Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Dark Souls III - prova

Le prime impressioni dopo qualche ora di gioco.

È ormai da qualche giorno che stiamo giocando Dark Souls III, l'atteso nuovo capitolo della popolare saga From Software. Avevamo avuto già modo di provare la beta e di muovere i primi passi nel nuovo mondo di gioco creato da Miyazaki, ma per la prima volta abbiamo potuto iniziare la storia dal principio, creando il nuovo personaggio e seguendone le avventure fin dai primi combattimenti.

Cosa è emerso dopo qualche ora di gioco? La prima cosa che ci è saltata all'occhio è stata la netta crescita qualitativa del comparto tecnico. La versione che stiamo giocando è quella PC e dobbiamo dire di essere rimasti piacevolmente sorpresi dalle prestazioni del motore grafico già visto in Bloodborne.

Mentre su PS4 Bloodborne faticava a gestire le situazioni più complesse, su PC l'azione scorre via quasi sempre fluida, salvo qualche inspiegabile scatto occasionale (non vincolato a ciò che accade su schermo). Presumibilmente si tratta di un difetto di ottimizzazione che verrà risolto con qualche patch post-lancio, ma anche così il gioco si sta rivelando davvero godibile.

Superato il primo impatto con l'editor (identico a quello di Bloodborne, al netto degli accessori in stile vittoriano) e con la realizzazione tecnica convincente, abbiamo mosso i primi passi in un mondo malinconico e ancora saldamente legato a un passato difficile da dimenticare.

Presso l'Altare del Vincolo troverete anche la classica figura femminile da cui salire di livello.

La prima parte del gioco, come da tradizione, racchiude l'immancabile tutorial che permette di apprendere i rudimenti del sistema di controllo mettendo in pratica quanto scritto sui soliti messaggi luminosi che si incontrano lungo la strada.

Il sistema di controllo è quello a cui ormai siamo abituati, salvo qualche novità introdotta proprio in questo capitolo. La più importante è quella delle abilità delle varie armi, attivabili tramite la pressione del grilletto sinistro dopo essere passati all'impugnatura a due mani.

Ogni arma è caratterizzata da un'abilità specifica che permette di espandere le opzioni di attacco e di difesa. La katana, per esempio, permette di assumere una posizione di attesa con l'arma sul fianco, per portare attacchi fulminei o parare i colpi del nemico come veri maestri di spada.

Il pugnale, dal canto suo, permette di eseguire rapidi scatti in tutte le direzioni per accorciare o aumentare rapidamente la distanza con il bersaglio. Anche le armi a lunga gittata possono contare su tale nuova opzione. Fino a questo momento abbiamo provato l'arco corto (che permette di scagliare vere e proprie raffiche di frecce riducendo i danni del singolo colpo ma puntando sull'accumulo di danni multipli) e l'arco lungo (che permette di scoccare una singola freccia con violenza, per infliggere più danni o perforare le difese avversarie).

Seguendo la tradizione della serie, la storia va ricostruita attraverso i dialoghi con i personaggi e le descrizioni degli oggetti.

L'uso delle abilità delle armi è legato a un'apposita barra che, al pari di quanto accade con l'energia, può essere ripristinata con un sorso da una nuova fiaschetta d'Estus di colore blu. Il numero di usi dell'Estus è condiviso tra le due fiasche e sta al giocatore decidere quanti di questi riservare alla fiasca della salute e quanti a quella delle abilità. Eventuali modifiche in questo rapporto possono essere fatte presso il fabbro all'Altare del Vincolo.

Il sistema di combattimento di questo episodio si avvicina a quello di Bloodborne per il ritmo e la velocità dell'azione, ma le strategie tradizionali dei Souls sono ancora tutte lì, così come i pattern di attacco di molte delle creature in cui ci s'imbatte.

Da questo punto di vista dobbiamo ammettere di aver provato un certo disappunto trovandoci per l'ennesima volta di fronte ad avversari già visti e sconfitti in più di un'occasione, caratterizzati solo da una skin differente e da un modello poligonale più dettagliato.

Se è vero infatti che i modelli e le animazioni di ogni mob, anche di quelli più anonimi, sono stati rifatti da zero, il fatto che in molti casi si possano ancora sfruttare le vecchie strategie per portare a casa la vittoria hanno in parte raffreddato il nostro entusiasmo.

Come accadeva in passato, alcuni NPC si trasferiranno presso l'Altare del Vincolo dopo essere stati aiutati.

Prima che vi facciate prendere dal panico, però, sappiate che andando avanti con l'avventura la situazione migliora nettamente. Per il momento sembra che a dispetto di un inizio lento Dark Souls III nasconda parecchi assi nella manica con cui intrattenere i giocatori che gli daranno fiducia.

Particolarmente interessante è il ritorno a una struttura che ricorda da vicino quella del mai troppo amato Demon's Souls, con un hub centrale in cui si ritrovano diversi NPC con cui interagire. In questo caso il ruolo di hub spetta all'Altare del Vincolo, luogo che crediamo avrà una certa importanza andando avanti con la storia.

Altre modifiche riguardano alcuni status tipici della serie, che in questo nuovo capitolo cambiano nome ed effetto grafico, probabilmente per aggiungere un pizzico di freschezza in più all'esperienza. L'umanità è stata sostituita dalla fiamma (in linea con il tema centrale del gioco), mentre la vacuità sembrerebbe aver preso il posto della vecchia maledizione. Per leggere analisi più dettagliate e approfondite, tuttavia, dovrete attendere la nostra recensione.

Per il momento Dark Souls III ci sta convincendo. Dopo un inizio un po' sottotono sia per gli scontri che per le ambientazioni, infatti, l'esperienza è decollata mettendoci di fronte a boss interessanti e a un level design apparentemente ben studiato. Continuate a seguirci per ulteriori aggiornamenti su uno dei titoli più attesi del momento!

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

In this article

Dark Souls III

Video Game

Related topics
A proposito dell'autore
Avatar di Filippo Facchetti

Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
Commenti