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Sapphire Nitro R9 380 4GB - recensione

Le nuove rebrand di AMD secondo Sapphire.

Sapphire torna sulle nostre pagine con la nuovissima Sapphire Nitro R9 380 da 4GB. Una scheda pensata per ottenere performance fino alla risoluzione di 1440p. La R9 380 non fa parte della nuova infrastruttura delle schede AMD basata sull'architettura delle nuove Fury, ma si tratta di una rivisitazione della R9 285 mossa dalla GPU Tonga. Ovviamente la mano di Sapphire è andata ad agire sulle frequenze e sul comparto di raffreddamento, compito solitamente svolto al meglio dal brand coreano.

La scheda video ha dimensioni sufficientemente compatte da entrare comodamente in qualunque case dal form factor medio in su; la scheda misura infatti 23,7 centimetri di lunghezza, 12,6 centimetri di profondità e 3,7 centimetri di altezza considerando anche il sistema di raffreddamento che comunque porta l'ingombro verticale a due slot, pressoché uno standard di questi tempi.

L'alimentazione è garantita attraverso due connettori PCI da 6 pin con un consumo medio di 190 Watt, quindi nella fascia alta del consumo energetico rispetto alle controparti di Nvidia. Sapphire stessa consiglia infatti di dotarsi di un alimentatore da almeno 500 Watt per il corretto funzionamento del sistema, probabilmente meglio 600 per non avere brutte sorprese.

Le due generose ventole da dieci centimetri di diametro svolgono bene il loro lavoro, rimanendo al contempo sufficientemente silenziose.

L'offerta delle connessioni è buona e in linea con quella di altre schede di fascia media: sul frontale trovano posto due connessioni DVI, una HDMI e una DisplayPort, più che sufficienti a collegare fino a tre monitor contemporaneamente attraverso l'uso della tecnologia EyeFinity sviluppata da AMD.

Il sistema di raffreddamento è formato da due generose ventole da dieci centimetri di diametro, come vedremo più avanti sufficientemente silenziose a gestire la dissipazione senza dare troppo fastidio quando la GPU è sotto carico. All'interno della confezione, oltre alla scheda video, sono presenti un breve manuale di installazione, un adattatore DVI-VGA e un cavo per adattare un molex dell'alimentatore a PCI.

Abbiamo testato la Sapphire R9 380 4GB Nitro con giochi e benchmark di tutti i gusti di cui trovare i risultati nella galleria le immagini della gallery vi permetteranno di vedere i risultati. Abbiamo utilizzato come sempre il benchmark di Futuremark 3D Mark, nelle sue tre derivazioni, Normal, Extreme e 4K.

La R9 380 ottiene ottimi risultati, posizionandosi sotto la R9 290 (che abbiamo recensito qualche tempo addietro) e sopra la GTX 960 sua diretta concorrente come fascia di riferimento e prezzo. Ovviamente i risultati per le risoluzioni a 4K sono stati effettuati solo a fine statistico dato che con questo tipo di scheda risulta improbabile ottenere dei frame rate giocabili.

La scheda è di dimensioni contenute, così da permettere l'installazione su praticamente qualunque tipo di case dal middle-form in su.

Il primo gioco che abbiamo utilizzato con la R9 380 4GB è stato Batman: Arkham Origins, il titolo Warner Bros pur essendo uscito nel 2013 risulta sempre un buon banco di prova per le schede video che supportano le DX11. La scheda di Sapphire si comporta in maniera ottima fino a 1440p superando abbondantemente i 60 frame al secondo e attestandosi sui 100 FPS a 1080p al massimo dettaglio.

Battlefield 4 è un'altra presenza fissa dei nostri benchmark: il titolo DICE e il suo motore grafico sono in grado di offrire un'ottima resa visiva e una scalabilità incredibile. La R9 con preset settati a Ultra a tutte le risoluzioni ha ottenuto solide prestazioni a 1080p garantendo una media frame superiore ai 60; buoni anche i risultati a 1440p garantendo con 44 FPS. Niente da fare per il 4K, con una media di 18, decisamente troppo poco per giocare in tranquillità.

Bioshock Infinite offre un benchmark integrato per testare i vari preset grafici: abbiamo avviato il tool con preset a ultra + DDOF attivato. A 1080p abbiamo ottenuto una media frame superiore a 80, per poi scendere a 50 a 1440p: andando a intervenire manualmente sulle impostazioni grafiche, è possibile ottenere i 60 frame anche a questa risoluzione.

Grand Theft Auto V è uno dei titoli più assetati di RAM video usciti negli ultimi mesi e ne abbiamo avuto subito la conferma: il titolo Rockstar già a 1080p con tutto settato su alto non raggiunge i 60 FPS pur garantendo una buona giocabilità nelle situazioni più caotiche dato che i 30 FPS venivano superati e mantenuti in ogni occasione.

Con Hitman Absolution abbiamo fatto girare i benchmark sia a 1080p che a 1440p con i preset impostati su Alto ottenendo 53 FPS e 35 FPS di media rispettivamente, mentre Metro Last Light è un titolo impegnativo per le schede video che con i preset impostati a Very High nel benchmark riesce comunque a superare I 60 FPS a 1080p, un risultato più che buono anche se il gioco di 4C è molto impegnativo anche per le GPU più potenti.

Risultati di buon livello quindi, che forniscono una riserva di potenza di tutto rispetto per gestire giochi di un certo peso per almeno un paio d'anni. In confronto con le GPU della famiglia 280 il salto prestazionale è minimo e legato essenzialmente alla differenza di clock di questa scheda per quanto riguarda la GPU e la RAM.

Tornando alla dissipazione di cui parlavamo poco fa, la R9 380 introduce il raffreddamento passivo in idle e alle basse temperature: questo permette di avere una scheda grafica a zero emissioni sonore fino al raggiungimento dei 65 gradi centigradi. Superata questa soglia la scheda avvia le ventole che progressivamente aumentano la velocità in base al carico, ma anche durante i benchmark più impegnativi la scheda si è rivelata poco rumorosa.

Attraverso un misuratore acustico abbiamo rilevato la rumorosità massima a pieno carico a dieci centimetri dal case chiuso è stata di 50 decibel, un valore che scende a 42 a un metro, quindi più che tollerabile per un uso normale. Anche durante il benchmark di Unigine, la temperatura massima registrata è stata di 65 gradi: si tratta di un ottimo risultato che permette quindi di poter agire in fase di overclock per aumentare le frequenze sia del core sia delle memorie tramite il software in dotazione e rimanere sempre su temperature accettabili per garantire una buona stabilità del sistema. Noi abbiamo portato la frequenza da 985 prima a 1050 e poi a 1100 abbassando i punti d'attivazione delle ventole per sicurezza senza registrare instabilità di alcun genere per circa un'ora d'utilizzo.

La connettività è più che buona grazie a due uscite DVI, una HDMI e una DisplayPort.

La Sapphire Nitro R9 380 4GB è in vendita su Amazon a circa 250€ ma su altri store online è facile trovarla a poco più di 220€, un prezzo più che adeguato per le prestazioni che offre. Sicuramente il vantaggio della scheda AMD rispetto alla GTX 960 è la presenza dei 4 GB di VRAM contro i 2 GB della scheda di casa NVIDIA, che gli garantisce una longevità maggiore sul lungo periodo con un ottimo impianto di raffreddamento a bilanciare il consumo energetico abbastanza elevato.

Di contro non si può considerare questa R9 380 come una vera e propria novità essendo basata sui chipset Tonga, una GPU non proprio nuova e abbastanza assetata di corrente. Nel complesso questa proposta di Sapphire è una valida scelta per il buon rapporto qualità/prezzo da parte di chi non dispone di un budget elevato e vuole la tranquillità di giocare in Full-HD ad alti livell di dettaglio per almeno un paio d'anni; con qualche gioco sarà possibile fare qualche incursione nel campo dei 1440p, ma lasciando a schede di classe superiore incombenze da 4k, decisamente fuori dalla sua portata.

8 / 10

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Marco Ballabio

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Adepto spirituale del Pastore fin dai tempi di TGM, è sempre alla ricerca dell’ultimo pezzo per completare il suo PC definitivo. Impresa, come quella di Dylan Dog e del suo galeone, infinita.

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