una leggera pigrizia di fondo.

Bayonetta 2, la strega fa il suo ritorno con il trailer di lancio.

Pur trattandosi di un gioco eccezionale, raffinato oltre ogni misura e reso meraviglioso dalla collaborazione perfetta di ogni singolo elemento, è un peccato notare la presenza di alcuni elementi in tutto e per tutto identici a quelli già visti nel primo capitolo.

Molte delle abilità da acquisire arrivano direttamente dal precedente episodio, e la scenetta di Rodin che va a recuperare nuovi tesori per ogni LP celestiale ritrovato, è in tutto e per tutto identica a quella già vista diverse volte in passato.

Viste le aspettative verso questo seguito, ci saremmo aspettai un pizzico di impegno in più anche su questo fronte ma si tratta davvero di un eccesso di pretese da parte nostra, piuttosto che di un difetto vero e proprio.

La realtà dei fatti è un'altra: giocare a Bayonetta 2 è favoloso, e una volta iniziata una partita difficilmente riuscirete a staccarvi dalla console al primo tentativo. Ogni volta che arriverete alla fine di un capitolo avvierete immediatamente il successivo, incapaci di dire "basta" davanti alle continue trovate dei Platinum Games, all'incredibile qualità del loro lavoro, e al desiderio di migliorare costantemente le proprie prestazioni sul campo di battaglia.

Gli incontri con questo personaggio sono sempre adrenalinici ed estremamente spettacolari. Sono così belli che finirete col desiderare che non finiscano mai!

Oltretutto, nonostante alcuni elementi siano stati portati di peso dal primo Bayonetta, in questa fatica dei Platinum Games non mancano le novità. La nuova ambientazione a tema acquatico, per esempio, spingerà la protagonista a sviluppare il potere di trasformarsi in un agilissimo serpente marino, in grado di muoversi rapidamente sott'acqua.

Tutto questo è accompagnato da una divertente modalità multiplayer chiamata Doppia Apoteosi, che rappresenta un vero valore aggiunto per Bayonetta 2. In sostanza si tratta di una serie di sfide sbloccate di volta in volta durante la storia principale. Per ogni carta ottenuta giocando, si sblocca un gruppo di nemici da affrontare online in compagnia di un amico, oppure affiancati dalla CPU.

Ogni giocatore può scegliere tra diversi personaggi (con i rispettivi costumi) e creare la propria configurazione ideale di armi. Una volta nell'arena, ci si sfida per sei round cercando di accumulare il maggior numero possibile di punti. Al termine del round, chi ha ottenuto i risultati migliori viene decretato vincitore.

Per ogni round è possibile scommettere un certo quantitativo di aureole, in modo da massimizzare i guadagni in caso di vittoria. Il bello, però, è che all'aumentare della posta, cresce anche il livello di difficoltà.

La quantità di elementi coreografici su schermo durante i combattimenti è incredibile. Giocherete con un Wii U e non vi sentirete affatto lasciati indietro dalle altre console.

All'interno dell'arena i due giocatori sono rivali ma per sopravvivere alle sfide più ardue sono comunque costretti a collaborare. Questo meccanismo perverso crea una riuscita tensione nel rapporto rivali/alleati che si viene a formare tra i giocatori, che trova il proprio apice nella possibilità di curare un compagno caduto, facendolo tornare in battaglia.

Pur rappresentando un semplice contorno da affiancare alla succosissima portata principale, la modalità Doppia Apoteosi si è rivelata essere la classica ciliegina sulla torta. Su una torta particolarmente gustosa, oltretutto.

Se dal punto di vista del gameplay e delle modalità c'è solo da stare allegri, lo stesso si può dire anche della componente tecnica. Visivamente parlando, Bayonetta 2 è un piccolo gioiello. Sacrificando qualche frame gli sviluppatori sono riusciti a creare un gioco così barocco e carico di effetti grafici da lasciare a bocca aperta, soprattutto durante le fluidissime battaglie contro angeli del Paradiso e demoni dell'Inferno.

Gli scontri con alcuni dei boss del gioco sono inseriti all'interno di situazioni così folli ed elaborate da far scoppiare il cervello, con continui cambi d'inquadratura e, spesso e volentieri, con profonde modifiche al campo di battaglia.

La Doppia Apoteosi è una modalità molto divertente: il mix tra sfida competitiva e cooperativa pensato dai Platinum Games funziona alla grande!

Il dinamismo ipercinetico è accompagnato dalla gradevole varietà delle ambientazioni, che passano da pittoresche città acquatiche (caratterizzate dal tipico cielo azzurro delle produzioni SEGA) alle viscere di enormi creature demoniache, tra fiumi di sangue e rosei tessuti molli. Il tutto con la totale assenza del fastidioso tearing che caratterizzava il primo capitolo su Xbox 360.

Anche sul fronte del sonoro Bayonetta 2 è una vera perla, visto che riesce a ripetere quanto di buono era già stato fatto col primo capitolo. La colonna sonora meriterebbe di essere salvata sul lettore musicale di qualsiasi giocatore, mentre il doppiaggio (presente sia in Inglese che in Giapponese, anche se il secondo manca del lip-sync) ripropone l'inconfondibile accento british della protagonista, affiancato da altre voci ben distribuite e caratterizzate da una recitazione sempre all'altezza.

A questo punto, sinceramente, non avete bisogno di altro per andare ad acquistare un Wii U. Ora come ora, la console di Nintendo è la candidata ideale per affiancare un PC, complice anche la mancanza di esclusive davvero importanti su PS4 e Xbox One (e di prestazioni davvero degne di nota). Forse fra un anno le console di Sony e Microsoft vanteranno un catalogo di esclusive di tutto rispetto, ma in questo preciso momento, se avete un buon PC e volete giocare titoli davvero unici, il Wii U è l'acquisto che fa per voi.

9 / 10

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Bayonetta 2

Nintendo Wii U, Nintendo Switch

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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