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Halo 5: Guardians, beta multiplayer update - prova

Un nuovo aggiornamento, con le ultime novità.

Sono ormai passati diversi giorni dalle nostre prime impressioni suolla beta multiplayer di Halo 5: Guardians. Oggi, dopo aver potuto sperimentare altri elementi del titolo in via di sviluppo presso gli studi di 343 Industries, torniamo alla carica con un nuovo aggiornamento.

Da qualche tempo a questa parte alla modalità Massacro è stata aggiunta una nuova tipologia di scontri, chiamata Fuga. In questa variante sul tema gli Spartan sul campo di battaglia (sempre divisi in due squadre da quattro elementi ciascuna) non possono contare sulla protezione normalmente garantita dagli scudi e hanno una sola vita a disposizione, dettagli che costringono a un approccio più cauto e ragionato.

Per vincere la partita è necessario eliminare il team nemico per 5 volte, facendo segnare altrettanti punti alla propria squadra. Pad alla mano, Fuga si è rivelata particolarmente divertente, complice anche l'impossibilità di affidarsi ai letali headshot (probabilmente per evitare frustranti morti istantanee, vista l'assenza degli scudi).

Mai come in questo caso il gioco di squadra assume un'importanza cruciale, visto che farsi sorprendere dagli avversari, mentre si è completamente isolati dal resto del gruppo equivale a morte certa. Come accade in qualsiasi altro gioco, nelle modalità senza respawn, anche in questo caso dopo essere stati abbattuti si possono seguire le gesta dei propri compagni attraverso la visuale morte.

Il design delle mappe è interessante e ben strutturato ma avremmo preferito poter testare anche ambienti più ampi e spaziosi.

Se la nuova modalità ci ha convinti, non possiamo dire lo stesso delle nuove mappe. Indubbiamente ci avrebbe fatto piacere poter testare il gioco su ambientazioni più vaste, magari potendo anche contare sui veicoli (che rappresentano da sempre un elemento importante di Halo), ma a quanto pare i ragazzi di 343 Industries hanno preferito concentrarsi sul 4 vs. 4, offrendo solo mappe di dimensioni ridotte.

In massacro abbiamo avuto a che fare con lievi varianti delle mappe precedentemente testate (segno evidente che la beta viene sfruttata anche per ulteriori scelte di level design), con qualche variante sul fronte delle armi.

La più interessante in tal senso è sicuramente l'introduzione del lanciarazzi chiamato Hydra, che ha preso il posto della spada a energia precedentemente al centro della mappa Truth. Avere a disposizione un lanciarazzi ha modificato drasticamente l'approccio alla mappa, e là dove la ricerca del corpo a corpo era la chiave della vittoria (a patto di essersi assicurati la spada, naturalmente), ora si deve fare costantemente attenzione ai letali razzi di Hydra.

Nella modalità Massacro, gli utenti della beta hanno avuto la possibilità di provare due nuove mappe (Eden e Regret), accompagnate da altrettante nuove armi (il Battle Rifle e il Light Rifle), per sbizzarrirsi in una nuova serie di partite senza esclusione di colpi.

Gli assalti dall'alto sono uno degli elementi chiave della giocabilità di Halo 5. Una volta imparato a sfruttare al meglio il jetpack, le capacità sul campo aumentano vertiginosamente.

Le nuove mappe sono fin troppo simili alle precedenti ma riescono comunque a garantire la giusta tensione agonistica, complici anche le numerose novità di gameplay si cui abbiamo parlato in modo approfondito nell'articolo precedente.

Più tempo passiamo con questa beta, più ci rendiamo conto di quanto 343 Industries stia lavorando guardando all'esport. Lo suggeriscono le mappe, le modalità (Fuga ne è un esempio lampante), la necessità di accumulare esperienza per ogni singola modalità e, soprattutto, l'assenza di perk e killstreak, ormai presenti in qualsiasi FPS multiplayer sul mercato.

Sinceramente non possiamo che apprezzare tale scelta, che potrebbe rivelarsi la carta vincente di una serie già molto amata dal pubblico, che in questo modo potrebbe compiere un ulteriore passo in avanti nella conquista del mercato degli sparatutto in prima persona.

Peccato solo per il matchmaking ancora non ottimale. In più di un'occasione, infatti, ci è capitato di dover sopportare attese piuttosto lunghe prima di veder formate le due squadre che si sarebbero sfidate sul campo di battaglia. Altrettanto frequentemente, poi, ci è capitato di assistere a un bilanciamento non certo ideale delle forze in campo.

Nella modalità Fuga è fondamentale agire in modo coordinato, tenendo sotto controllo tutti i punti caldi della mappa.

Il tempo per lavorare è ancora molto, comunque. Gli sviluppatori dovranno lavorare al massimo per risolvere due noti fondamentali: il già citato matchmaking e la solidità tecnica. Se è vero che i 60 FPS sono solidi come la roccia (salvo rare incertezze), si può fare di più sul fronte della risoluzione, per cercare di ridurre l'aliasing altrimenti troppo evidenti sui televisori di dimensioni importanti.

A questo punto non ci resta che rimandarvi al prossimo appuntamento, in caso di ulteriori aggiornamenti sul campo, per la beta multiplayer di Halo 5: Guardians. Di sicuro, l'online del titolo 343 promette molto bene!

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A proposito dell'autore
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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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