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Indiegamer #95 - articolo

Come uccidere se stessi, l'ultima notte cyberpunk e il paradiso del drifting.

In questo numero 95 di Indiegamer scopriremo come sovvertire le regole classiche degli FPS cercando di colpire noi stessi del curioso concept Shootmephrenia, per poi trasferirci in un mondo cyberpunk con il cinematic platform The Last Night. Infine ci divertiremo a consimare gli pneumatici dell'auto in Absolute Drift.

Shootmephrenia (Toco Games)

Shootmephrenia è un concept sviluppato per la game jam 7DFPS, che invita gli sviluppatori a realizzare un first person shooter in soli sette giorni. Ciò che distingue questo esperimento dal classico FPS è che, in questo caso, non ci sono soldati nemici, alieni o demoni da far fuori ma bisognerà colpire e uccidere se stessi.

Shootmephrenia è strutturato come un puzzle game e inserisce il giocatore in una piccola mappa con due o più superfici riflettenti sulle quali il proiettile sparato potrà rimbalzare fino a tornare indietro e colpire lo stesso giocatore.

Shootmephrenia è ambientato in una sorta di cyberspazio con colori netti e forti luci.

Se sulle prime il titolo appare molto semplice (si tratta unicamente di trovare la giusta angolazione e il colpo tornerà esattamente da dov'è partito), livello dopo livello le cose si faranno più complicate: le superfici riflettenti aumentano e può diventare necessario muoversi per "catturare" al volo il proiettile.

Per facilitare la ricerca della giusta combinazione di movimenti e angolazione, il giocatore ha a disposizione un puntatore laser, che da un'indicazione di quella che sarà la traiettoria del rimbalzo, e la possibilità di visualizzare il movimento del proiettile con una camera posta proprio sopra di esso.

Provando Shootmephrenia è evidente la sua natura di esperimento realizzato in poco tempo: i livelli sono pochi e non particolarmente complessi, ma l'idea è interessante e diverte. L'autore ha continuato a sistemare il gioco e a correggere i bug, e non è escluso che da concept possa evolversi in un qualcosa di più ampio e rifinito.

Shootmephrenia è scaricabile gratuitamente dalla pagina itch.io dello sviluppatore.

In questo caso la morte del protagonista è l'obiettivo del gioco.

The Last Night (Odd Tales)

Another World e Flashback sono titoli solitamente definiti come "cinematic platformer" e rappresentano la prima ispirazione per la realizzazione di The Last Night, videogioco cyberpunk in sviluppo presso il piccolo studio indie Odd Tales.

Anche in questo caso l'idea originale nasce in seno ad una game jam, la cyberpunkjam, ma a differenza del breve titolo realizzato in quell'occasione, The Last Night punta ad essere nettamente più ampio, offrendo un mondo open world disegnato in 2D, con 4 differenti distretti, ciascuno con le sue peculiarità, la sua architettura e la sua cultura, fra cui ci si dovrà muovere utilizzando taxi, monorotaie o traghetti, ma cercando sempre di mantenere il basso profilo che il gameplay di infiltrazione stealth richiede.

Il cupo mondo futuristico di The Last Night, che molto deve a Blade Runner, ci metterà nei panni di un hacker che si servirà delle sue abilità per comandare le azioni di droidi e droni ai quali delegare il "lavoro sporco", ma non mancheranno anche momenti di azione più diretta come intense corse automobilistiche.

La trama non sarà secondaria in quanto i designer intendono dare profondità ai personaggi e stanno sviluppando un sistema di dialoghi che permetta un buon livello di ramificazione dei discorsi e che spinga a prendere decisioni che possono modificare l'andamento della storia.

Il cyberpunk di The Last Night riprende l'idea della metropoli sviluppata in verticale oppressiva e ricca di luci al neon.

La libertà di scelta non si limiterà a diverse opzioni di dialogo ma si troverà anche nell'azione, magari in situazioni difficili in cui decidere se scappare, cercare di guadagnar tempo o risolvere la questione estraendo la pistola.

A breve dovrebbe essere lanciata una campagna di raccolta fondi su Kickstarter, mentre l'uscita è prevista per i primi mesi del 2016 su PC, Mac, Linux e PlayStation 4. Per chi volesse avere un assaggio delle atmosfere può provare il concept originale, giocabile direttamente tramite browser sulla pagina itch.io dello sviluppatore.

Absolute Drift (Funselektor)

Un gioco di guida interamente dedicato al drifting non è una novità ma lo sviluppatore che si fa chiamare Funselektor vuole proporlo da un nuovo punto di vista, con un aspetto grafico minimalista e una visuale isometrica.

Lo scopo del gioco è sulla carta molto semplice: tenere l'auto in drift il più a lungo possibile. Nel mentre si dovranno compiere delle azioni per far alzare il proprio punteggio, come il cosiddetto "donut", una rotazione di 360 gradi attorno ad un oggetto circolare, oppure una gimcana in un percorso prestabilito. Più saranno precisi i movimenti maggiore sarà il punteggio.

Cover image for YouTube videoAbsolute Drift - Drift Track

Ma oltre alla ricerca del top score fine a se stessa, Funselektor ha pensato di inserire diversi mondi di gioco con diverse sfide. Ogni mondo conterrà alcune missioni, dalle più semplici, come distruggere alcuni obiettivi andandoci contro, ad altri più complessi che richiedono una maggiore padronanza del mezzo.

Completate le missioni si avrà accesso ad una sfida conclusiva, una sorta di boss di fine livello che, se portata a termine con successo, sbloccherà l'accesso ai mondi successivi. Il controllo dell'auto richiederà pratica, sulle prime capita spesso di trovarsi a fare dei continui testacoda senza riuscire a seguire fluidamente il percorso, e ancora più pratica servirà per raggiungere punteggi di rilievo.

Una versione completa del gioco dovrebbe arrivare nei primi mesi del prossimo anno su PC, Mac e Linux, ma chi volesse avere un'anteprima del gioco può provare la demo disponibile sulla pagina dedicata di IndieDB. È caldamente consigliato l'uso di un pad.

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A proposito dell'autore
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Elio Cossu

Contributor

Morso da un C64 radioattivo in tenera età, si trasforma lentamente in un videogiocatore accanito e nerd di un certo livello. Lo si trova spesso a frugare tra i giochi indie alla ricerca di qualche perla nascosta.

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