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Dark Souls 3: la trama rivelata #2 - articolo

Draghi, dei e un amore consumato.

Continua il viaggio attraverso la lore e la trama di Dark Souls III. In Dark Souls 3: la trama rivelata. Lothric e i Tre Pilastri abbiamo discusso le possibili cause del caos in cui versa il castello di Lothric e il fragile equilibrio tra le Tre forze guida del regno. Ora vogliamo spostare la nostra attenzione sulla famiglia reale. Vi ricordiamo che il contenuto non ha la presunzione d'imporsi come verità assoluta ma di fornirvi un insieme di punti di vista che possano arricchire la vostra esperienza con la serie e con quest'ultimo capitolo.

Lothric è senza ombra di dubbio uno dei regni più vasti che l'universo di Dark Souls abbia conosciuto. La sua architettura non supera certamente la bellezza e la dignità della mistica Anor Londo, questo è vero. Ed è pur certo che, in quanto a ricchezza e marchingegni, Vendrik aveva fatto di Drangleic un vanto, prima della sua fuga.

Ma c'è qualcosa in questo castello che si può percepire a pelle e che non si era mai sentito prima. Una struttura chiara e organizzata che sfocia in una sorta d'intento collettivo. La volontà di un intero regno di realizzare il proprio fato e di fare ciò per cui è nato: vincolare la fiamma morente e rinascere, perpetuando cosi l'avvento di un nuovo ciclo.

Le cause dello spegnersi imminente della Fiamma e la fuga dei Lord della Cenere, risiedono proprio tra le mura del castello di Lothric.

Sì... un intero regno tranne una sola persona, il Principe Lothric, nato e cresciuto per adempiere a tale destino. Un destino da lui stesso rinnegato. Ora torniamo indietro nel tempo e cerchiamo di capire il suo fumoso retaggio. Sappiamo che la famiglia reale di Lothric era alla disperata ricerca di un degno erede. Ossessionata dal creare il prossimo Campione della Cenere. Ma sappiamo anche che non sempre i sogni si avverano.

Il Re e la Regina, quindi, si affidarono a mezzi indicibili per generare il prossimo Signore dei Tizzoni, "il Re Sacro e ultima speranza della sua stirpe". Il Principe, tanto atteso e voluto, infine nacque, è vero... ma malato, debole ed avvizzito. Poco importava ai loro occhi e agli occhi di tutto il regno. Loro tutti, Re e regina, la Balia ed alta sacerdotessa Emma, il fratello maggiore Lorian, insieme a tutti i sudditi, lo amavano e lo avrebbero sempre amato perché avevano riposto in lui la loro più intima speranza di salvezza. Ma facciamo un ulteriore passo indietro prima di proseguire! Chi erano il Re e la Regina? Qual è la loro storia?

Del Re sappiamo si chiamasse Oceiros e che sicuramente ebbe dalla Regina tre figli: Lorian il maggiore, Lothric il degno erede e Ocelotte il minore. Sappiamo che proprio dopo la nascita di quest'ultimo figlio, la Regina scappò senza lasciare traccia. Il nome Ocelotte risuonerà più volte durante il nostro incontro con il vecchio Re nei suoi giardini privati, ormai corrotti da una distesa di fango tossico, melma, non morti infestati dal "pus umano" e i suoi pochi guardiani rimasti a difenderlo.

Quale destino ha segnato la famiglia reale di Lothric? Chi sono e dove sono finiti il Re e la Regina?

Le urla che precedono il suo incontro ci geleranno il sangue e sopratutto ci faranno capire fin da subito che il Re di Lothric, sovrano, marito e padre, non esiste più. Quello che si presenta ai nostri occhi è un mostro, un ibrido umano draconico dei peggiori, che ricorda proprio il Drago Pallido, Seath il Senzascaglie. Viscido, cieco e pazzo, il Re consumato ci attaccherà senza remore con un unico grande timore: che la nostra intenzione sia quella di portargli via il suo Ocelotte "figlio dei draghi".

Durante lo scontro lo sentiamo bisbigliare: "mio piccolo vieni fuori! Perché ti nascondi da me? Non devi temere nulla, tu sei figlio dei draghi.". Dalle sue movenze, tanto goffe quanto pericolose, ci accorgiamo di come con la mano sinistra simuli di tenere un neonato stretto verso il petto malformato e deforme. Un dettaglio che ci penetra nelle orecchie come un eco di Bloodborne è il pianto di un neonato.

Le descrizioni riguardanti il Re consumato ci confermano che Oceiros tentò di sfruttare il suo sangue reale per perseguire il suo nobile scopo, arrivando agli eretici dell'archivio centrale dove scoprì il tradimento di Seath, il drago albino. A questo punto la speculazione può viaggiare libera da altri contenuti oggettivi. La somiglianza con Bloodborne raggiunge, a nostro parere, l'apice. Il Re sfruttò il "sangue reale" per elevarsi ad un "Grande Essere", che nell'universo di Dark Souls, si traduce in un Drago Antico.

Il Re folle ci sbarra la strada verso le Tombe Dimenticate. Ma non è Aerys della casa Targaryen bensì Oceiros, ultimo Re di Lothric.

Ma facciamo un ultimo scatto e chiudiamo il cerchio. È possibile che nella sua pazzia Oceiros abbia sacrificato il suo figlio minore per il suo scopo di "elevazione"? È possibile che i vagiti provengano proprio dall'interno del ventre del Re folle che, infatti, si tiene inconsciamente la mano al petto come un sentore del gesto estremo che ha fatto per soddisfare la sua ossessione? Sì, è possibile! Ed è anche una cosa certa che una madre, dopo aver assistito al sacrificio del proprio figlio, fugga lontano senza voltarsi più indietro. Ed è questo quello che fece la regina di Lothric.

Fuggì senza lasciare traccia perché la sua vita è sempre stata una fuga ed è forse la cosa che sa fare meglio. È fuggita dalla sua prima casa e da un padre disposto a tutto pur di salvare Lei e il suo mondo. È fuggita dopo aver rinnegato il suo primo fratello e abbandonandone un altro, il più piccolo, rimasto aggrappato a un'incomprensibile utopia di salvezza. E, sicuramente, sarà fuggita anche dal suo primo amore e marito, dopo che il suo cuore non resse un altro tragico evento.

Su chi fosse in realtà tale Regina, non ci sono più molti dubbi. La descrizione di un oggetto "benedizione divina" ci dice: "La regina di Lothric, moglie di Oceiros, era venerata come Dea dell'abbondanza e della fertilità". Di tale divinità ne abbiamo già incontrato l'ombra nel primo capitolo della serie, ad Anor Londo, e il suo nome è appunto Gwinevere.

Gwinevere, Dea della fertilità e dell'abbondanza, in un ritratto impolverato risalente all'era degli antichi Dei e del Fuoco.

Era la figlia maggiore del Dio della Luce Gwin, il primo Lord dei Tizzoni ad essersi sacrificato per riaccendere la Prima Fiamma. Ma Gwin, migliaia di anni fa, fallì e a causa del suo vano sacrificio Gwinevere, come tante altre divinità, abbandonò la sua casa, l'antico palazzo reale, per paura della sventura imminente: la fine dell'era degli Dei e lo spegnersi della Fiamma. Come sia finita a Lothric non ci è dato saperlo, né dove sia fuggita dopo la nascita del suo ultimo bambino Ocelotte ma potremmo solo azzardare delle supposizioni. Cosa che non faremo.

"La Principessa del Sole" ha invece lasciato molte tracce nei tanti oggetti presenti nel nostro cammino ed il suo nome s'intreccia spesso con un altro, quello di Gertrude. Ma questa è un'altra storia, che inizia con un'altra domanda: chi è la Figlia degli Dei?

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Edoardo Polidori

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