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ASUS PB279Q: troppo presto per l'ultra-HD? - recensione

I 4K sbarcano sulle nostre scrivanie.

Il 4K è stata una delle sigle più chiacchierate del 2014 e sicuramente nel 2015 l'interesse non accennerà a diminuire. Per chi ancora non lo sapesse la sigla 4K sta ad indicare una risoluzione orizzontale superiore ai 4000 pixel, ma è anche utilizzata per indicare le risoluzioni Ultra HD come in questo caso 2850x2160.

Fa parte di questa categoria l'ASUS PB279Q, un pannello IPS WLED retroilluminato, con risoluzione di 3840x2160, frequenza a 60Hz in caso di collegamento con Display Port o a 30Hz attraverso la connessione HDMI. Offre decisamente tante funzionalità partendo da una larga varietà di connessioni disponibili, speaker integrati, funzioni di Picture in Picture e Picture by Picture e potrebbe risultare interessante a quella fascia di utenti che dispongono di schede video performanti e vogliono spingerle al massimo della loro capacità con risoluzioni sopra la media.

All'interno della confezione oltre al monitor e alla sua base, troviamo il cavo di collegamento audio, quello dell'alimentazione, il manuale e la garanzia ma la presenza di un cavo DisplayPort o HDMI non avrebbe guastato, considerato il prezzo di vendita. L'assemblaggio è semplice dato che il monitor e il braccio di regolazione arrivano già montati ed è quindi sufficiente installare la base tramite una vite già posizionata.

Linee semplici e pulite, ecco il PB279Q di ASUS.

Il design è pulito, complice la cornice di solo un centimetro di spessore; anche la base, regolabile in altezza mantiene la sobrietà del monitor di ASUS, rendendo l'estetica complessiva semplice anche se un po' anonima. Sulla cornice sono presenti dei piccoli led bianchi, che indicano la presenza dei tasti posti nella parte posteriore della cornice; probabilmente dei soft-touch direttamente sulla cornice sarebbero stati migliori.

Il pannello è ruotabile di 90°, una soluzione utile per il collegamento dei cavi o per alcune modalità di presentazione mentre la connettività è sorprendentemente abbondante: nella parte posteriore trovano posto una DisplayPort 1.2, una mini DisplayPort 1.2, ben quattro HDMI 1.2 con funzionalità MHL 2.0, un jack per l'ingresso audio e un'uscita per le cuffie. La presenza di così tante porte HDMI/MHL è la presenza della funzionalità picture-by-picture che consente lo streaming simultaneo di quattro sorgenti.

L'alimentatore del PB279Q è integrato nello chassis e sul retro è presente l'aggancio VESA da 100x100 millimetri. Nonostante questo, lo spessore rimane contenuto per un escursione massima di sei centimetri mentre il peso è importante perche parliamo di 7.7 chilogrammi. Gli speaker integrati, nonostante i soli due watt di potenza, si comportano discretamente bene, sicuramente sopra le aspettative che si potrebbero avere da un prodotto di questo tipo. Certo non si tratta di nessun risultato paragonabile a qualunque impianto dedicato anche a basso costo, ma come soluzione temporanea o di emergenza sono comunque accettabili.

I led sulla cornice frontale servono per comprendere la posizione dei tasti che sono stati installati nella parte non visibile della stessa.

Due funzionalità particolarmente interessanti anche se forse più orientate a un uso aziendale sono la Picture in Picture (PiP) che permette di avere in una piccola finestra posizionabile negli angoli dello schermo in grado di visualizzare un'altra sorgente e la funzione di Picture by Picture. Quest'ultima permette di suddividere equamente sezioni del monitor per la visualizzazione in contemporanea di due o più sorgenti contemporaneamente fino a un massimo di quattro.

La calibrazione dello schermo di fabbrica risulta già discretamente accettabile, anche se come sempre una fine calibrazione manuale permette di ottenere risultati migliori e più vicini alle nostre preferenze. In ogni caso il pannello IPS WLED retroilluminato offre colori brillanti e accurati grazie ai 163 pixel per pollice affiancati da una buona luminosità: molto uniforme sulla parte centrale, leggermente meno negli angoli, soprattutto inferiori. L'angolo di visuale è veramente ampio, da scheda tecnica 178 gradi, e in effetti consente un'ottima visione praticamente da qualsiasi posizione.

Abbiamo provato il monitor ASUS con diversi giochi, come Battlefield 4, Assassin's Creed IV, Far Cry 3, Metro Last Light Redux, Tomb Raider: tutti giochi in grado di supportare le Dynamic Super Resolution, ovvero risoluzioni di 2715x1697 o superiori. Questa è la pecca, almeno temporaneamente, mancano sorgenti 4K native diffuse, sia per quanto riguarda il mondo dei videogiochi che quello dell'Home Video. I giochi sono per lo più upscalati e le texture non sono caratterizzate da una risoluzione così elevata da permettere ai pannelli 4K di esprimersi al meglio. I risultati attuali sono infatti interessanti grazie a immagini nitide e dagli ottimi colori, ma sicuramente ancora lontane della reali potenzialità di questi pannelli.

La possibilità di ruotare il monitor di 90° è forse più utile per l'installazione dei cavi che per un reale utilizzo pratico.

Come nel mondo dei televisori dove ormai sono disponibili diversi pannelli che supportano l'Ultra HD, vediamo ancora una sostanziale carenza di media adeguati allo scopo. Sicuramente nei prossimi anni, con l'uscita di nuovi giochi e sopratutto l'aumento della potenza di calcolo delle future schede video di fascia media per reggere al massimo dettaglio risoluzioni così elevate, i nuovi monitor 4K diventeranno una presenza sempre più stabile nel mercato, ma al momento attuale si tratta di prodotti destinati per lo più agli early adopter.

Come è facile immaginare si tratta di un prodotto da entusiasti, dato che stiamo parlando di uno dei primi monitor 4K disponibili sul mercato consumer: infatti il prezzo risulta abbondantemente sopra la soglia psicologica di qualsiasi utente medio con un cartellino da 730€. Un costo che a molti può sembrare esorbitante ma sicuramente giustificato dalle numerose qualità di questo pannello IPS.

Per i giocatori, soprattutto quelli interessati solo ed esclusivamente a risoluzioni Ultra-HD sono presenti sul mercato altri prodotti dal costo più contenuto, anche se comunque molto più elevato rispetto al prezzo medio su cui si attestano i pannelli Full-HD. Di contro, chi è alla ricerca di tante funzionalità, di colori accurati, un angolo di visuale ampio e ha a disposizione un budget sostanzioso, potrebbe trovare molto stuzzicante questo ASUS PB279Q.

7 / 10

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Marco Ballabio

Contributor

Adepto spirituale del Pastore fin dai tempi di TGM, è sempre alla ricerca dell’ultimo pezzo per completare il suo PC definitivo. Impresa, come quella di Dylan Dog e del suo galeone, infinita.
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