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Gli assurdi requisiti hardware di Assassin's Creed: Unity - editoriale

Per giocare come su console c'è bisogno di un PC-mostro?

Ubisoft ha ufficialmente svelato quelli che saranno i requisiti PC del prossimo Assassin's Creed: Unity e, proseguendo lungo una spirale che sembra non avere fine, ha suscitato una nuova ondata di polemiche tra il pubblico degli utenti computer.

Le specifiche raccomandate per giocare al prossimo episodio della popolare saga (ma soprattutto quelle minime) sono infatti qualcosa di inaudito o quasi, tanto che inizialmente la notizia era circolata come semplice rumor ed in molti si erano rifiutati di crederla vera, fino a quando lo stesso publisher non è intervenuto per confermare il tutto.

Riassumendo in breve la questione, la configurazione hardware minima indispensabile per far girare il nuovo Assassin's Creed, secondo il produttore francese, comprenderebbe un processore core i5-2500k e una scheda grafica Nvidia GTX 680 con 2 GB di vRAM, o soluzioni equivalenti. Le specifiche raccomandate per ottenere un'esperienza ottimale sono ancora più mostruose: processore Intel core i7-3770 e una GPU Nvidia GTX 780 con 3 GB di vRAM.

Anche il primo Crysis, al tempo della sua uscita, aveva requisiti hardware mostruosi che mettevano in 'crisi' la maggior parte dei PC. A differenza di Unity, però, non girava sulle console dell'epoca.

Per tutti quelli che non hanno particolare confidenza con la componentistica hardware PC, ci limitiamo a fare le seguenti valutazioni: come scheda grafica minima viene indicata quella che appena due anni fa era un gradino sotto al top di gamma assoluto (inferiore solo alla 690), costava circa 500 dollari e tuttora è reperibile a prezzi prossimi ai 400 €, ossia quanto un'intera PS4 o Xbox One.

Per mettere ancora meglio le cose in prospettiva, possiamo anche dire che, con una misurazione "a braccio" basata sui teraflop, la GTX 680 (3,1 Tflop) è potente quasi il doppio della scheda grafica equipaggiata da PS4 (1,8 Tflop) e oltre il doppio di quella montata da Xbox One (1,3 Tflop).

Ricordiamo, per altro, che Assassin's Creed: Unity girerà su console a 900p e 30fps, con quelli che, probabilmente, saranno i settaggi grafici "medi" (in termini di anti-aliasing, effetti eccetera) della versione PC. Appare dunque molto singolare che una configurazione PC oggettivamente molto superiore a quella delle console next-gen sia il minimo indispensabile per far semplicemente partire il gioco.

Solo due anni fa, la GTX 680 era una scheda grafica decisamente high-end. È normale che oggi si sia trasformata nel 'minimo' indispensabile?

Che una GPU ancora di buon livello ed estremamente popolare come la GTX 660, ad esempio, non sia sufficiente a farlo girare neanche a 720p, con settaggi minimi e un frame-rate accettabile, ci sembra davvero molto improbabile. In caso, sarebbe senz'altro un problema per la stessa Ubisoft, dal momento che pochissimi giocatori PC sono in possesso di un hardware ambizioso come quello da loro identificato come la base minima, e dunque la stragrande maggioranza della platea PC resterebbe tagliata fuori.

Diamo però uno sguardo anche ai requisiti "consigliati", ossia quelli necessari per ottenere un'esperienza ottimale. La GTX 780 indicata da Ubisoft è anch'essa il top di gamma "meno uno" dello scorso anno, inferiore solo alla 780 ti, e tuttora costa cifre intorno ai 450 euro. Ha una potenza di circa 4 Tflop, ossia circa il 30% in più della GTX 680. È normale che il margine di potenza tra la scheda grafica minima indispensabile per far partire il gioco e quella in grado di offrire un'esperienza ottimale sia così risicato? Se non altro, ciò indicherebbe che il gioco è rigidissimo e poco scalabile: questioni che hanno più a che fare con la capacità di programmazione che non con la bellezza della grafica.

Ed è normale anche il fatto che nessuna GPU per laptop sia ufficialmente supportata e rientri nei requisiti minimi? E pensare che ne esistono di ben potenti, inserite in costose configurazioni portatili dedicate esplicitamente al gaming, come i vari Alienware o Asus Republic of Gamers. Stando alle dichiarazioni ufficiali di Ubisoft, chiunque abbia speso 1.500-2.000 euro per acquistare uno di questi laptop e giocare ad alta qualità anche quando è lontano da casa, dovrà rinunciare all'idea di comprare Assassin's Creed: Unity.

I costosi laptop 'Republic of Gamers' di Asus sono esplicitamente dedicati al gaming. Stando alle specifiche diffuse da Ubisoft, però, nessuno di essi riuscirà a far girare Assassin's Creed: Unity.

Parliamo anche di processori: quello minimo identificato da Ubisoft, il core i5-2500k di Intel (stranamente viene indicata la versione overclockabile), è un processore desktop di fascia media, che nuclearizza letteralmente le CPU di PS4 e Xbox One, notoriamente modeste. Anche tenendo conto dei miracoli che l'ottimizzazione può compiere su hardware fissi come quelli delle console, possiamo arrivare a pensare che con il passaggio al PC l'asticella del minimo indispensabile si innalzi così tanto?

Quali conclusioni possiamo trarre da tutta questa storia? I sostenitori accaniti del gaming su console la vedono come la loro definitiva "rivincita": la dimostrazione che giocare su PS4 o Xbox One è più conveniente, più semplice e, nel complesso, più equilibrato in termini di rapporto costi/prestazioni. Se davvero, per giocare Unity su PC al minimo assoluto (bassa risoluzione, settaggi minimi e 30fps) sarà necessario un hardware dal costo complessivo di circa 1.000 euro come quello indicato da Ubisoft, in questo caso avranno tutta la ragione del mondo.

Lo scenario più probabile, però, è un altro. Sono piuttosto convinto, infatti, che quelli non saranno affatto i veri requisiti minimi del gioco: penso che, a partire dal giorno successivo alla release, avremo dozzine di analisi (inclusa quella del nostro Digital Foundry) che ci spiegheranno come Unity girerà senza grossi problemi, a impostazioni medie o magari modeste, anche su hardware ben più terreni.

Unity è senz'altro molto bello dal punto di vista grafico, ma come ogni gioco PC dovrebbe essere in grado di scalare per adattarsi anche agli hardware dal costo medio e dalla più ampia diffusione.

In sostanza, è possibile che Ubisoft, viste le accese polemiche già generate dai suoi trascorsi di conversioni poco efficienti su PC (basta guardare al recente caso di Watch Dogs), stavolta abbia voluto "mettere le mani avanti", indicando appositamente un hardware spropositato per far sì che un domani, di fronte ad eventuali critiche sulla performance del suo titolo, sia già pronta e preconfezionata la risposta delle "caratteristiche hardware non sufficienti".

Come dimenticare, del resto, le controverse dichiarazioni sull'ottimizzazione PC fatte lo scorso anno dall'associate producer di Assassin's Creed 4, Sylvain Trottier, secondo il quale "su PC l'ottimizzazione non è davvero un problema, perché l'idea è che se il gioco non gira abbastanza bene, compri una GPU più potente"?

Intendiamoci, Assassin's Creed: Unity è visivamente molto bello e sembra pronto a sfruttare gli hardware moderni senz'altro più della maggior parte dei titoli cross-gen usciti fino ad ora (incluso il suo predecessore), ma se riesce a girare a 900p30 sugli hardware delle console, le reali specifiche minime su PC, semplicemente, non possono essere quelle che Ubisoft ha appena diffuso.

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Assassin's Creed: Unity

PS4, Xbox One, PC

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Luca Signorini

Contributor

Luca gioca e scrive da quando ha scoperto le meraviglie del pollice opponibile. È giornalista ma soprattutto appassionato; non gli toccate Metroid, Stallone, i Black Sabbath e la carbonara e sarete suoi amici per sempre.
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