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Razer Leviathan: una barra per ghermirli - recensione

L'audio surround di Razer è una bella sorpresa.

Razer ha deciso d'ampliare la sua gamma di prodotti, soprattutto per quanto riguarda il comparto audio. In verità aveva già sondato il terreno con i Ferox, dei piccoli ma potenti altoparlanti portatili, ma il Levitahan cerca di farsi spazio sulle nostre scrivanie nel senso letterale del termine. Si tratta infatti di una soundbar dalle dimensioni contenute con al suo interno due driver da 2.5 pollici e due tweeter da 0.74 pollici, abbinati ad un subwoofer esterno da 30 Watt.

La soundbar è fondamentalmente un parallelepipedo con gli angoli smussati dalle linee pulite: i designer di Razer non si sono sforzati particolarmente per quanto riguarda il design, anche se il risultato finale è complessivamente gradevole e sobrio, permettendone l'installazione sotto un monitor o una TV senza stonare particolarmente. Il subwoofer invece è una sezione piramidale di colore nero opaco da nascondere sotto la scrivania. Entrambe le componenti presentano il logo di Razer al centro.

All'interno della confezione troviamo anche dei comodi piedini gommati per tenere sia la soundbar sia il subwoofer sollevati dal piano di appoggio, così da evitare fastidiose vibrazioni e assicurare una buona tenuta. L'installazione è semplice, dato che i collegamenti da effettuare sono ridotti al minimo: un cavo di alimentazione e uno dalla soundbar al subwoofer. Per il collegamento a una sorgente esterna possiamo optare per un collegamento via cavo o Bluetooth.

Nella parte superiore della soundbar sono presenti i pulsanti per l'accoppiamento Bluetooth, per il cambio delle modalità preimpostate, gioco, musica e film. Nella parte posteriore, invece, trovano posto gli ingressi e le uscite. La prima, con un formato proprietario di Razer, è quella per il collegamento al subwoofer, il collegamento con l'alimentatore, un ingresso ottico e uno AUX tramite jack da 3.5 millimetri. Sono presenti anche le predisposizioni per l'installazione a muro sebbene, date le dimensioni contenute, sembra quasi superfluo.

Le linee sono sobrie e il kit Razer Leviathan non sfigurerà sulle vostre scrivanie o sotto la vostra televisione.

Il collegamento con un telefono ad esempio può essere effettuato tramite l'accoppiamento Bluetooth classico, come se dovessimo collegare un auricolare o, nel caso il vostro telefono lo supporti, tramite NFC semplicemente avvicinando il cellulare alla zona di accoppiamento. Grazie al Bluetooth 4.0 il collegamento è veloce e solido, garantendo la connessione con il dispositivo fino a 10 metri lineari senza alcuna perdita di qualità.

Il Razer Leviathan ha il supporto e l'autorizzazione all'uso del logo Dolby Digital Surround, anche se a dire il vero l'attivazione o la disattivazione di questa opzione non ha particolarmente influito sul suono riprodotto. La potenza espressa dalla soundbar e dal subwoofer è però davvero impressionante, considerando le dimensioni: sicuramente non avrete mai la possibilità arrivare a fondo corsa visti i volumi ma la mancanza di un indicatore del volume attualmente impostato ci ha creato qualche problema.

Abbiamo utilizzato i Leviathan sia tramite Bluetooth per lo streaming della musica tramite un cellulare e Spotify, sia collegato al PC come sostituto dell'impianto audio. Lo streaming audio Bluetooth ha funzionato perfettamente senza alcune genere di lag e la riproduzione è stata fedele, con suoni corposi anche se sicuramente con una dominante dei bassi pompati dal subwoofer.

All'interno della soundbar trovano spazio due driver da 2.5 pollici e due twitter da 0.74 pollici, più che sufficienti a generare un suono molto corposo.

Ottime sono state anche le prestazioni con i videogiochi, soprattutto quelli che fanno inteso uso di audio posizionale: in Battlefield 4 il suono di un elicottero che vola sopra la nostra testa è ben riprodotto, avendo una chiara idea della sua posizione nonostante l'audio provenga tutto frontalmente. Non siamo allo stesso livello qualitativo di un impianto 5.1 ma in un passato di soundbar che promettevano una certa qualità del surround senza riuscire a mantenere le promesse, questa è sicuramente una bella sorpresa a patto di connettere il dispositivo ad un'uscita Toslink.

Anche con l'ultimo capitolo della saga di Grand Theft Auto il Razer Leviathan si è comportato in maniera egregia, complice anche l'ottima colonna sonora offerta dal titolo Rockstar. Meno brillante è stata la riproduzione dei film, dove la prepotenza dei bassi alle volte sovrastava i suoni alti e medi, andando a coprire i dialoghi: sopratutto, la soundbar rende bene quando l'utilizzatore si trova tra il mezzo metro e il metro e mezzo di distanza. Configurazioni salottiere classiche sono meno indicate per questo genere di soluzione.

Sicuramente la pecca maggiore di questo prodotto sotto l'aspetto della fruibilità è l'impossibilità di andare ad effettuare un'equalizzazione manuale. Non poter intervenire sulla predominante dei suoni più bassi non aiuta a utilizzare la Levitahan per la fruizione dei film, e anche la mancanza di un telecomando costringe ad intervenire direttamente sui tasti fisici posizionati sulla soundbar.

Il subwoofer sembra un tasto gigante da tastiera, ma il look è tutto sommato abbastanza gradevole e poco ingombrante.

È possibile andare a diminuire l'intensità dei bassi tenendo premuto il pulsante del Dolby e regolando il volume, ma sicuramente un'equalizzazione fine tramite un piccolo monitor integrato o con un collegamento USB da PC, sarebbe stata una soluzione sicuramente migliore.

Tirando le somme, a condizionare notevolmente la valutazione pensa il prezzo di vendita: sullo store di Razer il Leviathan è disponibile a 239,99 euro ma non serve nemmeno perdersi nei meandri di Internet per trovare il Levitahan a prezzi sicuramente più invitanti. Al momento è infatti disponibile su Amazon a 139 euro, un prezzo che lo pone in linea con quello di altre soundbar, superandole però per l'ottima resa dell'audio posizionale. Ci sentiamo quindi di consigliare questo prodotto ai giocatori PC che per motivi logistici non possano fare arrivare alle loro spalle i satelliti di un impianto tradizionale e non sono particolarmente affascinati dalle soluzioni 2.1.

Lo stesso ragionamento vale anche per gli utenti console, vista la facilità di montaggio tramite i pochi cavi in dotazione. Entrambe le categorie potranno anche usare il Leviathan con dispositivi mobili via Bluetooth con una certa soddisfazione. Chi invece volesse collegarlo alla TV lasci perdere, soprattutto a causa della mancanza di un telecomando, ma sopratutto perché il mondo dell'home theater offre soluzioni migliori anche se a prezzi superiori.

8 / 10

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Marco Ballabio

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Adepto spirituale del Pastore fin dai tempi di TGM, è sempre alla ricerca dell’ultimo pezzo per completare il suo PC definitivo. Impresa, come quella di Dylan Dog e del suo galeone, infinita.

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