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Sid Meier's Civilization: Beyond Earth, il vero seguito di Civ V - review

Ancora un altro...gioco!

In molti cercavano l'erede di Alpha Centauri ma è evidente che Beyond Earth sia il vero e proprio seguito di Civ V. Innanzitutto è il gioco che lo segue nella grande famiglia dei Sid Meier's Civilization, perlomeno nel filone principale, dato che nel frattempo è uscito piuttosto in sordina Revolution 2 su iOS.

Inoltre, similmente ad Alpha Centauri, è il gioco che racconta cosa succede dopo Civilization V. Tutti i fan della serie sanno che la vittoria più evocativa del più famoso strategico 4X (EXplore, EXpand, EXploit ed Exterminate) è quella nella quale una civiltà, al culmine del progresso scientifico, riesce a lanciare in orbita delle navi spaziali per colonizzare altri pianeti. Beyond Earth parte proprio dal momento in cui queste popolazioni trovano un nuovo mondo da conquistare e civilizzare.

Infine Sid Meier's Civilization: Beyond Earth è in tutto e per tutto l'evoluzione del gameplay di Civilization V e delle sue due espansioni, Gods&Kings e Brave New World. I due giochi, infatti, condividono molto sia nell'impostazione dell'interfaccia che nella grafica.

Lentamente, però, le differenze cominciano ad emergere e ci fanno capire come Firaxis abbia lavorato per rendere l'esperienza di gioco più libera dalle catene. La progressione storica di Civilization impone determinati ritmi e determinate connessioni che non possono essere aggirate. Per esempio, non è possibile lavorare l'uranio se non si è imparato prima ad intagliare la pietra o andare nello spazio se non si è prima scoperto il Volo. Il contesto alieno e fantascientifico di Beyond Earth consente invece di scegliere la successione di eventi che si vuole, senza che qualcuno possa storcere il naso.

Le similitudini con Civilization V sono tante, a partire dall'interfaccia di gioco, comunque molto pulita e funzionale.

Per questo motivo l'albero delle tecnologie di Civ V ha potuto trasformarsi in una vera e propria rete che consente ai giocatori di muoversi a 360° alla ricerca della tecnologia più utile per la propria civiltà. In una partita potrete ricercare liberamente prima la Firaxite e poi le Pietre Fluttuanti e in quella successiva potrete fare il contrario senza nessuna controindicazione. Tutto dipenderà dalla vostra strategia.

Quello che si nota quasi subito, infatti, è che il gioco premierà le civiltà specializzate e per questo bisognerà decidere la propria strategia sin dai primissimi turni, se non addirittura prima. In Beyond Earth, infatti, potrete costruirvi il leader più adatto ai vostri scopi.

Chiedendovi di scegliere l'equipaggiamento contenuto dalla vostra nave Madre, Firaxis vi darà la possibilità di selezionare i bonus e le unità con le quali partire. In questo modo potrete decidere se iniziare con un lavoratore o con un soldato, se avere un'area più ampia per decidere dove fondare la prima colonia o se conoscere in anticipo la linea costiera di tutto il pianeta.

In questo modo i primi 50 turni diventeranno fondamentali per la vostra strategia e non ci saranno più tempi morti, dato che in base alla scelte precedenti sarete impegnati a rendere la capitale un giardino dell'Eden o a sterminare alieni e ritrovare manufatti alieni.

La rete delle tecnologie consente una libertà molto maggiore al giocatore, che potrà decidere di volta in volta cosa ricercare.

Al fianco della classica gestione della civiltà, divisa tra la crescita e lo sviluppo delle città, la costruzione dei miglioramenti e il dispiego delle unità militari, Beyond Earth si fonda su alcuni aspetti introdotti con le espansioni di Civ V, ovvero il Commercio, lo Spionaggio e il Turismo.

Commerciare con le altre civiltà, con le stazioni commerciali o tra le varie città del vostro impero, sarà fondamentale per crescere più velocemente, guadagnare energia (la moneta del gioco) e rafforzare i legami diplomatici con gli altri leader.

Nonostante sia basato su un futuro lontano, i commerci avverranno ancora attraverso l'acqua o tramite convogli terrestri e potranno portare denaro, scienza, cibo o produzione, esattamente come in Civ V, dando una spinta supplementare alla vostra economia.

Lo spionaggio, invece, è diventato decisamente più divertente. Sarà sempre gestito attraverso un'apposita finestra e non tramite unità specifiche ma questa volta potrete decidere sia lo scopo generale della vostra agenzia di intelligence, ovvero se per difendervi dagli altri leader o se spiarli, sia il tipo di attività da portare avanti.

Il filmato introduttivo di Civilization: Beyond Earth.

In base all'abilità della spia potrete scegliere se allacciare una rete di rapporti in una città nemica, se rubare tecnologie, soldi o se provare addirittura ad annettere la città con un colpo di stato.

Il Turismo si è invece evoluto nelle Missioni. Beyond Earth è ricco di momenti nel quale il gioco vi chiederà di prendere una decisione o di portare a termine un determinato compito per ottenere bonus da alcuni edifici o agevolazioni per determinate unità, come per esempio la possibilità di passare indenni attraverso il miasma.

In questo modo potrete utilizzare le Missioni per cercare di specializzare ulteriormente il vostro impero o per provare a mettere una pezza a qualche falla che si è creata negli anni.

Le Missioni vi serviranno anche per ottenere punti Affinità e ogni civiltà potrà scegliere di perseguire una determinata "filosofia" di evoluzione che corrisponderà anche alla possibilità di perseguire una specifica vittoria.

L'affinità non determinerà solo il tipo di vittoria che potrete perseguire, ma anche l'evoluzione delle vostre unità militari.

La strada della Supremazia vi spingerà a ripudiare le radici terrestri, evolvervi verso le macchine e infine mandare una spedizione punitiva sulla Terra per ripulirla dagli esseri umani rimasti, divenuti ormai impuri.

La strada della Purezza vi spingerà a replicare idealizzare la Terra e a replicarla cos' come avrebbe dovuto essere in modo da poter accogliere i fratelli rimasti nel pianeta natale. Infine la strada dell'Armonia vi spingerà a fondervi col pianeta e con i suoi abitanti, in modo da tagliare i ponti con il passato e cercare una nuova strada evolutiva.

Oltre a questo tipo di vittorie, specifiche per ogni affinità, potrete ottenere le classiche vittorie a Tempo (ovvero dopo la scadenza dei turni prestabiliti), per Dominazione (conquistando tutte le capitali) o per Contatto Alieno, ovvero costruendo il Grande Fare grazie al quale entrare in contatto col Pianeta.

Da questo punto di vista l'offerta è piuttosto classica, così come è classico il rapporto che si può avere con gli altri leader e con i barbari, in questo caso rappresentati dagli alieni.

Le unità orbitanti daranno bonus specifici, militari e non, alle unità e alle caselle sottostanti.

Durante le nostre partite abbiamo commerciato, parlato e lottato con l'I.A. che si è dimostrata sufficientemente reattiva per agire di conseguenza, diventando felice dopo anni di ricchi accordi commerciali o aggressiva per via di due percorsi di Affinità divergenti. La cosa positiva è che siamo stati in grado di finire una partita senza dover entrare in guerra con nessuno: è bastato tenere buoni tutti con denari e regali vari.

Sotto il profilo della strategia non si notano grandi cambiamenti, dopo la rivoluzione degli esagoni di Civ V. Le uniche differenze sono date dalle unità orbitali, capaci di fornire bonus di vario tipo (anche non militare) alle zone coperte dalla loro influenza, e dalla possibilità di evolvere i soldati ed i mezzi in base all'Affinità.

Gli stati Supremi avranno una specializzazione meccanizzata dei marine, mentre quelli Armonici mescoleranno i soldati con gli alieni. Niente di rivoluzionario ma in questo modo si aumenta un po' la forza e la varietà delle truppe a disposizione, apparentemente minore che in Civilization, dove nei secoli di gioco si maneggiavano sia unità preistoriche che mezzi futuristici.

La mancanza di questi collegamenti con la storia, come gli artisti, le meraviglie naturali o i monumenti, si fa sentire molto durante le prime partite, dove i leader sembreranno tutti un po' troppo uguali, gli edifici anonimi e l'universo di gioco, in generale, poco fantasioso ed evocativo. In altre parole, tutto vi sembrerà meno tangibile e riconoscibile del solito.

Dieci minuti di gameplay per scoprire come colonizzare lo spazio in Civilization: Beyond Earth.

A volte farete fatica a trovare la tecnologia all'interno della rete o a capire perché, dopo aver fatto un viaggio interstellare, dovrete imparare nuovamente a sfruttare il petrolio o attraversare gli specchi d'acqua, ma è innegabile come la magia sia ancora lì, anzi forse è più forte di prima.

Perché una volta che vi sarete abituati alle novità comincerete ad apprezzare il lavoro di rifinitura e ribilanciamento fatto da Firaxis, che ha reso ancora più esplicite, libere e dinamiche alcune meccaniche di gioco, oltre ad aver limato ulteriormente i tempi morti aggiungendo una miriade di cose da fare che posticipano continuamente l'ultimo turno.

La familiarità col passato è comunque tanta e se da una parte potrebbe essere un vantaggio per tutti i fan del quinto capitolo o per coloro che non hanno un PC particolarmente performante (dato che Beyond Earth gira comodamente anche su PC portatili entry level), dall'altra impedisce al gioco di raggiungere le vette di eccellenza che un prodotto così solido potrebbe ambire.

8 / 10

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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