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Gamescom 2016: Divinity: Original Sin 2 - prova

La vecchia scuola torna a rullare.

Colonia - Il successo planetario di Divinity: Original Sin ha sorpreso un po' tutti, a cominciare dagli stessi Larian, storico studio di sviluppo belga che grazie a questo gioco è riuscito ad uscire da una situazione economica non semplice.

A distanza di due anni dal primo Original Sin e dopo una delle campagne Kickstarter più riuscite di sempre, l'erede di Divine Divinity si sta apprestando ad arrivare su PC e con ogni probabilità tra qualche tempo anche su console.

Larian ci ha infatti detto che se il primo capitolo del gioco è pronto per essere pubblicato su Steam il prossimo 15 settembre, la versione console non è ancora stata programmata, ma visto il buon successo ottenuto da Original Sin non è da escludersi. C'è da trovare un publisher e studiare un modo per adattare l'interfaccia di gioco ma ci sono buone probabilità.

Al momento però lo studio non vuole pensarci, anche perché ci sono da soddisfare le esigenze e le aspettative di quelle migliaia di fan che hanno sovvenzionato il gioco. Costoro, infatti, sono la priorità per i Larian, che stanno lavorando in modo tale da creare un seguito che valga i loro soldi e non sembri una semplice reskin del primo Original Sin.

Fare i bravi o comportarsi da infami? La scelta starà a voi e il gioco si adatterà ad essa.

Divinity: Original Sin 2 sembra essere migliorato sotto tutti i punti di vista. Formalmente il gioco rimane un gioco di ruolo a turni con una grafica isometrica nel quale le proprie decisioni influiscono pesantemente sulla storia. Ma in realtà tutto è diverso, a partire dalla grafica, molto più dettagliata e ricca di effetti speciali, come la simulazione dei tessuti, rispetto al passato.

Questo miglioramento, però, non dovrebbe incidere sulle specifiche minime richieste. Spogliato di tutti gli effetti speciali, infatti, Divinity: Original Sin 2 potrebbe girare su configurazioni non dissimili da quelle che facevano girare il primo capitolo.

Una volta avviato il gioco ci sarà nuovamente da perdersi. Tra le decine di opzioni di personalizzazione differenti, i malati delle statistiche avranno di che perdersi alla ricerca del setup perfetto con il quale partire.

Innanzitutto ci saranno diverse razze tra le quali scegliere: Umani, Lucertole, Nani, Elfi e Non Morti saranno tutte delle scelte valide dalle quali partire. Ogni razza vi consentirà di avere dei bonus e dei malus non solo sotto il profilo delle statistiche, ma anche nei dialoghi. Gli Elfi, per esempio, essendo da sempre schiavizzati dalle Lucertole non proveranno grande simpatia per questo genere di personaggi.

Utilizzare le diverse superfici a proprio favore potrebbe volgere le sorti di un combattimento.

La loro capacità di nutrirsi di cadaveri e di recuperare i loro ultimi pensieri, però, potrebbe aiutarli a scoprire segreti e informazioni che altrimenti sarebbe stato complesso recuperare.

Il modo nel quale il mondo di gioco reagirà nei vostri confronti dipenderà da alcune tag che saranno legate al vostro personaggio. Alcune di queste saranno fisse, altre, invece potranno essere guadagnate attraverso una particolare condotta di gioco. Siate crudeli e gli altri personaggi cominceranno ad avere paura di voi, mentre una condotta compassionevole vi garantirà un numero di amici superiore al normale.

Infine dovrete scegliere una classe. Come in Original Sin questa scelta sarà puramente indicativa, dato che potrete in qualsiasi momento modificare ogni aspetto del vostro personaggio, in modo da non precludergli nessuna possibilità.

I maghi potranno indossare le armature, così come i guerrieri potranno lanciare potenti incantesimi. La filosofia della produzione è quella di lasciare nelle vostre mani il fato dei protagonisti e così è per ogni aspetto del gioco. Potrete cercare di uccidere tutte le forme di vita presenti sulla mappa, così come cercare di essere la persona più buona che ha mai calcato l'universo di Divinity. Ci saranno conseguenze per le vostre azioni, ma nulla vi sarà precluso.

Non sottovalutate mai un combattimento. Potrebbe essere l'ultimo.

Infine potreste decidere di selezionare uno dei profili preimpostati immaginati dai Larian. Potrete scegliere tra un principe lucertola esiliato, una ex-schiava elfa in cerca di vendetta o altri personaggi dal passato travagliato e il futuro ancora più incerto. Scegliere uno di questi profili aprirà tutta una serie di quest parallele legate alla loro storia piuttosto interessanti, che daranno ulteriore spessore alla produzione e che potrebbero in alcuni casi mettervi in competizione con i vostri amici.

Nel caso di una partita cooperativa nella quale si sono scelti più personaggi con un background preimpostato, infatti, si potrebbe arrivare al punto nel quale due storie si incrociano, con obiettivi diametralmente opposti. In questo caso potreste essere costretti a combattere con i vostri amici per decidere chi dei due potrà andare avanti con la propria storia.

A proposito di storia, Divinity: Original Sin 2 sarà ambientato un migliaio di anni dopo Original Sin e solo un paio di anni dopo rispetto a Beyond Divinity. In questo periodo il vescovo Alexander mette fuori legge tutti coloro in grado di utilizzare la Fonte. Secondo il prelato, infatti, i mostri sono attratti da questa potentissima forma di energia e per questo motivo pensa che eliminarla dalla persone, ghettizzando i portatori su di un'isola-prigione, sia il modo migliore per proteggere il mondo.

Ma ovviamente si sbaglia. Il vostro compito sarà dunque quello di liberarvi del collare che vi impedisce di utilizzare i grandissimi poteri garantiti dalla Fonte e di fuggire da questa prigione. Durante il vostro viaggio potreste incontrare sotto forma di personaggi non giocanti i profili che avevate a disposizione durante la creazione del vostro alter ego. Costoro potranno essere coinvolti nel vostro party ma potranno anche essere lasciati soli. La cosa bella è che non saranno dimenticati ma cercheranno di portare avanti la loro storia e quindi il loro cammino si incrocerà spesso con il vostro.

Gli ambienti saranno molto diversi tra di loro, tutti graziati da una grafica molto più pulita e dettagliata che in passato.

Dal punto di vista del gameplay torneranno le superfici, il geniale sistema che Larian ha pensato per rendere più tattici i combattimenti, con nuovi elementi, la maledizione e la benedizione. Tornerà anche un complesso sistema di crafting che vi consentirà di costruire, soprattutto durante le fasi iniziali, le prime armi del gioco. Sarà sempre possibile anche muoversi in maniera silenziosa trasformandosi in un cespuglio. La sua resa estetica sarà molto più realistica che in passato soprattutto in previsione di un conflitto con i compagni di party, che potranno anche essere presi di sorpresa un nostro attacco.

La complessità del nuovo gioco dei Larian sembra, dunque, incredibile e gli sviluppatori fiamminghi hanno riempito il loro gioco con un quantitativo di segreti e dettagli davvero incredibile. Scegliete uno strumento musicale e sentirete la colonna sonora modificarsi in modo da avere il suo suono in primo piano. Usate l'acqua per spegnere un fuoco, o il fuoco per eliminare le tracce di veleno.

Ogni dialogo in Divinity: Original Sin 2 sarà importante, dato che potrebbe cambiare per sempre il corso della storia, così come ogni vostra decisione. È la vecchia scuola dei giochi di ruolo occidentali e sono ormai rimasti in pochi a potersi confrontare con Larian su questo campo.

Il prossimo 15 settembre potrete avere un piccolo assaggio di quello che vi aspetterà nel gioco finale, al momento previsto per fine anno.