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Plantronics RIG500E - recensione

La giusta attrezzatura per gli sportivi da scrivania.

La Electronic Sports League (ESL), nata nel 1997, è una delle più importanti e riconosciute associazioni internazionali per l'organizzazione di tornei videoludici, nei quali i giocatori hanno la possibilità di mettere alla prova le loro abilità in un ambiente competitivo.

Nel corso degli anni un numero sempre maggiore di utenti ha preso parte agli eventi targati ESL, con il conseguente accrescimento di giro d'affari, attenzione ed interesse da parte delle aziende appartenenti al settore videoludico, in particolar modo le case produttrici di periferiche. In alcune circostanze il legame tra queste e la ESL è diventato talmente forte da realizzare una partnership: è il caso di Plantronics e del suo nuovo headset Rig500e, progettato e realizzato pensando ai pro gamer.

La prima caratteristica da rilevare riguarda il design: appena aperta la confezione, infatti, ci si trova di fronte ad un paio di cuffie completamente smontate, i cui pezzi sono organizzati e posizionati su un supporto in plastica che serve anche a nascondere e protegge i cavi all'interno della scatola. Si tratta dunque di un dispositivo interamente modulare, capace di venire incontro alle esigenze di un segmento davvero ampio di utenti grazie alle sue molteplici personalizzazioni.

Il nuovo headset Rig 500e di Plantronics.

In particolare una di esse riguarda la possibilità di aumentarne o ridurne l'ampiezza, un'operazione che potrebbe intuitivamente essere difficile da realizzare velocemente, trattandosi appunto di cuffie totalmente smontabili pezzo per pezzo; in realtà, i tre fori presenti su ciascuna estremità dell'archetto permettono di rimuovere e riapplicare i padiglioni con un semplicissimo meccanismo ad incastro, superando con eleganza e rapidità l'ostacolo presentato dalla loro natura modulare.

Le cuffie Rig500e si presentano di colore nero, come l'archetto in plastica: quest'ultimo è completato da una morbida fascetta, anch'essa rimovibile e corredata del logo ESL in azzurro e argento; Plantronics mette inoltre a disposizione degli utenti due coppie di padiglioni, ciascuna con caratteristiche diverse: mentre una è dotata di un rivestimento in similpelle e di una parte esteriore liscia, chiusa e leggermente estroflessa, l'altra coppia si distingue grazie ad un materiale spugnoso e ad un esterno più esteso in plastica a nido d'ape.

Tali differenze hanno un impatto piuttosto importante sulle performance generali, com'era prevedibile dal momento che la prima coppia descritta è indicata per coloro che prediligono un migliore isolamento dai rumori esterni e che non si preoccupano troppo di un eccessivo surriscaldamento a contatto con la pelle e conseguenti sensazioni sgradevoli, mentre la seconda presenta una migliore circolazione dell'aria, naturalmente al prezzo di un ridotto grado di isolamento acustico.

Entrambe mantengono comunque una vestibilità più che buona, sebbene trattandosi di padiglioni sovra-aurali e non circum-aurali, chi porta gli occhiali o chi possiede orecchie leggermente sovradimensionate potrebbe trovare qualche difficoltà ad abituarsi, soprattutto inizialmente. La leggerezza del prodotto fa in modo che questi piccoli difetti vengano dimenticati piuttosto in fretta, contribuendo a donare un buon comfort all'insieme.

Una caratteristica di cui invece si è sentita fortemente la mancanza riguarda il controllo del volume, sul quale è possibile operare solo tramite software, azione piuttosto scomoda da compiere nelle fasi concitate di un match. Nonostante questa pecca, il sonoro nel suo complesso è risultato più che buono, in primo luogo perché permette al giocatore di sentire con precisione la sorgente del rumore e valutarne la sua posizione, una caratteristica fondamentale da tenere in considerazione, soprattutto in ambiente competitivo.

Un dettaglio dei cavi, delle connessioni e del comando per attivare il Dolby surround.

Un esempio su tutti è rappresentato dai test su Battlefield 4: nei campi di battaglia sviluppati da DICE, in cui il vantaggio tattico dell'audio è più che mai importante per localizzare i movimenti nemici, le Plantronics Rig500e hanno dato prova in più occasioni di saper mantenere le promesse, regalando all'utente un'ottima nitidezza insieme ad un'atmosfera di gioco immersiva.

Il microfono è sempre risultato affidabile, le parole erano sempre nettamente percepibili dai propri compagni di squadra, sebbene sia stata registrata una certa sensazione di lontananza, probabilmente dovuta all'eccessiva rigidità della gomma che compone l'elemento. Per accenderlo o spegnerlo è sufficiente sollevarlo fino a che non si avverte un leggero scatto, una caratteristica apprezzata ma che sfortunatamente non è stata accompagnata dalla possibilità di modificarne il volume.

Pur trattandosi di un headset esplicitamente dedicato al gaming, la qualità si è mantenuta su livelli più che accettabili anche in diversi scenari di utilizzo: in "Skyfall" i dialoghi del film hanno mantenuto sempre la giusta chiarezza e durante le sequenze di azione i suoni rimanevano sempre piuttosto definiti anche in mezzo al caos. Ll'ascolto di "The Dark Side Of The Moon", leggendario album dei Pink Floyd, è stato piacevole e gli assoli di chitarra elettrica sono rimasti vivaci e brillanti. Per quanto riguarda i bassi, i Prodigy hanno messo a dura prova i driver da 40mm i quali, nonostante le prevedibili incertezze, non hanno tuttavia sfigurato.

Sia nelle sessioni videoludiche, sia nella visione di film o nell'ascolto di brani musicali, i padiglioni con il rivestimento in similpelle hanno restituito un esperienza generalmente migliore, isolando maggiormente i rumori esterni e donando un piccolo ma significativo miglioramento alle cuffie sulle frequenze basse: rimane tuttavia una preferenza assolutamente personale e, vista la possibilità di cambiare velocemente e semplicemente la configurazione, è stato molto divertente sperimentare quale gioco, film o canzone si sentisse meglio con quale coppia di padiglioni.

In definitiva, con le Rig500e Plantronics mette a disposizione dei videogiocatori, professionisti e non, un prodotto di sicuro interesse: il design modulare ne permette il completo smontaggio e rimontaggio in qualche secondo, caratteristica utile anche per un trasporto più facile e meno ingombrante; inoltre, la leggerezza e la versatilità di utilizzo sono ulteriori punti di forza di questo headset. Ciò considerato, il prezzo di 113€ su Amazon.it diventa comprensibile, dal momento che in pratica si tratta di due paia di cuffie, ciascuna con le proprie caratteristiche di vestibilità e, in minima parte, sonore.

9 / 10

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A proposito dell'autore

Roberto De Lucia

Contributor

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