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Lanciare l'NX nel 2016 avvantaggerebbe Nintendo? - editoriale

Il nuovo hardware potrebbe aiutare a recuperare terreno, ma ad alcune condizioni.

Negli ultimi giorni il circo dei rumor si è intensificato intorno alla nuova e misteriosa console di Nintendo, ancora identificata con il nome in codice di "NX". Il Wall Street Journal ha infatti suggerito che alcuni sviluppatori avrebbero già a disposizione i dev kit, i quali suggerirebbero l'esistenza di un hardware ibrido tra console domestica e portatile, dalla potenza sufficiente a competere con PlayStation 4 e Xbox One e pronta ad uscire sul mercato nel 2016.

Chiariamo subito che la finestra di lancio non è necessariamente confermata dalla circolazione dei dev kit: è del tutto possibile, infatti, che i partner più importanti di Nintendo abbiano già a disposizione strumenti di sviluppo ma che il lancio della console sia ancora lontano nel tempo, magari previsto per il 2017. L'articolo del WSJ, però, sembra abbastanza sicuro dell'uscita il prossimo anno, quindi è interessante fare una riflessione su cosa ciò comporterebbe.

Innanzi tutto, la prima conseguenza riguarderebbe il Wii U, che con ogni probabilità non riceverebbe più titoli first-party e quindi, data la totale mancanza di supporto da parte degli sviluppatori third-party, uscirebbe concretamente di scena. Essendo arrivato sul mercato a fine 2012, registrerebbe dunque un ciclo vitale di 4 anni, raggiungendo un tetto di vendite di circa 12 milioni di unità, o forse 15 se supportato da forti politiche di tagli di prezzo finali. In ogni caso, il Wii U sarebbe la console domestica meno venduta nella storia di Nintendo.

Quattro anni sul mercato possono sembrare pochi per una console e in molti già si lamentano del possibile scenario, ma di certo non sarebbe la prima volta nella storia che ciò accade. Anche la prima Xbox, ad esempio, restò sugli scaffali per circa 4 anni (prima di essere rimpiazzata dall'Xbox 360) e fino a poco fa il ciclo vitale considerato "normale" per una console era di cinque anni. Oggi le nostre aspettative a tale riguardo sono probabilmente gonfiate dalla scorsa generazione, che ha visto Xbox 360 e PS3 rimanere in circolazione per addirittura 7-8 anni. Certo, una parabola di soli quattro anni non è il massimo ma non è neanche un disastro e comunque la situazione andrebbe sempre misurata in base alla quantità e qualità di titoli che la piattaforma ha visto uscire in quell'arco temporale.

Qualora l'NX uscisse nel 2016, per il Wii U si parlerebbe di un ciclo vitale di 4 anni con un venduto variabile tra i 12 e i 15 milioni di unità.

Va però detto che molte persone, alla notizia che NX potrebbe uscire nel 2016, considerano il Wii U morto già da adesso. In quel caso il suo ciclo vitale si potrebbe forse misurare in soli 3 anni: una soglia decisamente più modesta. Prima di ragionare in questo modo, bisogna però valutare quale sarà la strategia futura di Nintendo. A quanto pare il 2016 sarà un anno ricco di uscite importanti per il Wii U: il nuovo Zelda open-world, il prossimo capitolo di StarFox, la release internazionale di Shin Megami Tensei X Fire Emblem e, stando ad alcuni commenti rilasciati da Shigeru Miyamoto, anche il nuovo Pikmin. Immaginando anche un contorno di release minori, si tratterebbe di una line-up decente per l'ultimo anno di una console sul viale del tramonto.

D'altra parte, Nintendo starà probabilmente guardando ad alcuni di quei giochi e si starà chiedendo quanto potrebbero beneficiare (dal punto di vista delle vendite ma anche da quello creativo) uscendo come titoli di lancio su NX. Per il nuovo Zelda, in particolare, quest'ultima sembra una scelta scontata: si tratterebbe dell'accompagnamento ideale per il lancio di una nuova piattaforma. Avere anche StarFox e Pikmin, ovviamente, aiuterebbe. Eppure una simile mossa andrebbe pianificata molto bene: i possessori di Wii U sono infatti la base d'utenza hardcore di Nintendo, e deluderli spostando le ultime esclusive su un'altra piattaforma potrebbe essere pericoloso.

La cosa più probabile è che con il nuovo Zelda Nintendo tenti di replicare ciò che ha già fatto con Twilight Princess, il quale uscì in contemporanea sul morente GameCube e sul nuovo Wii. Tale strategia si rivelò piuttosto vincente, anche se indubbiamente costosa in termini di sviluppo, dal momento che riuscì ad accontentare i possessori della vecchia console spingendoli al tempo stesso ad acquistare quella nuova (perché chi resiste alla tentazione di giocare il titolo tanto atteso su un nuovo hardware?). Quello che accadrà invece a StarFox e Pikmin resta tutto da vedere: il primo è già stato ampiamente mostrato su Wii U, quindi spostarlo su NX potrebbe essere una mossa troppo impopolare, mentre del secondo non sappiamo ancora nulla, inclusa la piattaforma su cui uscirà.

Quattro anni di vita per il Wii U potrebbero sembrare pochi ma è l'ultima generazione di console ad aver falsato la percezione dei consumatori.

Con un po' di ottimismo immaginiamo che Nintendo riesca a sostenere dignitosamente il Wii U nel suo ultimo anno di vita, lasciando i consumatori forse non totalmente soddisfatti, ma neppure infuriati per come la console è stata gestita. A tale riguardo vale la pena sottolineare il fatto che le critiche più dure nei confronti del Wii U vengono spesso fatte da chi non possiede la console: un comportamento normale nel folle contesto della "console war", che però va preso in considerazione quando si vuole misurare il livello di soddisfazione di una comunità di utenti o quanto eventuali decisioni dell'azienda madre potrebbero realmente infastidirli.

Non crediamo che abbandonare del tutto il Wii U e trasportare le sue ultime esclusive su NX sarebbe una mossa saggia per Nintendo, ma al tempo stesso i fan della casa di Mario non reagirebbero con troppa rabbia ad una simile mossa (anche perché sono abbastanza soddisfatti di quanto la console ha offerto loro finora). Ovviamente non si tratta di una situazione che consenta a Nintendo di dormire sugli allori ma non è neppure quel disastro imminente che i detrattori della sua ultima console spesso dipingono. Una situazione simile a quella di Xbox One, se vogliamo.

Cosa ci insegna tutto questo sul momento migliore per lanciare NX? Anche immaginando che i fan hardcore di Nintendo non abbandoneranno l'azienda in preda a reazioni furiose, che situazione di mercato troverà la nuova piattaforma se dovesse uscire nel 2016? PlayStation 4 e Xbox One avranno entrambe 3 anni sulle spalle, e probabilmente avranno raggiunto almeno 50 milioni di unità cumulative vendute. Avranno anche subìto dei tagli di prezzo che le porteranno, ipoteticamente, sotto la soglia dei 300 euro/dollari, e dunque si affacceranno alla stagione natalizia 2016 con un price-point molto attraente per il mercato di massa, una line-up molto fornita e una base installata solida.

Col nuovo Zelda, Nintendo potrebbe replicare ciò che ha già fatto con Twilight Princess, che uscì in contemporanea sul morente GameCube e sul nuovo Wii.

In un tale contesto Nintendo si inserirebbe con una nuova console presumibilmente abbastanza costosa (secondo il Wall Street Journal dovrebbe trattarsi di un hardware "potente") e molto diversa dalle sue rivali. Da una certa ottica, potrebbe sembrare la ricetta per un nuovo fallimento: competere con piattaforme già mature, amate dal pubblico e soprattutto economiche è una missione molto complicata. Esiste però un'altra interpretazione, più positiva e a mio giudizio più realistica.

Certamente, Nintendo non riuscirà a fare breccia tra chi ancora deve acquistare la sua prima console current-gen: per questo tipo di pubblico, la scelta più immediata ricadrà probabilmente sugli hardware già affermati (privilegiando PS4, se l'attuale trend dovesse continuare). Si tratta di uno scenario identico a quello odierno, in cui pochissimi gamer possiedono unicamente una console come piattaforma da gioco.

La differenza, però, è che nel 2016 un gran numero di giocatori avrà già acquistato la sua console primaria e potrebbe essere in cerca di un nuovo hardware "secondario" da affiancarle, specialmente se dotato di software diverso ed interessante. Se Nintendo riuscirà davvero a creare qualcosa del genere, potrebbe trasformare NX nella "seconda console" perfetta, estromettendosi dall'ormai spietata lotta per rappresentare la piattaforma da gioco dominante e andando a ritagliarsi un mercato molto più permeabile e ricettivo.

Le possibilità che tutto ciò si realizzi dipendono principalmente da come Nintendo disegnerà, gestirà e lancerà la sua nuova piattaforma. Mantenere felice l'utenza del Wii U nel corso del 2016 sarà importante per creare un clima di fiducia nei confronti di NX, e trovare il giusto equilibrio per trasformare la nuova console nella scelta ideale da affiancare a PS4 o Xbox One non sarà semplice.

L'anno prossimo PlayStation 4 e Xbox One avranno entrambe 3 anni di vita e probabilmente 50 milioni di unità cumulative vendute. L'NX potrebbe inserirsi nel mercato come la perfetta seconda console.

Focalizzarsi troppo sulle funzionalità base già presenti nelle console rivali potrebbe rivelarsi ridondante e poco produttivo ma anche ridimensionare troppo le ambizioni rischierebbe di allontanare i potenziali acquirenti. Per fortuna questo tipo di missione è quella con cui Nintendo si trova più a suo agio: creare esperienze che siano realmente diverse da quanto il resto del mercato sta offrendo. Tale strategia non ha funzionato con il Wii U ma adottarla con efficacia a metà del ciclo vitale della generazione corrente potrebbe rappresentare una carta vincente.

Non dobbiamo scordarci, però, che tutto questo al momento rimane ipotetico. Le voci di corridoio che circolano nell'industria confermano l'indiscrezione riportata dal WSJ e dunque l'effettiva presenza dei kit di sviluppo presso alcuni selezionati developer, ma ogni altro aspetto di NX resta misterioso, inclusa ovviamente la sua data d'uscita.

Se realmente la console uscirà nel 2016, allora con ogni probabilità sarà annunciata ufficialmente la prossima primavera e si mostrerà in forma giocabile all'E3, quindi l'attesa residua non sarà lunghissima. Presto scopriremo se davvero Nintendo ha deciso di "spezzare" la generazione lanciando la sua nuova console a metà del ciclo vitale di quelle rivali, e cosa significherà questo per la casa di Mario e per tutti noi gamer.

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Rob Fahey

Contributing Editor

Rob Fahey is a former editor of GamesIndustry.biz who spent several years living in Japan and probably still has a mint condition Dreamcast Samba de Amigo set.

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