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XCOM 2 - prova

L'umanità ha ancora bisogno di te, Comandante.

Varsavia - Nonostante i vostri sforzi e la vostra strategia perfetta, alla fine di Enemy Unknown e Enemy Within l'Umanità ha perso. L'invasore alieno è riuscito a sostituire le massime cariche politiche del pianeta e in questo modo ha istituito una brutale ma silenziosa dittatura sulla Terra.

Un pugno di eroi sta però continuando a lottare con ogni mezzo a loro disposizione: sono i vostri vecchi collaboratori o i loro figli, costretti a vivere nell'ombra in attesa del vostro ritorno. Non potendo più contare sull'appoggio dei governi delle diverse nazioni, infatti, la XCOM è stata costretta a cambiare struttura e da un'agenzia interplanetaria con sede nei diversi continenti s'è trasformata in una sorta di resistenza, molto più adatta a tecniche di guerriglia che a vere e proprie operazioni su larga scala.

Questa volta sarà la XCOM a doversi muovere silenziosamente e toccherà agli alieni fare di tutto per intercettarla, in modo da provare a fermare le sue operazioni di disturbo e di anti-propaganda. La base dell'organizzazione è diventata una enorme nave dalle oscure origini chiamata Avenger, che si sposterà sul pianeta cercando di evitare di essere intercettata dalle forze nemiche per supportare la Resistenza in ogni nazione.

Venti anni dopo la fine di Enemy Unknown manca solo una cosa all'agenzia per poter avere nuovamente una speranza di vittoria: voi, il comandante della vecchia XCOM, l'unico uomo che è stato in contatto con la mente aliene dietro l'invasione della Terra tanto a lungo da poter capire quali sono le sue intenzioni e le sue strategie.

Crivellare un alieno con questa gatlin gun è sempre una bella soddisfazione.

XCOM 2, il secondo capitolo del reboot del classico strategico firmato da Microprose, si apre con queste premesse e da qui promette di regalare ai fan del genere decine di ore di tesi combattimenti a turni e difficili decisioni da prendere. Lo sviluppatore di Civilization, infatti, ha lavorato per rinfrescare il gameplay pur mantenendone inalterato il cuore.

L'Avenger, per esempio, pur riproponendo le stesse funzionalità delle basi dei precedenti XCOM, come un laboratorio di ricerca, un'armeria e un'officina, grazie alla sua mobilità ha cambiato radicalmente il rapporto con la mappa di gioco, le dinamiche di intercettazione o di copertura satellitare.

Durante ogni campagna, infatti, non dovrete costruire una rete di contatti ma spostarvi continuamente per evitare di essere intercettati dai nemici, scegliendo dove atterrare per raccogliere nuove risorse o per fare acquisti al mercato nero, così come dove intervenire a favore della resistenza locale.

Questo cambiamento ha spinto Firaxis ad abbandonare anche le fasi d'intercettazione delle navi nemiche con i caccia, sicuramente una delle fasi meno riuscite di XCOM: Enemy Unknown. Sinceramente avremmo preferito un ripensamento ed un ampliamento di queste sezioni, magari prendendo spunto dall'ottimo Sid Meier's Ace Patrol, ma effettivamente, al posto di avere porzioni di gioco raffazzonate, è meglio che sino state tolte del tutto.

Ogni soldato potrà essere modificato in ogni suo aspetto grazie a tutta una serie di preset piuttosto riusciti.

Un alto grande cambiamento legato al nuovo approccio dell'agenzia è il fatto che comincerete quasi tutte le missioni in incognito. Fintanto che non attaccherete un nemico o entrerete nel suo cono visivo, infatti, la vostra presenza in una mappa non sarà nota. Questo vi consentirà di muovervi liberamente senza essere attaccati ad ogni passo, oltre che di organizzare delle imboscate con le quali iniziare lo scontro con il piede giusto.

Per il resto sul campo di battaglia le cose sono rimaste pressoché identiche. Ogni soldato, fatto salvo per qualche abilità speciale che sbloccherete più avanti con la storia, avrà due azioni per ogni turno, che gli darà la possibilità o di muoversi per lunghi tratti, fare uno spostamento più breve e attaccare o muoversi e rimanere vigile, così da sparare a un nemico nel caso in cui questo si presenti improvvisamente all'interno del raggio di azione durante la fase di difesa.

In questo modo gli sviluppatori vi spingeranno a procedere in modo sempre circospetto e prudente, a meno di non voler veder morire tutta la vostra squadra per una mossa azzardata. I vostri nemici, infatti, saranno ancora più forti e pericolosi che in passato e potranno massacrare una recluta con un unico colpo di blaster. Ci saranno enormi serpenti capaci di attrarre un vostro soldato fuori dalla copertura e avvolgerlo tra le spire o umanoidi in grado di prendere possesso di un cadavere di un nemico sconfitto e di farlo tornare in azione.

Per fortuna anche la XCOM non è rimasta con le mani in mano e in tutti questi anni ha sviluppato nuove tecnologie in grado di competere ad armi pari con quelle aliene. Gli Sharpshooter sono l'evoluzione dei vecchi cecchini e potranno contare su di un colpo di pistola gratis, oltre che sul loro potentissimo fucile di precisione. Il Ranger è l'evoluzione dell'Assalto e ora può contare su di una speciale spada in grado di infliggere danni eccezionali ai nemici, oltre che su rinnovate capacità stealth.

L'Avenger è una base mobile che modificherà pesantemente il vostro approccio alla strategia generale della XCOM.

Il Granatiere è invece l'evoluzione del Pesante e potrà contare sul fido lanciarazzi, oltre che su diverse granate dall'effetto dirompente. L'esoscheletro, oltretutto, gli conferirà una forza sproporzionata. Lo Specialista è una nuova classe che si può evolvere o nel ramo medico, col drone che potrà curare i compagni di squadra o, col ramo dell'hacking, prendere il controllo dei nemici meccanizzati. La meccanica dell'hacking introduce un ulteriore livello di rischio/ricompensa nel gioco.

A seconda dell'abilità del soldato avrete una percentuale di successo dell'hacking. Fallendo, c'è la possibilità di scatenare effetti secondari indesiderati, come rendere il nemico molto più forte o di far scattare un allarme, ma riuscendo nell'operazione potrete ottenere bonus davvero eccezionali, come scoprire una nuova tecnologia o incrementare permanentemente le capacità di un soldato. A seconda dell'andamento della missione, dunque, potrete decidere se il gioco varrà la candela o meno.

La specializzazione di ogni soldato non sarà più lasciata nelle mani del caso ma potrete mandare letteralmente le vostre reclute a scuola, così da imparare, nel giro di qualche ora di gioco, le nuove abilità.

Visto il successo delle precedenti edizioni, Firaxis ha deciso di dare ai giocatori ancora più possibilità e varietà per modellare le armi e i soldati secondo il proprio gusto. Questo vi consentirà di avere alle vostre dipendenze guerrieri dalle fattezze di Iena Plinsky (o Solid Snake, la discussione coi colleghi presenti non ha certificato il risultato) o con una cresta in pieno stile punk, vestiti in tuta mimetica o con sgargianti mise rosa confetto.

Graficamente Firaxis ha lavorato molto per rendere il suo strategico ancora più spettacolare che in passato.

Ai fini della loro efficienza sul campo di battaglia questi cambiamenti saranno ininfluenti, anche se ci chiediamo come non sia possibile vedere un armadio con occhiali da sole, capelli platino e vestito di rosa in mezzo ad un bosco innevato, ma contribuiranno a rendere più umani e "vostri" gli agenti della XCOM, così da rendere ancora più duro il colpo che riceverete dopo la loro morte. Le armi, oltre alla possibilità di variare le texture, potranno essere potenziate con alcuni oggetti in grado di dar loro maggior potenza di fuoco o una stabilità superiore.

Le opzioni a disposizione saranno molteplici ma saranno sicuramente meno di quante saranno disponibili già dopo pochi ore dalla pubblicazione del gioco, quando gli utenti potranno mettere le loro mani sugli strumenti di sviluppo che Firaxis pubblicherà su Steam Workshop, assieme ad una decina di GB di asset.

In questo modo chiunque, con un po' di buona volontà, potrà modificare il codice del gioco e creare nuove missioni e mappe, oltre che modificare qualsiasi altro aspetto di XCOM 2. La stessa Firaxis dice di essere entusiasta del lavoro che i suoi fan hanno svolto con Civ V ed è curiosa di vedere cosa gli stessi potranno fare con il nuovo XCOM.

Un altro aspetto richiesto a gran voce dalla community è quello delle mappe procedurali, ovvero l'unico modo che un prodotto come XCOM 2 ha per mantenersi sempre fresco e divertente anche dopo diverse partite. L'originale di Microprose le aveva mentre Enemy Unknown no, e forse questo era uno dei più grandi limiti di questa produzione, sicuramente a detta dei fan storici. XCOM 2 avrà invece un sistema ibrido.

Questo simpatico serpentone è in grado di usare la sua coda per sradicare i vostri soldati dalle loro coperture ed esporli al fuoco nemico.

Non potendo prescindere dal taglio narrativo e spettacolari che ha dato a questo reboot, Firaxis ha dovuto creare un sistema nel quale gli elementi procedurali vengono inseriti all'interno di uno schema fisso. In questo modo lo sviluppatore statunitense è riuscito da una parte a mantenere un controllo che gli ha consentito di programmare al meglio la narrativa e disposizione dei nemici presenti nel livello, e dall'altra di dare sempre l'impressione di giocare una mappa inedita, dato che diversi elementi come la forma degli edifici, la loro disposizione o le condizioni atmosferiche ,cambieranno radicalmente di partita in partita.

La nostra prova è durata diverse ore, durante le quali abbiamo potuto provare la primissima missione, quella nella quale viene introdotta la storia e le prime meccaniche di gioco. Successivamente abbiamo potuto fare una visita turistica sull'Avenger, oltre che tentare alcune missioni avanzate, tra le quali dei Dark Event, dei momenti critici della storia nei quali dovete decidere quale sia il male minore tra i due proposti. I Dark Event coincidono solitamente con missioni dalla difficoltà piuttosto elevata, che però vi daranno grossi vantaggi in fatto di tecnologie raccolte dal corpo dei nemici, oltre che di informazioni sulle vere intenzioni degli alieni.

Il fatto di essere stato sviluppato solo su PC ha consentito a Firaxis di concentrarsi sulla pulizia del sistema di controllo mouse e tastiera, oltre che di provare a creare un'esperienza appagante anche dal punto di vista estetico. Dall'ultima volta che l'abbiamo visto, si parla di qualche mese fa alla Gamescom 2016, XCOM 2 ha guadagnato un'ulteriore strato di texture in grado di restituire al prodotto un aspetto meno pulito e asettico che in passato, grazie ad una grana un po' più spessa del filtro grafico, che dona un carattere più dark a tutta la produzione.

Alla scoperta dell'Avenger di XCOM 2.

Inoltre sono stati introdotti nuovi effetti grafici capaci di dare maggior spessore alle superfici, come il manto erboso, l'asfalto o i muri. Ora XCOM 2 è molto piacevole da osservare in movimento e i prossimi mesi Firaxis dovrà utilizzarli per ripulire ulteriormente i piccoli intoppi con le inquadrature o i saltuari problemi con la telecamera.

Coloro che hanno amato Enemy Unknown apprezzeranno il lavoro svolto con XCOM 2. Il nuovo capitolo della serie sembra aver mantenuto inalterato lo spirito e il gameplay, introducendo anche diverse novità come nuove unità o una nuova gestione della base e della sue evoluzione, che dovrebbero essere in grado di rendere nuovamente fresca tutta l'esperienza.

Un comparto grafico di tutto rispetto e un'interfaccia più pulita e funzionale che in passato potrebbero aiutare il gioco a compiere quel passettino ulteriore verso la perfezione. Ma è decisamente troppo presto per sbilanciarsi, dato che XCOM 2 non arriverà sui vostri PC prima del prossimo 5 febbraio.

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XCOM 2

PS4, Xbox One, PC, Mac

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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